Il Difensore del tempo – Le Défenseur du temps

 Le Defenseur du temps è un’opera dell’artista francese Jacques Monestier situata nel III arrondissement di Parigi, nel quartiere dell’Orologio.
Si tratta di un orologio meccanico caratterizzato da vari personaggi che incarnano particolari significati simbolici.
Il personaggio principale è un uomo, il difensore del tempo, che combatte contro tre animali: un granchio, un dragone e un uccello e rappresentano rispettivamente il mare, la terra e il cielo.
Il difensore affronta allo scoccare di ogni ora, dalle 9 alle 22, un animale per volta. Alle 12, alle 18 e alle 22 i tre animali attaccano l’uomo contemporaneamente.
Il rintocco dell’ora è annunciato da un tamburo in bronzo e tre colpi sanciscono l’inizio della lotta del difensore del tempo.
Lo scontro è accompagnato dal rumore delle onde, dal soffio del vento o dalle vibrazione della terra a secondo dell’animale che lo affronta.
L’orologio è stato inaugurato nel 1979 da Jacques Chirac, allora sindaco di Parigi.

8, rue de Bernard de Clairvaux
75003 Paris
www.jacques-monestier.com

Un McDonald fuori dal comune

Un Mcdonald diverso dagli altri

La famosissima marca di fast food americani McDonald è da tempo sbarcata nel territorio francese.
I suoi ristoranti si moltiplicano a macchia d’olio anche nella ville lumière e si caratterizzano per lo stile ispirato al modello americano.
Esiste un ristorante della famosa catena americana che si distingue per l’orginale facciata che richiama inequivocabilmente l’Alsazia come conferma la cicogna che svetta sul tetto.
Il palazzo, realizzato dall’architetto Paul Marbeau nel 1894, è dotato di splendide vetrate che abbelliscono le sale interne, sfortunatamente non più accessibili.
L’aspetto di questo Mcdonald deriva dal fatto che la marca americana ha occupato i locali che un tempo ospitavano la brasserie Le Roi de la Bière.
La brasserie, costruita nel 1910, disponeva di una particolarissima facciata che i nuovi proprietari hanno deciso di conservare.

Mcdonald
119 rue Saint Lazare
75008 Paris

Prestige: Il nuovo spettacolo del circo Bouglione

Prestige: Il nuovo spettacolo del circo Bouglione

Venghino, venghino, siore e siori, il circo Bouglione riapre le sue porte!
Lo spettacolo circense, animato dai fratelli Bouglione ha da poco lanciato il nuovo spettacolo chimato Prestige che si propone di divertire grandi e piccoli.
Uno spettacolo mozzafiato in un luogo magico: leoni, cavalli, trapezisti, saltimbanchi, clowns, funamboli, tigri, cani, gatti e artisti internazionali scelti per la loro bravura.
Questo circo, dotato di una stupenda cupola e di una superba facciata, ha conosciuto una storia lunga e travagliata.
La struttura venne creata inizialmente da Dejean, nel 1852, che lo chiamò circo Napoleone.
Nel 1870, la Francia entrò in guerra con la Prussia e il circo divenne nazionale.
Due anni dopo Dejean lasciò la direzione del circo a Victor Franconi che lo ribattezzò Cirque d’Hiver.
Fu nel 1934 che i fratelli Bouglione ripresero il circo legandovi irrimediabilmente il loro nome.
I fratelli d’origine italiana seppero ridare nuova luce al circo invitando a esibirsi gli artisti più conosciuti.
Da quel momento il circo Bouglione è diventato il tempio indiscusso dello svago e della risata dove trascorrere una giornata spensierata.

Cirque d’Hiver Bouglione
110 rue Amelot
75011 Paris

Sant’Antonio: il patrono dei salumieri

Sant’Antonio: il patrono dei salumieri

Se passando all’angolo tra il boulevard saint Denis e la rue du faubourg saint Denis vi chiederete chi sia questo Santo accompagnato da un maialino, troverete la risposta in questo post.
Si tratta di Sant’Antonio Abate, protettore dei salumieri e dei macellai, che domina dall’alto della nicchia in cui la statua è stata piazzata, questa parte del X arrondissement.
La sua presenza in questa zona della città risulta paradossale considerando che la popolazione del quartiere è costituita prevalentemente da arabi.
Questi ultimi, come è noto, considerano il maiale come uno degli animali più sporchi e rifiutano di mangiarne la carne per ragioni religiose.
Un maiale che troneggia su decine di macellerie halal è abbastanza atipico!

