Gli organetti di Barberia

Un organetto di Barberia sulla Place d’Aligre

I bambini parigini crescono spesso in piccoli appartamenti che non offrono molte opportunità di svago e non stimolano la fantasia.
In assenza delle meraviglie di Madre Natura e di campi abbandonati da percorrere in bicicletta, i piccoli parigini trovano magici spunti per la loro fantasia tra le strade della città.
Un’attrazione che accarezza particolarmente l’immaginazione dei più piccoli e che compare ancora oggi tra le vie di Parigi è l’organetto di Barberia (orgue de Barbarie) che prende nome dal suo inventore Giovanni Barbieri.
Conosciuto anche come organetto a rullo, questo strumento musicale meccanico, creato nel 1702, riproduce ingegnosamente il funzionamento di un organo in cui il suono parte dal movimento di una manovella azionata dal suonatore.
Al fine di stupire maggiormente gli spettatori, il suonatore portava spesso con se una scimmietta a cui affidava il compito di girare la manovella.

Gli organetti di barberia erano molto in voga tra le vie della capitale francese tra il XIX e gli inizi del XX secolo e oggi sfidano anacronisticamente il progresso dell’epoca moderna.
Il suonatore non deve possedere particolari qualità o capacità ma può accompagnare la melodia cantando o raccontando storielle per attirare l’attenzione del pubblico.
Seguendo il funzionamento dell’organo, il suono viene prodotto dal passaggio dell’aria attraverso una serie di tubi che corrispondono alle note musicali.
La differenza principale risiede nel fatto che non sono le dita del musicista ad azionare i tasti ma un sistema meccanico che, sulla base di un programma predefinito, riproduce una melodia.
La maggior parte dei modelli funzionano grazie a un cilindro munito di dentini che determinano la produzione del suono, altri modelli utilizzano un sistema di dischi o cartoni perforati.

Se passeggiando tra le vie della capitale francese vi imbatterete in un suonatore d’organetto che anima una piazza con il suono del suo insolito strumento, fermatevi un istante ad ascoltare la melodia e gustate il sapore agro-dolce del passato: avrete l’impressione di esservi tuffati dentro una cartolina d’epoca e di rivivere un tempo lontano.

La fête du cinéma 2015

La festa del cinema 2015

La festa del cinema 2015

Da domenica 28 giugno a mercoledì 1 luglio 2015, in occasione della fête du cinéma 2015, le sale cinematografiche parigine venderanno i biglietti d’ingresso al prezzo di 4€.
La BNP Paribas prolungherà la fête du cinéma dal 2 all’ 8 luglio 2015.
Un’occasione unica per i cinefili parigini di godersi decine di film a un prezzo stracciato.

Ecco alcuni dei film in programmazione nelle sale in questo periodo:
Comme un avion di Bruno Podalydès con Agnès Jaoui e Sandrine Kiberlain: un film d’avventura e poesia.
Spy di Paul Feig con Melissa McCarthy e Jude Law: una commedia ambientata nel cuore della CIA.
La loi du marché di Stéphane Brizé con Vincent Lindon e Yves Ory: A 51 anni, dopo 20 anni di disoccupazione, Thierry comincia un nuovo lavoro e si trova di fornte a una difficile scelta.
Tales of Tale di Matteo Garrone con Vincent Cassel e Salma Hayek: una storia di fate, orchi e saltimbanchi ispirata ai racconti di Giambattista Basile.
Valley of Love di Guillaume Nicloux con Gerard Depardieu e Isabelle Huppert: uno strano incontro nella Valle della Morte in California.

