La piramide delle scarpe

L’associazione Handicap international organizza, come ogni anno, una manifestazione simbolica contro le mine anti-uomo.
L’evento avrà luogo domani, 29 settembre 2012, davanti le fontane del Trocadéro e sarà caratterizzato dalla presenza di una gigantesca piramide di scarpe che ricorda i gravissimi danni umani causati dalle mine e dalle bombe che causano una vittima ogni due ore, soprattutto nei Paesi sottosviluppati.
Tutti possono partecipare attivamente alla manifestazione portando un paio di vecchie scarpe da gettare nella piramide per esprimere la propria solidarietà a questa delicata tematica.
Piramidi di scarpe simili a quella della place du Trocadéro saranno erette, sempre su iniziativa dell’associazione Handicap international, in altre trenta città francesi.

Pyramide de chaussures
Sabato 29 settembre 2012
Fontane del Trocadéro
Dalle 10h alle 21h

Bronte e il Sud depredato

Bronte: cronaca di un massacro che i libri di storia non raccontano

Mi è capitato di vedere recentemente un film di Florestano Vancini che racconta un episodio della storia d’Italia poco conosciuto e, come sottolinea lo stesso titolo, poco raccontato.
Il film si intitola Bronte: cronaca di un massacro che i libri di storia non raccontano e narra i drammatici eventi della strage di Bronte, cittadina vicino Catania, poco dopo l’impresa dei mille di Garibaldi.
Prima del 1972, quando il film fu divulgato al pubblico, l’episodio di Bronte era conosciuto da pochissime persone e la sua memoria era affidata alla novella Libertà di Giovanni Verga che illustrava in maniera cruda e realistica l’altra faccia del Risorgimento italiano.
L’episodio, raccontato da Verga e Vancini, racchiude tutte le contraddizioni della Sicilia e della storia dell’Italia e fa riflettere sul vero significato dell’unità del Paese.
Siamo nel 1860 e Garibaldi sta ottenendo importanti vittorie sui Borboni che lasciano sperare le classi più miserabili in un’imminente rivincita.
Garibaldi viene visto dai contadini siciliani come un liberatore, un eroe che vendicherà i soprusi subiti per anni a opera dei ricchi latifondisti.
La povera gente, i cosiddetti “berretti”, è assetata di giustizia, libertà e dignità e vede nel liberatore barbuto il riscatto della propria esasperazione, il generale buono che spazzerà via le ingiustizie dei “cappeddi” ovvero i padroni.
La prima parte del film si sofferma proprio sulle angherie e sulle crudeltà gratuite che i proprietari terrieri fanno patire ai poveri braccianti.
Galvanizzati dall’incombente arrivo di Garibaldi in Sicilia e fiduciosi che i soprusi dei signori nei confronti dei poveri sarebbero terminati, i contadini di Bronte insorgono.
Gonfi di rabbia e dell’odio maturato da anni di sopraffazioni e ingiustizie, i braccianti si appropriano dei beni dei “cappeddi” e uccidono sommariamente i padroni.
La rivolta si infiamma ulteriormente dopo l’arrivo di Gasparazzo un brigante rivoluzionario venuto dalle montagne per fare giustizia.
Il brigante, assetato di sangue, attraversa le strade di Bronte e senza tergiversare troppo uccide i ricchi proprietari che gli si fanno davanti in nome del diritto dei poveri di vendicare le sovercherie subite fino a quel momento.
Sedici persone vengono uccise durante l’insurrezione: si tratta principalmente di nobili, ufficiali e semplici civili.
Al personaggio sanguinario di Gasparazzo si contrappone la figura dell’avvocato Lombardo, un uomo di idee liberali che tenta di ristabilire l’ordine nel paese e di far ragionare le parti in lotta.
Lombardo si mette a capo di un governo provvisorio del paese e convince la gente ad aspettare l’arrivo di Garibaldi che avrebbe provveduto ad un’equa spartizione delle terre.
Nella cittadina siciliana giunge invece Nino Bixio, il braccio destro di Garibaldi, che per sedare la rivolta e ripristinare l’ordine arresta numerosi insorti.
Indifferente alle rivendicazioni dei rivoltosi che avevano agito dietro la spinta della promessa di libertà e riscatto, Bixio organizza un processo sommario per identificare rapidamente i responsabili della rivolta.
Il generale garibaldino ha il compito di placare l’insurrezione e proteggere gli interessi commerciali e terrieri dell’Inghilterra (Bronte apparteneva agli eredi di Nelson), che aveva favorito lo sbarco dei mille.
Il 10 agosto 1860 Bixio, spietato e intransigente, individua cinque colpevoli tra cui l’avvocato Lombardo e lo scemo del paese Nunzio, e ordina la fucilazione immediata.
La storia racconta che lo scemo del villaggio pregò la Madonna durante tutta l’esecuzione e scampò miracolosamente alla raffica dei fucili.
Quando Nunzio s’inginocchiò davanti a Bixio per chiedere la grazia, il generale lo freddò spietatamente con un colpo alla testa.
Garibaldi poteva continuare la sua avanzata e unificare l’Italia.

