Monti e la dittatura dei mercati

La crisi economica mondiale

Le recenti formazioni di governi tecnici in Grecia e in Italia rappresentano simbolicamente il potere delle banche, dell’oligarchia finaziaria e dei mercati azionari sulla politica.
Questi nuovi scenari costituiscono una nuova fase della globalizzazione capitalista in cui la razionalità dei mercati mondiali tenta d’imporsi nelle economie delle singole società.
In una parentesi storica in cui il sistema neoliberale è ormai al collasso e il capitalismo affronta una crisi strutturale senza precedenti, questo neo-governo sarà necessariamente chiamato a varare misure impopolari e drammatiche per la popolazione.
Dopo la sbornia liberatoria e le scene di giubilo successive alle dimissioni dell’ex premier Silvio Berlusconi, gli italiani hanno iniziato a realizzare il paradosso di fondo di questo governo di tecnici chiamato a salvare la crisi del Paese.
Un governo fatto di economisti e banchieri creato per bilanciare i conti dell’Italia e rispondere alle richieste della Banca Centrale Europea, una compagina costituita da gente sicuramente valida e competente ma pur sempre lontana dai veri problemi del Paese. La dittatura dei mercati si sostituisce alla dittatura di Berlusconi.

E’ sintomatico che l’uomo forte del nuovo governo, Corrado Passera, nominato superministro dello Sviluppo Economico, delle Infrastrutture e dei Trasporti, sia il capo del colosso bancario Intesa San Paolo.
Un bancario a capo del governo, questa sembra essera la soluzione per rispondere alle incalzanti richieste dell’Unione Europea.
Questa soluzione soddisferà pure i mercati azionari (anche se questo è ancora da vedere) ma potrebbe surriscaldare ulteriormente il calderone sociale del precariato, stanco di versare lacrime e sangue, e della tantissima gente che non riesce ad arrivare alla quarta settimana del mese.
Le manifestazioni organizzate ieri dagli studenti di tutta Italia rappresentano un campanello d’allarme che ricorda che la tensione sociale resta altissima e una mossa sbagliata potrebbe essere fatale.

Il governo creato attorno alla figura dell’ex commissario europeo ed ex consulente della banca Goldman Sachs, Mario Monti, è la logica conseguenza della crisi economica mondiale che ha messo in ginocchio l’Italia: un gruppo di professori, economisti, studiosi ed esperti di finanza chiamati a risanare la drammatica situazione e a ridare stabilità all’Italia.
L’incessante aumento dello spread, anche dopo la formazione del nuovo governo Monti, mostra la diffidenza dei mercati internazionali nei confronti del nostro Paese e della nostra economia.
Ripongo tantissima fiducia in questa nuova fase politica post-berlusconiana e penso che, malgrado i giudizi e i pregiudizi che possiamo avere nei confronti di questo pool di esperti chiamati a riparare le macerie post-biscione, dobbiamo lasciargli il tempo di agire e concretizzare le riforme necessarie per rimettere in piedi la nazione.
L’Italia è un grande Paese e questa fase buia Passerà presto.

5 Risposte

  1. Ho serie difficoltà nell’interpretazione alcune affermazioni, che riprendo:
    […] la razionalità dei mercati mondiali tenta d’imporsi nelle economie[…] ???
    […] “il sistema neo-liberale” […]???
    […] “necessariamente chiamato a varare misure impopolari e drammatiche […]”???
    […] “Banca Centrale Europea, una compagina costituita da gente sicuramente valida e competente” […] ???
    […] “La dittatura dei mercati” […]???