Per maggiori informazioni:
www.feteducinema.com

Taxi parisien vs Uber

Taxi parisien vs Uber

Taxi parisien vs Uber

La manifestazione dei tassisti parigini contro gli autisti di UberPop e VTC (voiture de tourisme avec chauffeur) che si è svolta ieri ha trasformato la capitale francese in un inverosimile campo di guerriglia urbana.
Il movimento dei taxi parigini aveva indetto una giornata di sciopero per protestare contro l’applicazione UberPop che accusa di concorrenza sleale da un lato perchè impiega conducenti non professionisti e non dotati di licenza e dall’altro perchè gli stessi conducenti non dichiarano il loro ricavato.
Uberpop, applicazione appartenente al gigante americano Uber che vanta più di 400.000 utilizzatori in Francia, mette in relazione i clienti e i conducenti non professionisti: i prezzi sono stracciati ma gli autisti non hanno alcuna necessità di seguire una formazione e non rispettano gli obblighi fiscali legati al loro guadagno.
La Francia, e Parigi in particolare, ha vissuto una giornata nera: traffico intasato in molte città, pneumatici dati alle fiamme lungo il périphérique, cariche della polizia a Porte Maillot, aggressioni ad autisti e giornalisti negli scali aeroportuali di Orly e Charles de Gaulle.
Il bilancio finale di questa esplosione di violenza conta 7 poliziotti feriti, 10 persone convocate in questura, 70 automobili distrutte dai manifestanti, oltre 30 denunce e tantissimi incidenti segnalati in varie zone di Parigi.
Gli occhi del mondo hanno osservato con attenzione uno scenario drammatico che ha mescolato insieme, in maniera imbarazzante, la violenza della congregazione parigina dei tassisti con l’assurdità del lavoro illegale di UberPop e l’impotenza dello stato francese: l’immagine paradossale di un Paese che vede salire inesorabilmente il numero dei disoccupati ma che impedisce, a chi vuole, di lavorare.

Dopo aver incontrato una delegazione sindacale del movimento, il ministro dell’interno Bernard Cazeneuve ha condannato l’applicazione Uberpop e ha ordinato il sequestro delle vetture colte in flagranza di reato.
Tuttavia la risposta del governo francese è sembrata troppo debole agli occhi dei tassisti parigini che chiedono a gran voce la rimozione immediata dell’applicazione UberPop.
La decisione sulla chiusura dell’applicazione spetta al tribunale di giustizia che notoriamente ha tempi molto lunghi.
In caso di condanna, inoltre, Uber ricorrerebbe sicuramente in appello e la data della sentenza definitiva slitterebbe ulteriormente.
Se il motivo della protesta può essere compreso e dibattuto, la maniera di esprimere il malcontento dei tassisti parigini è semplicemente ignobile: aggressioni fisiche e verbali, lanci di bottiglie e pietre su altri veicoli, blocchi forzati in prossimità di stazioni e aeroporti.
I tassisti hanno rivendicato l’illegalità del servizio Uberpop per recuperare i numerosi clienti persi dal 2011, data in cui Uber è arrivato in Francia.
La brutale violenza manifestata e l’aggressività della protesta si rivolterà inesorabilmente contro di loro e saranno ancora di più i parigini che faranno ricorso a Uber.

La relazione tra tassisti e potere è molto antica e impenetrabile: la lobby dei taxi parisien è una comunità molto forte e cosciente del proprio potere, una casta solida che lo Stato non osa contrastare.
La strategia dei tassisti si fonda su un acceso braccio di ferro con lo Stato non considerando la perdita di credibilità nei confronti dell’opinione pubblica.
Al termine della protesta avranno, forse, ottenuto concessioni e promesse da parte di Cazeneuve ma avranno perso un numero crescente di clienti che, disgustati dal loro atteggiamento barbaro e incivile, si avvicineranno al servizio proposto da Uber.
Un effetto boomerang per i taxi parisien che nel tentativo di chiudersi a riccio per proteggere i propri privilegi, non hanno fatto i conti con i tempi che cambiano, con l’avanzata della tecnologia e con i principi essenziali del libero mercato.
La lobby dei tassisti, con la rabbia e il sangue negli occhi, ha indirizzato la sua furia cieca anche contro le VTC che effettivamente gli fanno concorrenza ma in maniera assoutamente legale: i conducenti hanno seguito una formazione di 250 ore e ottenuto un numero di registrazione che gli consente il trasporto di passeggeri.
A differenza dei taxi, non possono sostare in strada in attesa di clienti ma possono riceverli solamente su prenotazione.