Questa fu l’esperienza garibaldina per Bronte e per la Sicilia: la povera gente si aspettava giustizia e libertà ed ebbe in cambio violenza e indifferenza.
Vancini illustra in maniera secca e lucida la disillusione dei contadini e la crudeltà di Nino Bixio realizzando un magnifico esempio di controinformazione storica che immortala cinicamente le speranze deluse dei contadini siciliani.
Il coraggioso regista attacca con forza il quadretto patriottico dell’epopea garibaldina e fa riflettere gli spettatori sulle vere ragioni dell’unificazione d’Italia.
Naturalmente la versione del Risorgimento che è stata diffusa nelle scuole è quella edulcorata del libro cuore di De Amicis e il film di Vancini è stato a lungo censurato e bandito dai cinema.
E’ un film che consiglio di vedere a tutti perchè consente di riesaminare la storia dell’Italia in maniera critica e comprendere con maggiore lucidità la situazione odierna.
L’episodio di Bronte va inserito nel più ampio contesto dell’unificazione d’Italia che rappresentò una sconfitta bruciante per il Sud e per il florido Regno delle du Sicilie.
Quella parte d’Italia che oggi viene sprezzantemente etichettata come Terronia dai leghisti era una zona di grande prestigio e ricchezza.
Bisognerebbe approfondire le reali ragioni che hanno portato Camillo Benso conte di Cavour nel 1861 ad annettere il ricco Regno delle due Sicilie al Piemonte, allora povero e sull’orlo di un tracollo finanziario per i debiti.
Oggi la Lega di Bossi vorrebbe cancellare il Sud dalla carta geografica dell’Italia e Maroni ha recentemente presentato un quesito referendario per escludere il Mezzogiorno dall’Europa e dalla moneta unica (al fine di evitare il default della comunità europea).
Sarebbe bene che gli amici leghisti ricordassero i tanti primati raggiunti dal regno delle due Sicilie e dal Sud prima che i piemontesi, con l’appoggio di Francia e Inghilterra, se ne impossessassero cacciando i Borboni dal trono.

Ecco un piccolo promemoria:

1735 – Prima cattedra di astronomia in Italia (Università di Napoli a Pietro De Martino)

1735 – Prima al mondo la Giunta dei Veleni per gli scarichi industriali

1735 – Prima in Italia Borsa e Cambi merci

1737 – Primo teatro nel mondo (San Carlo a Napoli)

1738 – Primi scavi archeologici al mondo (Ercolano e Pompei)

1739 – Primo tribunale di commercio in Italia

1740 – Inizio attività delle celebri manifatture di Capodimonte (lavorazione ceramica)

1741 – Prima abolizione in Italia dei beni ecclesiastici

1741 – Introduzione del catasto onciario (Carlo III)

1743 – Prime leggi igieniche per la prevenzione sanitaria e ambientale

1748 – Prima nascita al mondo della Scienza archeologica con il museo archeologico di Napoli

1748 – Fondazione Università di Altamura (Terra di Bari)

1750 – Invenzione dell’impermeabile da parte di Raimondo di Sangro, principe di San Severo

1751 – Primo Real Albergo dei Poveri a Napoli 100.000 mq (8000 posti letto)

1753 – Carlo Curzio descrisse per primo la sclerodermia nell’ospedale degli Incurabili di Napoli

1754 – Prima nel mondo, cattedra di Economia (Università di Napoli ad Antonio Genovesi)

1755 – Prima al mondo, Accademia Belle Arti di Ercolano e prime leggi a difesa del patrimonio culturale ed artistico