    Salvo errori, o smentite, questo è il modo in cui vedo io le cose:
    Il mercato non è “perfetto”…aggiungere l’aggettivo perfetto a mercato è una contraddizione in termini. Il mercato è “umano”.
    Ma è sicuramente “razionale”, dove per razionalità intendo un comportamento guidato da una certa scelta, basata sull’elaborazione delle informazioni di cui ognuno dispone. Il corretto funzionamento del mercato si baserebbe su tre semplici principi: 1) Le cose si scambiano secondo la Domanda-Offerta;(il prezzo) 2) Tra più offerenti…Vince chi offre di più (e sono tutti contenti); 3) la bontà delle azioni di ognuno è misurato dal profitto-perdita.(responsabilità).
    Il funzionamento, quindi, dipende dall’informazione. E il prezzo è la più importante informazione del mercato.
    In un sistema liberale…il mercato E’ l’economia. In un mercato il prezzo più importante di tutti è quello del denaro. Il denaro…lega tutte le attività economiche.
    Ma:…
    1) Il denaro non scaturisce dalla logica domanda-offerta del mercato. La quantità in circolazione, in un certo momento, è deciso arbitrariamente dalla Bce e dal sistema bancario;
    2) Il denaro “creato” dalla Bce affluisce al sistema economico in cambio di titoli pubblici (debito!); Ogni euro che affluisce al mercato significa aumento del debito pubblico!
    3) La stessa Bce “stabilisce il prezzo che ritiene più giusto”;
    4) Se la Bce sbaglia…non subisce delle perdite;
    5) Anche se la “compagnia” della Bce è costituita da gente valida e competente…possiamo davvero ritenere che siano più competenti dei milioni di individui che prendono delle decisioni…e che perdono se sbagliano? Siamo davvero sicuri che il sistema di equazioni simultanee sia in grado di arrivare a risultati migliori?
    Pertanto, non mi sento di dire che il capitalismo affronta “una crisi strutturale”. Il capitalismo non annovera la Banca Centrale.
    La Banca centrale ha un solo compito: Sovvenzionare le spese pubbliche del governo centrale. Se così non fosse…come mai la Bce non stampa 100 trilioni di euro e li accredita sul conto corrente di ognuno di noi? Per via dell’inflazione? Si. Il fatto è che se agisse in questi termini…l’inflazione sarebbe istantanea…quindi nessuno guadagna e perde. Se invece i soldi passano dalle Banche per poi arrivare agli Stati, per poi arrivare da questo alle imprese che appaltano i lavori, per poi arrivare da questo infine ai lavoratori…chi ha ricevuto il denaro per primo…può comprare le cose che desidera a un prezzo inferiore rispetto a chi lo riceve alla fine…quanto i prezzi sono ormai cresciuti. Quindi, una banca, con il denaro fresco ricevuto può comprare una casa…aspettare…e rivenderla a un prezzo più alto! Niente produzione. Niente intermediazione. Ma truffa.

  2. Il […] “pool di esperti chiamati a riparare le macerie post-biscione”, […] ha un solo fondamentale compito: Votare SI’ quando sarà il momento di approvare il nuovo statuto della Bce predisposto dalla Germania.
    La nuova Bce avrà facoltà di “creare” tutto il denaro dal nulla che ritiene opportuno e decidere che direzione dovrà prendere quel denaro. (cosa che sta facendo ma con precisi limiti operativi e dimensionali). Vuole fare quello che la FED fa negli USA. Peccato che l’Europa non è gli USA e, sopratutto, l’Euro non è il Dollaro! Peccato che questo significhi “inflazione di massa” prima e “iperinflazione” poi. Significa, cioè, povertà!
    Tralascio il fatto che la Bce ha gridato allo scandalo ed ha etichettato i mercati “irrazionali”, quando questi vendevano a piene mani i titoli italiani…e che per intervenire (comprare i BTP) la Bce ha imposto misure lacrime e sangue…perché la Bce non può permettersi di detenere nei portafogli titoli che non assicurino il ritorno dell’investito!
    Evidenzio, che l’azionariato della Bce è in mano alle Banche centrali nazionali europee (http://it.wikipedia.org/wiki/Banca_centrale_europea) e che il primo azionista è la Germania. Tralasciando il fatto che l’azionariato delle Banche centrali è, a sua volta, in mano alle stesse banche commerciali che dovrebbe sorvegliare, vorrei ricordare che la Bce si è mossa sul mercato dei BTP italiani a fasi alterne…a seconda della maggiore o minore sottomissione della politica italiana alle richieste della Merkel. Che la Merkel non ha battuto ciglio quando il presidente della Bundesbank si è dimesso in segno di protesta contro l’espansione monetaria (i tedeschi ricordano ancora Weimar!). Che il premier Greco è un ex stipendiato della FED. Che Mario Monti è un ex stipendiato dei Rockefeller (+/- come Draghi)….come mai…”improvvisamente”… anche la Francia sta sperimentando le montagne russe sui rendimenti dei titoli pubblici! Il mercato è di nuovo “irrazionale”…o…

  3. “Non dobbiamo sorprenderci che l’Europa abbia bisogno di Crisi…di gravi Crisi per fare passi avanti. I passi avanti dell’Europa sono, per definizione, cessione di parti delle sovranità nazionali a un livello comunitario. E’ chiaro che il potere politico, ma anche il senso di appartenenza dei cittadini a una collettività nazionale, possono essere pronti a queste cessioni solo quando il costo politico e psicologico del non farle, diventa superiore al costo del farle perché c’è una crisi in atto, visibile e conclamata”. (Mario Monti)

    E’ al “pool di esperti” guidati da questo signore… che “dovremo dare il tempo di agire e di concretizzare le riforme necessarie per rimettere in piedi la nazione”.???

  4. […] per gli italiani perchè il nuovo governo ha scelto di trovare i fondi per rispondere alle avide richieste dell’insaziabile BCE mettendo le mani nelle tasche più facilmente raggiungibili, ovvero quelle delle classi medio-basse. […]

  5. […] si è trattata di una farsa finalizzata a mantenere lo stato attuale delle cose lasciando che la dittatura dei mercati continui a strozzare le famiglie […]

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