Personalmente utilizzo Uber da diverso tempo e, se pur d’accordo nello stigmatizzare lo stato di incoerenza in cui si trova UberPop, posso solamente lodare questa compagnia.
I conducenti sono sempre educati e cortesi, accolgono i clienti con il sorriso, propongono una bottiglia d’acqua ai clienti e permettono di scegliere la stazione radio preferita.
In undici anni di vita parigina non ricordo un solo autista di taxi che mi abbia usato le stesse attenzioni.
Al posto di mettere a ferro e fuoco la città, i tassisti parigini farebbero bene a rimettersi in discussione e riconsiderare il loro atteggiamento nei confronti della concorrenza e, soprattutto, dei clienti troppo spesso maltrattati. Lo Stato francese dovrebbe regolamentare la situazione dei conducenti UberPop e consentire loro di esercitare il proprio lavoro (visto che il lavoro comincia a mancare anche qui in Francia) nel rispetto delle regole.

La COW Parade arriva a Parigi

La COW Parade arriva a Parigi

La COW Parade arriva a Parigi

Dopo Chicago, New York, Rio de Janeiro, Sao Paolo, Bruxelles, Ginevra, Madrid, Stoccolma, Roma, Bordeaux e Shanghai, il Jardin d’Acclimatation di Parigi accoglie la Cow Parade dal 20 giugno al 18 agosto.
La transumanza delle famose mucche create dallo scultore svizzero Pascal Knapp arriverà nella ville lumière per la felicità dei turisti e dei parigini curiosi di scoprire e ammirare una mandria di quarantacinque originalissime mucche.

Le sculture sono state decorate e stilizzate da artisti contemporanei come il pittore e street-artist Jerôme Mesnager, lo scultore Richard Orlinski conosciuto per il celebre coccodrillo rosso, l’artista plastico Ai Weiwei e il disegnatore di fumetti Philippe Druillet, che hanno lasciato la propria personalissima impronta su ogni esemplare bovino.
Mathilde de l’Ecotais ha realizzato la Cowluche, una mucca dedicata al famoso comico Coluche rappresentato con la tipica maglietta gialla e la salopette a righe bianche e blu.
Una caccia al tesoro permetterà ai visitatori più giovani di scoprire in maniera ludica les opere esposte e il lavoro dei loro creatori.
Come già avvenuto in precedenza, alla fine dell’esposizione le mucche saranno vendute all’asta e i proventi saranno devoluti in beneficenza all’associazione Le Restaurants du Coeur.

Da Parigi il branco di mucche si sposterà verso Dauville e Cannes :avete fino al 18 agosto per ammirarlo al Jardin d’Acclimatation, approfittatene prima che vada via!

Per maggiori informazioni
Visitate il sito del Jardin d’Acclimatation e della Cow Art

Paris Eiffel Jumping: Parigi celebra il cavallo

Paris Eiffel Jumping

Paris Eiffel Jumping

Dal 3 al 5 luglio, in occasione della seconda edizione del Longines Global Champions Tour Paris Eiffel Jumping, il Campo di Marte si trasformerà in un’enorme area di competizioni e attività equestri.
Tre giorni dedicati all’universo del cavallo che prevedono varie animazioni per adulti e bambini: il battesimo dei poneys, le prove a ostacoli dei quaranta migliori cavalieri del mondo, una libreria temporanea dedicata al mondo equino e  uno spazio pedagogico.
Le arti equestri saranno celebrate con spettacolari rappresentazioni dei gendarmi a cavallo e di Jean François Pignon che presenterà i suoi rinomati “cavalli in libertà”.
Il concorso vedrà la partecipazione di grandi campioni olimpici ma anche di dilettanti famosi come l’attore Guiilaume Canet e Charlotte Casiraghi.