1757 – Inizio attività della Real Fabbrica d’Armi di Torre Annunziata

1762 – Fondazione Accademia di Architettura (tra le prime d’Europa)

1763 – Primo cimitero italiano per poveri (detto delle 366 fosse)

1764 – Inaugurazione dell’Acquedotto di Maddaloni detto “Carolino”

1768 – Inaugurazione del complesso siderurgico di Mongiana (VV) tra i maggiori d’Europa

1768 – Invenzione della Carrozza marittima, natante con al posto delle ruote aveva delle “pale”

1774 – Istituzione della motivazione delle sentenze (G. Filangieri)

1774 – Completamento dei lavori per la costruzione della Reggia di Caserta

1776 – Inizio attività del celebre setificio di San Leucio e della sua Comunità con acqua corrente nelle abitazioni, unica al mondo.

1778 – Ferdinando IV ordina agli enti ecclesiastici di dar vita a scuole pubbliche gratuite

1778 – Prima scuola gratuita ed obbligatoria d’Italia istituita a San Leucio

1778 – Prima in Italia, bonifica del Tavoliere delle Puglie

1781 – Primo codice marittimo del mondo (Michele Iorio)

1782 – Primo intervento in Italia di Profilassi Anti-tubercolare

1783 – Primo cimitero d’Europa ad uso di tutte le classi sociali (Palermo)

1783 – Primi criteri antisismici al mondo per la rapida ricostruzione di Messina e Reggio (terremoto)

1784 – Istituzione del Porto Franco a Messina (abolito nel 1879)

1786 – Più grande cantiere navale d’Italia e del Mediterraneo (Castellammare 2000 operai)

1786 – Prima al mondo, Cattedra di Astronomia, Napoli: Giuseppe Cassella

1787 – Prima scuola ufficiali in Italia, Scuola Militare della Nunziatella

1787 – Primo prototipo al mondo di ascensore dell’era moderna nel Real Casino di Carditello (CE)

1789 – Codice delle leggi di San Leucio: Prima assegnazione di case popolari in Italia, asili nido, indennità malattia,

prima assistenza sanitaria gratuita per malati, assistenza agli anziani, alle vedove, precisi orari

di lavoro, obbligo di abbigliamento uguale per tutti, meritocrazia, abolizione della ricchezza

1790 – Primo al mondo, Osservatorio astronomico di Palermo (1819 a Capodimonte, Napoli)

1792 – Primo Atlante Marittimo nel mondo (scuola di cartografia napoletana)

1795 – Primo in Italia, orto botanico per la fitomedicina a Palermo

1799 – Prima al mondo della lotta nazional-popolare di guerriglia contro lo straniero: Frà Diavolo

1801 – Primo museo Mineralogico del mondo

1802 – Primo in Italia, ospedale psichiatrico di Palermo con cattedra (1813 ad Aversa, Napoli)

1806 – Primo in Italia, telegrafo ad asta in Sicilia

1807 – Primo Orto botanico in Italia a Napoli

1812 – Prima in Italia, cattedra di psicoterapia, Palermo: Giovanni Linguiti

1812 – Prima in Italia, Costituzione siciliana emanata da Ferdinando IV di Borbone

1818 – Prima nave a vapore del mondo (Real Ferdinando I)

1818 – Prima al mondo, legge sulle monete, sulla finanza e sulla zecca

1819 – Riforma dei codici napoleonici

1819 – Primo in Italia, Codice Napoletano: raccolta leggi civili

1819 – Primo Osservatorio Astronomico in Italia (Capodimonte)

1820 – Primo codice militare al mondo

1820 – Prima in Italia, Costituzione di tipo francese è estesa in tutto il Regno da Ferdinando I di Borbone. Per la prima volta è prevista un’organizzazione della pubblica istruzione, scuole elementari sono istituite in ogni comune, nelle scuole superiori è studiata la costituzione, ogni cittadino può in libertà scrivere e pubblicare le sue idee senza autorizzazione preventiva

1821 – Prima introduzione in Italia e poi in Inghilterra della medicina omeopatia da parte del dr. Francesco Romano, medico personale di Ferdinando IV di Borbone

1825 – Prima in Italia, scuola ufficiale di artiglieria

1827 – Prima in Europa, linea di navigazione a vapore con navi nazionali

1829 – Prima clinica omeopatica in Italia voluta dal Re presso il più grande ospedale della Trinità a Napoli