Il legame di Sant’Antonio con il fedele suino viene spiegato in vari modi.
Secondo alcuni la relazione tra il Santo e il maiale affonda le sue radici al XI secolo: solamente l’ordine religioso degli Antoniani godeva del privilegio di allevare un numero illimitato di maiali che potevano errare liberamente per le strade a condizione di portare una campanella.
Gli Antoniani allevavano i maiali per nutrire i poveri e per guarire i malati di cancrena (attraverso l’applicazione di lardo capace di alleviare questo tipo di malattia).
Secondo altri sarebbe un altro l’episodio che spiega il legame tra il Santo e l’animale: una scrofa avrebbe deposto un maialino cieco e sofferente ai piedi del Santo e Sant’Antonio, mosso da pietà per il pianto del maialino, gli avrebbe ridato la vista.
Il maialino riconoscente lo avrebbe seguito dappertutto.

Angolo tra il boulevard saint Denis e la rue du faubourg saint Denis
75010 Paris

Mummie e rivoluzionari a Bastille

Il Genio della Liberta’

La centralissima place de la Bastille si caratterizza per la presenza di un obelisco surmontato da una statua dorata che ricorda la presenza dell’antica prigione.
La statua dorata posta in cima alla colonna rappresenta il Genio della Libertà che prende il volo spezzando le catene e propagando la luce: la mano sinistra della statua tiene le catene spezzate del Despotismo mentre quella destra sorregge la fiaccola della Civiltà.
La decisione di erigere un monumento che commemorasse la rivoluzione del luglio 1830 (rivoluzione del 27, 28 e 29 luglio conosciuta come Les Trois Glorieuses) risale al 1833 quando Luigi Filippo decretò la realizzazione di una colonna posta su un piedistallo ornato d’iscrizioni che ricordassero l’evento.

Il monumento fu inaugurato il 28 aprile 1840 e un’ampia galleria funeraria, situata sotto la colonna, venne destinata a contenere le spoglie dei martiri della rivoluzione.
La leggenda racconta che i due grandi sarcofagi posti nella galleria funeraria non contengano soltanto i resti dei rivoluzionari ma anche mummie egiziane portate in Francia da Napoleone!
Il trasferimento dei corpi dei rivoluzionari fu realizzato di gran fretta e i resti delle mummie egiziane, poste accanto ai corpi dei martiri delle Trois Glorieuses, sarebbero state aggiunte per sbaglio.

L’elefante della Bastille

L’elefante della Bastille

Forse non tutti sanno che, prima di accogliere la colonna di Luglio, la piazza della Bastiglia era decorata da un’enorme fontana a forma di elefante.
Nel 1808, Napoleone desideroso di lasciare un segno della grandezza del suo impero decise di erigere una fontana gigantesca nel luogo in cui un tempo sorgeva la prigione.
La realizzazione dell’opera fu affidata agli architetti Percier e Fontaine che costruirono soltanto le fondamenta della fontana.
Nel 1813 un modello a grandezza naturale, realizzato in gesso, venne sistemato al posto della fontana.
L’enorme pachiderma divenne rapidamente un terreno di gioco per i bambini del quartiere come testimonia un passo dei Miserabili di Victor Hugo che descrive il piccolo Gavroche che si nasconde nella carcassa dell’animale.
La statua fu smontata nel 1846 e dalle rovine dell’animale sbucarono numerosissimi ratti che infestarono il quartiere per svariate settimane.

Youri: la voce di Montmartre

Scrivendo il precedente post sul palleggiatore di Montmartre Iya Traore e curiosando su Youtube ho scoperto numerosi video di un altro grande artista che ho avuto modo di apprezzare durante le mie passeggiate a Montmartre: Youri Menna, un cantante italiano dotato di un evidente talento e di una voce potente e melodica.
Gli amanti del quartiere Montmartre lo conosceranno sicuramente e avranno trascorso almeno un pomeriggio seduti nella scalinata del Sacro Cuore ascoltando la sua voce.
Youri scopre di essere dotato di una straordinaria voce a otto anni quando inizia a cantare le canzoni dei Queen, il suo gruppo preferito.
Il carattere, lo stile e la potenza vocale di Freddy Mercury lo affascinano.
Youri lascia Napoli, la sua città natale, e inizia a viaggiare per il mondo fino a quando decide di stabilirsi a Parigi dove, come dichiara lo stesso artista, “è nato una seconda volta”.
Il giovane talento partenopeo, accompagnato dall’inseparabile chitarra e da un amplificatore, si esibisce da ormai tre anni nelle vie, i bar e le stazioni della metro della capitale francese prediligendo i quartieri Montmartre e Saint Michel.
Le sue esibizioni scatenano un forte entusiasmo e la sua voce calorosa riesce sempre a coinvolgere il pubblico.
Dopo essersi esibito nelle principali città europee (Londra, Dublino, Amsterdam, Berlino e Barcellona) Youri si rende conto del suo potenziale vocale.
Youri è oggi un autore-compositore di successo e si ispira a George Michael, Tracy Chapman, Sting, Pink Floyd, U2, James Taylor, Anouk e Rod Stewart.
Il suo primo single s’intitola I still remember you.