Paris Eiffel Jumping
3,4 e 5 Luglio 2015
Champ de Mars
2 allée Adrienne Lecouvreur
75007 Paris 7
Per maggiori infomazioni
Visitate il sito ufficiale di Paris Eiffel Jumping

Cinema au Clair de Lune 2015

Cinema au clair de lune

Cinema au clair de lune

La quindicesima edizione dell’evento Cinema au Clair de Lune avrà luogo dal 24 luglio al 9 agosto 2015.
Nell’ambito dell’iniziativa destinata agli amanti del cinema saranno proiettati, all’aria aperta, undici film: ogni sera, al calar della notte, un luogo diverso di Parigi farà da contesto alla proiezione.
Parchi, giardini, piazze o prati si trasformeranno magicamente in sale cinematografiche con tanto di schermo gigante itinerante e venditori di pop-corn.
Il programma di quest’anno alterna grandi classici del cinema francese e capolavori sconosciuti al grande pubblico, a colori o in bianco e nero, che esaltano Parigi e la sua bellezza.

A Place des Vosges gli spettatori si divertiranno osservando la commedia Bancs Publics di Bruno Podalydès; al parco Montsouris seguiranno il capolavoro storico Les Adieux de la Reine di Benoit Jacquot; distesi sulla spianata degli Invalides apprezzeranno la Môme, il film dedicato alla grande Edith Piaf realizzato da Olivier Dahan.

Ecco il programma completo (le proiezioni cominciano alle 21h30):

Venerdì 24 luglio, Butte Montmartre (18°)
DRÔLE DE FRIMOUSSE (Funny Face), di Stanley Donen (1957)
Selezionata da un fotografo per rappresentare la donna americana, una giovane libraia di New-York accetta di partecipare a una sfilata di moda a Parigi.
Una commedia musicale dai colori vivaci, animata dalla musica di George Gershwin.

Sabato 25 luglio, Place des Vosges (4°)
BANCS PUBLICS, di Bruno Podalydès (2009)
Un cartellone con la scritta “uomo solo”, appeso alla finestra di un appartamento, intriga gli impiegati dell’ufficio di fronte.

Domenica 26 luglio, Parc Montsouris (14°)
LES ADIEUX A LA REINE, de Benoît Jacquot (2011)
Il 14 luglio 1789, all’annuncio della presa della Bastiglia, nobili e servitori scappano da Versailles.
Sidonie Laborde, giovane lettrice e confidente della regina, decide di restare accanto a Maria Antonietta.

Giovedì 30 luglio, Pelouse de Reuilly (12° )
TOUCHEZ PAS AU GRISBI, di Jacques Becker (1953)
Due delinquenti di Montmarte si apprestano a vivere una pensione d’oro grazie al grosso bottino che hanno sottratto a una banda rivale.
Il film è impreziosito dalla presenza di Jean Gabin e dalla musica di Jean Wider.

Venerdì 31 luglio, Place des Fêtes (19° )
SEULS TWO, di Eric et Ramzy (2007)
Gervais, poliziotto deriso dai colleghi, sogna di arrestare Curtis, un ladro furbo che gli sfugge sistematicamente e lo ridicolizza davanti a tutti.
Un giorno i due protagonisti si ritrovano da soli, in una Parigi insolitamente deserta, per dar vita a una tragi-comica caccia all’uomo.

Sabato 1 agosto, Parc André Citroën (15° )
LE PETIT NICOLAS, di Laurent Tirard (2009)
Il piccolo Nicolas e il suo magico unverso infantile: i genitori, la maestra, gli amici Clotaire e Agnan.
Ispirato all’opera di Goscinny e Sempé, il film fa rivivere la Francia degli anni 60 e dipinge con fantasia la vita di una famiglia francese media.

Domenica 2 agosto, Place de la République (10°)
FRANTIC, di Roman Polanski (1988)
Una semplice storia di ordinaria follia. Il dottor Richard Walzer (Harrison Ford), cardiologo americano, giunge a Parigi con la moglie Sondra (Betty Buckley) per un congresso, ma quasi subito la donna sparisce dalla suite dell’Hotel Intercontinental, dove i due alloggiano. Sconvolto, il marito inizia una disperata ricerca che non trova comprensione né alla polizia né all’ambasciata e decide di procedere autonomamente con le indagini.