1831 – Primi in Italia, aiuti all’agricoltura: Accademie Agricole e Monti Frumentari

1831 – Primi in Italia, aiuti all’industria: Istituto di Incoraggiamento di Arti e Manifatture a Palermo

1831 – Primi in Italia, carrozze omnibus nelle grandi città

1832 – Primo ponte sospeso in ferro in Italia (fiume Garigliano)

1832 – Prima città in Italia a varare una legge sulla raccolta differenziata dei rifiuti e sulla pulizia delle strade

1832 – Primi in Italia, incentivi alla Marina Mercantile per le esportazioni

1832 – Primo in Italia, pozzo artesiano, Torre dell’Annunziata

1832 – Prime in Italia, leggi sanitarie sulla quarantena per evitare contagi a Nisida

1832 – Primo Stato italiano a dotarsi di un Ufficio Centrale di Statistica

1833 – Primo editto a salvaguardia del novellame ittico con limitazioni alla pesca a strascico e dell’uso di reti fitte

1833 – Prima nave da crociera nel Mediterraneo, la “Francesco I”

1833 – Prima al mondo, stazione meteorologica “Osservatorio Vesuviano”

1833 – Primi in Italia, aiuti al commercio, incentivi alle linee marittime di esportazione se fanno anche importazione

1833 – Primo in Italia, Corpo dei Pompieri

1833 – Istituzione in ogni provincia della società economica per il commercio di olio e del vino

1834 – Primi in Italia, aiuti all’industria di costruzione, Compagnia Edilizia per il Credito Urbano

1834 – Prima in Italia, fabbrica di zucchero di barbabietola a Sarno

1835 – Prime in Italia, scuole di Commercio e Agricoltura: Napoli, Barletta, Palermo, Melfi

1835 – Primo istituto italiano per sordomuti

1836 – Primo in Italia, marchio DOC, società di enologia

1836 – Prima in Italia, fonderia a Napoli (Maddalena, Lino&Henri)

1836 – Prima compagnia di navigazione a vapore nel Mediterraneo

1836 – Prima in Italia, compagnia di Assicurazioni Generali: partenopea Sebezia

1837 – Durante l’anno Napoli viene visitata da oltre 7000 stranieri

1838 – Prima in Italia, navigazione intraoceanica: capitan De Bartolo in Malesia per la via del pepe

1838 – Riapertura dell’università di Messina soppressa durante il viceregno francese

1839 – Prima in Italia, agevolazione daziarie su libri stranieri esportando libri nazionali

1839 – Prima in Italia, istituzione asili infantili “al di qua del Faro”

1839 – Prima ferrovia e prima stazione in Italia, seconda in Europa (Napoli – Portici)

1839 – Prima in Italia, linea di diligenze: Napoli – Roma

1839 – Prima illuminazione a gas di una città italica e terza in Europa (Napoli, 350 lampade)

1840 – Prima in Italia, alpinismo, scalata Monte Bianco dal marchese Giuseppe Imperiale

1840 – Prima fabbrica metalmeccanica d’Italia (Pietrarsa con 1050 operai)

1841 – Prima in Europa, scuola macchinisti a Pietrarsa

1841 – Istituzione dell’Amministrazione Generale delle Bonificazioni (del Volturno 15000 ha, del Sarno, della Piana del Sele, delle paludi Sipontine, del golfo di Policastro, della piana di Bivona e dei dintorni di Brindisi)

1841 – Primo centro sismologico e vulcanologia al mondo (Ercolano, ing. Gaetano Fazzini)

1841 – Primo sistema di fari lenticolari a luce costante in Italia (porto di Napoli)

1843 – Prima nave da guerra a vapore d’Italia (pirofregata Ercole)

1844 – Primo in Italia, marchio DOC dell’olio pugliese

1844 – Primo Osservatorio Meteorologico in Italia (falde del Vesuvio dott. Melloni)

1845 – Prima locomotiva tutta in ferro a vapore costruita in Italia (stabilimento di Pietrarsa)

1845 – Risanamento del debito pubblico (ministro delle finanze D’Andrea)

1845 – Napoli ospita il settimo congresso degli scienziati italiani

1847 – Prima in Italia, propulsione ad elica per navigazione marittima, nave Giglio delle Onde (Castellammare di Stabia)