Iya Traore: palleggi a Montmartre

Montmartre è senza dubbio uno dei quartieri più magici di Parigi: il Sacro Cuore, Place du Tertre, il Moulin Rouge, il mulino della Galette sono solo alcuni dei luoghi più significativi.
Le sue stradine tipiche invitano i turisti a scoprire i segreti che si celano dietro ogni portone.
Famosi artisti hanno frequentato le brasserie e i locali di Montmartre lasciando le loro impronte inconfondibili.
Il fascino di Montmartre è impreziosito dai tantissimi artisti che si esibiscono sulla collina più famosa della capitale francese.
Prestigiatori, illusionisti, cantanti, marionettisti, attori e artisti d’ogni genere scelgono questo luogo suggestivo come contesto per le loro esibizioni.
Lo sfondo del Sacro Cuore da un lato e la veduta panoramica di Parigi dall’altro aggiunge un pizzico di magia alle loro performance.
In questo video potete ammirare l’esibizione d’Iya Traore, un calciatore guineano che si è formato tra le fila del Paris Saint Germain e che attualmente cerca un ingaggio.
Il giocatore africano è un abile palleggiatore e si esibisce spesso a Montmartre lasciando migliaia di turisti senza fiato.
Nel filmato proposto Traore si arrampica addirittura su un lampione continuando la sua serie di palleggi.

Louis Vuitton in mostra al Carnavalet

Voyage en capitale, Louis Vuitton et Paris

Il museo Carnavalet, il più parigino dei musei della capitale francese, vi invita a scoprire il patrimonio della marca Louis Vuitton attraverso l’esposizione intitolata Voyage en capitale, Louis Vuitton et Paris.
Bagagli, valigie, borse e accessori della marca francese conosciuta in tutto il mondo saranno in mostra fino al 27 febbraio 2010.
Nel 1854, Louis Vuitton apre il suo primo negozio nella capitale francese lungo la rue Neuve-des-Capucines.
Nel 1914, la marca confermerà la sua passione per la città di Parigi quando Georges, figlio di Louis, acquista un intero palazzo in stile Art Nouveau sugli Champs Elysées.

Quel negozio sarebbe divenuto rapidamente il negozio principale della marca.
L’esposizione rappresenta l’epopea di Louis Vuitton che incarna l’arte di viaggiare da più di 150 anni.
Il visitatore potrà scoprire le realizzazioni principali del grande fabbricante francese confrontate alle opere provenienti dalla Biblioteca nazionale di Francia e dal museo delle Arti decorative.
Tradizione e innovazione, artigianato e creatività sono i valori attorno ai quali si riuniscono Louis Vuitton e il museo Carnavalet, due istituzioni intimamente legate alla ville lumière.

Voyage en capitale, Louis Vuitton et Paris
Museo Carnavalet
Hôtel Carnavalet
23, rue de Sévigné
75003 Paris
Dal 13 ottobre 2010 al 27 febbraio 2011
Aperto tutti i giorni tranne i lunedì

Larry Clark: un’esposizione sugli adolescenti vietata agli adolescenti

Larry Clark: un’esposizione sugli adolescenti vietata agli adolescenti

Fino al 2 gennaio 2011, il museo d’arte moderna di Parigi accoglie la prima retrospettiva in Francia del fotografo e regista Larry Clark.
La mostra ripercorre la sua carriera dalle foto in bianco e nero che immortalano gli anni 60 a quelle dei film che realizza fin dal 1995.
La mostra è stata vietata ai minori di 18 anni dopo che la municipalità di Parigi ha stigmatizzato il carattere eccessivamente pornografico di alcune foto.
Clark rappresenta in maniera vivida e diretta la perdita di punti di riferimento e la deriva degli adolescenti americani degli anni 60: droga, sesso, eccessi e atteggiamenti ambigui vengono immortalati dall’obiettivo indiscreto del fotografo/regista.
Tra le 200 foto dell’artista americano, quelle delle serie Tulsa, Teenage lust e Punk Picasso hanno scioccato maggiormente il senso etico parigino e hanno causato la censura.
In ogni modo risulta abbastanza paradossale il fatto che una mostra sugli adolescenti sia vietata agli stessi adolescenti .

Esposizione Larry Clark
Kiss the past hello
Dall’8 ottobre al 2 gennaio 2010
Musée d’Art Moderne de la Ville de Paris
11 avenue du Président Wilson
75016 Paris