1847 – Fondazione della colonia agricola di S. Ferdinando di Puglia (FG), dopo bonifica

1848 – Primo Stato italiano a concedere la Costituzione per i moti del 1848 (29 gennaio)

1848 – Primo in Italia, esperimento di illuminazione ottica: Lecce

1852 – Primo in Europa, telegrafo sottomarino continentale tra Reggio e Messina

1852 – Primo Bacino di Carenaggio in muratura in Italia (porto di Napoli)

1852 – Primo Piroscafo in Italia ad attraversare l’Atlantico (Il Sicilia, società di navigazione del palermitano Salvatore De Pace)

1852 – Primo esperimento di illuminazione elettrica in Italia (Capodimonte)

1852 – Primo in Italia, telegrafo elettrico tra Napoli, Capua, Gaeta e Caserta

1853 – Prima applicazione dei principi della Scuola Positiva Penale per il recupero dei malviventi

1855 – Collegamento telegrafico tra Napoli e Roma, Parigi, Londra

1855 – Forte aumento della popolazione: oltre 9 milioni rispetto ai 5.7 milioni del 1830 (+57,8%)

1855 – Istituzione dei monti frumentari per il finanziamento ai piccoli coltivatori.

1856 – Premio per il terzo paese al mondo per sviluppo industriale ed economico (Parigi Esposizione Internazionale)

1856 – Primo Sismografo Elettromagnetico nel mondo (arch. Luigi Palmieri)

1858 – Prima galleria ferroviaria del mondo (traforo Passo dell’Orco presso Nocera Inferiore)

1859 – Primo Stato in Europa per produzione di guanti (700.000 dozzine di paia ogni anno), pasta e lavorazione di coralli

1860 – Prima flotta mercantile e militare d’Italia, totale 4/5

1860 – Prima nave ad elica in Italia (Il Monarca)

1860 – Più bassa percentuale di mortalità infantile d’Italia

1860 – Più alta percentuale di medici per abitante d’Italia

1860 – Minor carico Tributario Erariale in Italia, solo cinque tributi

1860 – Maggior quantità di lire/oro tra tutti i Banchi Nazionali Preunitari (Banco delle Due Sicilie 443 milioni sui 668 milioni del totale: 66.3% del totale)

1860 – Prima borsa merci e seconda borsa valori d’Europa

1860 – Maggior numero di società per azioni in Italia

1860 – Miglior finanza pubblica tra gli stati preunitari

1860 – Rendita dello stato quotata alla Borsa di Parigi al tasso del 12%

1860 – Tasso di sconto più basso della penisola (5%)

1860 – Prima città in Italia per numero di abitanti (Napoli 447.065)

1860 – Prima città italiana per numero di teatri (Napoli)

1860 – Prima città d’Italia per numero di conservatori musicali (Napoli)

1860 – Prima città d’Italia a dotarsi di Piano Regolatore (Napoli) con centro direzionale e strada con funzione di tangenziale

1860 – Prima città d’Italia per numero di tipografie (113 in Napoli)

1860 – Prima città d’Italia per numero di pubblicazioni, riviste e giornali (Napoli)

1860 – Prima nazione ad emettere assegni bancari, detti “polizzini sulle fedi di credito”

1860 – Monopolio mondiale dello zolfo: 90% (industria bellica)

1861 – Nell’inventario dell’invasore italiano dei beni nel Palazzo Reale di Napoli, prima di saccheggiarlo, è annotato “oggetto sconosciuto a forma di chitarra”, trattasi del bidet già in uso presso le corti napoletane dal ‘700.

1861 – Prima nazione italica per occupazione, censiti nell’industria: 1.595.369, agricoltura 3.133.261, commercio 275.069, professionisti 534.485, pubblica amministrazione 130.697, forze armate e polizia 240.044, proprietari 604.437, domestici 473.674 per un totale del 76,10% di popolazione occupata

Primo sistema pensionistico con ritenute del 2% sugli stipendi

Prima cattedra di Ostetricia e osservazioni chirurgiche

Primo stato italiano ad istituire il Ministero della Pubblica Istruzione

Prime agenzie turistiche della penisola

REALIZZAZIONI CULTURALI:

Apertura del Gabinetto di Fisica del Re

Scuola di musica e danza di S. Pietro a Maiella

Scuola pittorica di Posillipo

Apertura della Real Biblioteca

Fondazione dell’Accademia letteraria

Fondazione dell’Accademia di Scienze Mediche

35 teatri attivi tra Sicilia continentale e insulare

La California dice no al foie gras

Legale e illegale

Gli Stati Uniti d’America sono un Paese dalle mille contraddizioni.
La legge americana stabilisce, per esempio, che bisogna avere compiuto 21 anni per acquistare dell’alcool.
Il secondo emendamento della stessa costituzione americana afferma che “essendo necessaria, per la sicurezza di uno Stato libero, una milizia ben organizzata, non è violato il diritto del popolo di tenere e portare armi”.
Collezionisti, cacciatori, veterani di guerra e psicopatici possono acquistare una pistola o un fucile da tenere in casa.
I nostri amici a stelle e strisce, oltre ad esportare la democrazia, amano emanare leggi inverosimili che sistematicamente lasciano di stucco l’opinione pubblica mondiale.
L’ultima trovata, in ordine cronologico, proviene dal governo della California che ha vietato la produzione e la distribuzione di foie gras (fegato d’oca) nel suo territorio.
La produzione di questa prelibatezza francese comporta effettivamente orrende torture alle oche che vengono ingozzate (il cosiddetto gavage) di mangime, attraverso un tubo infilato in gola, per ottenere l’accumulo di grasso nel fegato.
Una pratica immorale e violenta, vietata in molti Paesi del mondo, che da molti anni fa dibattere gli ambientalisti riguardo la liceità di questo procedimento.
La decisione di vietare il foie gras in uno Stato come la California, dove vige ancora la pena di morte, risulta una decisione paradossale e contraria al libero mercato.
I ristoratori californiani che proporranno il fegato d’oca nei loro menù rischiano una multa di mille dollari.
I golosi estimatori californiani saranno costretti ad acquistare la prelibatezza francese di nascosto al mercato nero, come se acquistassero marijuana.
Il foie gras è soltanto l’ultima vittima delle obsolete leggi degli USA.
Nel Paese dello zio Sam  non possono essere importati nemmeno la maggior parte dei formaggi a pasta molle fabbricati a partire dal latte pastorizzato e persino il mitico ovetto Kinder non è il benvenuto (per via di una legge che impedisce di introdurre materiale non commestibile nei prodotti alimentari)!

Jackdaws – Le gazze ladre

Jackdaws – Le gazze ladre

E’ l’ultimo libro che ho appena terminato e il primo di Ken Follet che ho letto.
Follett costruisce un romanzo avvincente per rendere omaggio alla storia vera di un gruppo di spie inglesi che ha giocato un ruolo fondamentale nella Resistenza al nazismo.
Ambientato nel contesto della seconda guerra mondiale, Jackdaws (gazze ladre) racconta l’avventura di un gruppo di donne temerarie che riescono a infliggere un duro colpo ai nazisti.
La squadra capeggiata dalla coraggiosa Flick riesce a sabotare una postazione tedesca fondamentale per l’esito finale della guerra in quanto base delle principali comunicazioni naziste.
L’azione si svolge a Reims, in Francia, a qualche giorno dello sbarco in Normandia degli alleati e ruota attorno al piano di spionaggio elaborato dalle spie inglesi per attaccare la base operativa della Gestapo.
Malgrado la mancanza di esperienza e formazione, le Jackdaws mostrano grandi capacità sul terreno e usano un abile stratagemma per penetrare nel castello di Sante Cécile.
Jackdaws è un romanzo storico ricco di suspense, colpi di scena e azione, splendidamente inserito nel contesto della Francia occupata.
I caratteri complessi e carismatici di Flick e del comandante tedesco Dieter Franck, astuto stratega e torturatore spietato, conferiscono un fascino particolare alla narrazione che prende forma attorno alla contrapposizione tra questi due personaggi.
Adesso che mi sono appassionato alla scrittura di Ken Follett, non mi resta che leggere i suoi due romanzi più conosciuti The Pillars of the Hearth (I pilastri della terra) e World without end (Mondo senza fine).

Il Mercato del lavoro

Il mercato del lavoro

Una nuova intervista pubblicata sul giornale il  Mercato del lavoro

E’ arrivato l’arrotino!

E’ arrivato l’arrotino!

Donne parigine, è arrivato l’arrotino!
Passeggiando nel quartiere Bastille, mi è capitato di fare un incontro insolito: un arrotino ambulante che si portava dietro tutta la panoplia necessaria per affilare lame e coltelli.
L’arzillo signore suonava una campanella per avvisare gli abitanti della zona del suo passaggio e in seguito si fermava aspettando eventuali clienti.
E io che pensavo che l’arrotino ambulante fosse un’esclusiva italiana.

Zidane-Materazzi: la testata di bronzo

Zidane-Materazzi: la testata di bronzo

Era il 9 luglio del 2006 quando il cielo di Berlino si dipinse magicamente di blu.
La nazionale italiana tornò a vincere i mondiali di calcio, dopo 24 anni di lunga attesa, battendo la Francia ai calci di rigore.
Quella partita è rimasta impressa nella memoria di tutti non solo per la vittoria degli azzurri di Lippi ma anche per un fatto incredibile avvenuto a pochi minuti dal termine.
Il fantasista francese Zinedine Zidane colpì con una violenta testata al petto il difensore italiano Marco Materazzi.
L’attaccante francese fu immediatamente espulso e macchiò con un gesto bruttissimo la sua carriera calcistica.
Zizou avrebbe poi spiegato ai giornalisti che la sua azione violenta sarebbe stata la risposta a un insulto che Materazzi gli aveva rivolto.
Qui in Francia si è parlato molto di quella tremenda testata e naturalmente i francesi, ancora adesso, difendono Zidane e sostengono che il suo gesto sia stato giustificato (perché il campione francese ha solo risposto a una provocazione).
In realtà Zidane con quel gestaccio commise una triplice bestialità: compromise la finale della nazionale francese lasciando i suoi compagni in dieci, facilitò la vittoria degli Azzurri che si aggiudicarono il quarto mondiale di calcio e diede un pessimo esempio ai giovani sportivi.
Per ricordare ai francesi il momento in cui il loro idolo calcistico sferrò la testata al suo avversario, un’enorme statua è stata piazzata davanti al centro George Pompidou.
La statua raffigurante i due giocatori resterà davanti al celebre museo d’arte contemporanea fino al 7 gennaio 2013 per celebrare l’esposizione, attualmente in corso, dello scultore Aden Abdessemed, autore dell’opera.
La realizzazione di Abdessemed è intitolata “coup de tête”, è alta cinque metri ed è già stata esposta a New York.
La scultura di bronzo non lascerà indifferenti i parigini che osservandola rivivranno i fantasmi del 2006.
Gli italiani, invece, si faranno quattro risate e penseranno con gioia alla quarta stella cucita sulla maglia.

La sfida di Montmartre

La sfida di Montmartre

Siete giovani, sportive e vi piacciono le sfide?
Sarete felici di partecipare all’originale iniziativa lanciata da Erwann Menthéour, creatore del programma dimagrante Fitnext.
Menthéour lancia questa domenica, in partenariato con MylittleParis, una sfida alle parigine: salire i gradini della basilica del Sacro Cuore il più velocemente possibile.
L’evento è stato intitolato Les plus belles fesses de Montmartre (traduzione politicamente corretta: “i più bei glutei di Montmartre”) e vedrà gareggiare cinquanta parigine.
La vincitrice si aggiudicherà un corso di ginnastica Fitnext con tanto di coach personalizzato.
Se l’idea vi tenta, preparatevi a scalare la gradinata del Sacro Cuore correndo a più non posso e sentendo il cuore battervi in gola.
Per iscrivervi basta inviare un’email a ledefi@fitnext.com  e presentarvi davanti l’interminabile scalinata domenica prossima.

La Juventus a Parigi

Juventus Soccer School

Piccoli juventini di Parigi è arrivato il vostro momento!
La Juventus Soccer School, dal 29 ottobre al 3 novembre 2012, organizza uno stage di calcio per ragazzi e ragazze dai 6 ai 17 anni nella città di Montmorency.
Gli aspiranti bianco-neri della capitale francese potranno mostrare le loro qualità e vivere un’esperienza unica.
Indossando le mitiche casacche della “vecchia signora”, i calciatori in erba saranno allenati dai preparatori della Juventus Soccer School.
Per ottenere maggiori informazioni relative al campo scuola JSS potete visitare il sito della società Sportime 52 che gestisce l’evento o contattare l’organizzatore inviando un email a sportime52@libero.it.

Il venerdì caldo di Parigi

La sede di Charlie Hebdo

La giornata di oggi si annuncia come un venerdì di grande tensione.
Il film anti-Islam e le vignette provocatorie del settimanale satirico Charlie Hebdo hanno creato una pericolosa miscela di rabbia e odio che rischia di esplodere tra le strade della capitale francese.
Dopo l’attentato all’ambasciata americana di Bengasi  e le violente manifestazioni in vari Paesi musulmani (tra cui la Tunisia) della settimana scorsa, il governo francese teme le reazioni dei musulmani di Parigi.
Il venerdì è il giorno di preghiera dei musulmani, il giorno in cui si ritrovano nelle moschee, il giorno della riflessione.
In seguito alle recenti esplosioni di violenza, la Francia ha aumentato le misure di sicurezza davanti le ambasciate dei Paesi arabi e ha chiuso le scuole.
A Parigi l’atmosfera è molto tesa.
In realtà la giornata più temuta in città è quella di domani a causa delle possibili manifestazioni davanti la grande moschea e Place du Trocadero.

La benzina sul fuoco gettata dalla rivista Charlie Hebdo ha aizzato ulteriormente la collera dei seguaci di Allah che al grido di “touche pas à mon prophète” (non toccare il mio profeta) hanno annunciato movimenti di protesta in tutta la Francia.
L’Eliseo ha vietato le manifestazioni poggiandosi sull’articolo 11 della dichiarazione dei diritti dell’uomo del 1789 che garantisce a tutti il diritto di manifestare “a meno che non ci siano gravi minacce per l’ordine pubblico”.
I giornalisti di Charlie Hebdo, che con il loro gesto hanno voluto ratificare la libertà d’espressione della Francia, vivono ormai come carcerati e sono costantemente scortati dalla polizia.
La Francia, il paese dei diritti dell’uomo, deve fare i conti con la rabbia della massiccia presenza musulmana che risiede sul suo territorio (circa il 10% della popolazione francese) e sebbene i rappresentanti del culto musulmano invitano a non cedere alle provocazioni, la tensione resta palpabile.
Il labile confine tra rivendicazione della libertà di espressione e la blasfemia è stato ampiamente varcato, la Francia e il mondo occidentale sperano in una reazione pacata e intelligente da parte del mondo arabo.

Non professo alcuna religione e condanno fermamente ogni forma di violenza.
Tuttavia devo dare atto che la religione cattolica è molto più pacata e comprensiva rispetto a quella musulmana (mi riferisco alle frange più fanatiche) che se provocata, mostra le sue debolezze dando vita a orrende manifestazioni di odio e inutili spargimenti di sangue.
Da quando abito a Parigi mi è capitato spesso di vedere gruppi di cattolici manifestare davanti agli ospedali per protestare contro l’aborto.
Non mi é mai capitato di vedere gli stessi gruppi di cattolici appiccare il fuoco agli ospedali per manifestare il proprio dissenso.
Ricordo, inoltre, che poco tempo fa i cattolici parigini avevano protestato davanti al theatre de la Ville contro un’opera teatrale blasfema intitolata “Sul concetto del volto del figlio di Dio” di Romeo Castellucci.
Le scene incriminate di quell’opera vedevano alcuni ragazzi intenti a lanciare pietre e oggetti (che con grande probabilità rappresentavano escrementi) sulla gigantografia del volto di Cristo, il Salvator Mundi di Antonello da Messina.
In quell’occasione alcuni manifestanti si sono incatenati davanti ai cancelli del teatro per bloccarne l’accesso mentre altri gridavano slogan contro l’anticristianesimo e la cristianofobia.
Le proteste sono state veementi ma pacifiche. Nessuno ha aggredito il regista, distrutto il teatro o messo a ferro e fuoco l’intera città.

Dovremmo imparare tutti a prenderci meno sul serio e apprendere a mettere in discussione i dogmi e gli schemi mentali che la società ci ha inculcato fin dall’infanzia e che avvinghiano come ragnatele i nostri cervelli.
La religione dovrebbe essere un sostegno per l’animo umano e non l’oppio dei popoli.
E voi che ne pensate? E’ giusto rivendicare la libertà d’espressione o esistono dei limiti che non vanno valicati? Trovate giusta la decisione del governo francese di vietare le manifestazioni ai musulmani?