Giovedì 6 agosto, Square Léon Frapié (20°)
NINOTCHKA, di Ernst Lubitsch (1939)
Il commissario Nina Yakuchova, affiancato da due colleghi, viene inviato a Paris per richiamare all’ordine tre emissari comunisti distratti dai piaceri della vita parigina.
Un film a metà strada tra la commedia divertente e la satira politica.

Venerdì 7 agosto, Parc de Choisy (13°)
LA GRANDE VADROUILLE, di Gérard Oury (1966)
Nel 1942, un aereo inglese viene abbattutto nei cieli di Parigi.
Un direttore d’orchestra e un imbianchino aiuteranno casualmente i sopravvissuti a salvarsi e a sfuggire ai tedeschi.
Un classico del cinema comico francese esaltato dalla grande prestazione di Louis de Funès.

Sabato 8 agosto, Esplanade des Invalides (7°)
LA MÔME, d’Olivier Dahan (2007)
Dall’infanzia alla gloria, dal successo ai drammi personali, dalla Parigi popolare fino agli Stati Uniti,
il film ripercorre il destino drammatico della cantante Edith Piaf.
Marion Cotillard ha ottenuto l’Oscar come migliore attrice per questo ruolo.

Domenica 9 agosto, Jardin Nelson Mandela (1°)
QUOI DE NEUF, PUSSYCAT ? di Clive Donner (1965)
Un redattore di una rivista femminile, che cede troppo facilmente al fascino delle donne, decide di consultare uno psichiatra che si rivela essere un maniaco sessuale.
Una commedia divertente che vede la prima apparizione cinematografica di Woody Allen.

Cinema au Clair de Lune
Dal 24 luglio al 9 agosto 2015
Per maggiori informazioni
Visitate il sito del Forum des images


Amo Parigi quando…

Tramonto parigino

Tramonto parigino

Parigi è un miscuglio di razze e culture, un melting pot di etnie e tradizioni, una torre di babele dove centinaia di linguaggi diversi vengono parlati da gente proveniente da ogni parte del mondo.
Parigi è resa unica da tutti gli stranieri che vi abitano e che un giorno probabilmente l’abbandoneranno.
Anch’io sono straniero, anch’io sono Parigi e anch’io prima o poi l’abbandonerò.
Per il momento ho la fortuna di viverci e approfitto fugacemente di quei momenti preziosi che mi fanno adorare questa città meravigliosa.

Amo Parigi quando…

Quando si sveglia alle prime luci dell’alba
Place de la Concorde si colora di arancione e il profumo di pane fresco e croissants invade le strade. I bateaux-mouches cominciano a solcare le acque della Senna e i venditori del mercato di Aligre decantano a squarciagola la freschezza della propria frutta e verdura

Quando un giapponese mi ferma per strada per chiedermi dove si trova il centro Pompidou o il Louvre
Mi fa sentire uno del posto, uno che conosce la città, uno che la ama profondamente

Quando accetto consapevolmente di perdermi tra le sue vie
E riscopro la città con gli occhi di un turista che la attraversa per la prima volta

Quando si svuota durante la prima metà del mese d’Agosto
E riprende la forma di una città normale, meno caotica e più tranquilla

Quando la abbandono per qualche tempo
Per sentire esplodere, dentro di me, la voglia prepotente di ritrovarla e riabbracciarla

Quando la pioggia mi sorprende mentre passeggio lungo la Senna
Le gocce d’acqua che cadono dal cielo aggiungono una dolce nota di malinconia ai passanti che percorrono con lo sguardo le acque miti della Senna e la tranquillità imperturbabile dei bouquinistes

Quando, passeggiando senza meta, scopro un giardino o una piazza che non conoscevo
Perle di rara bellezza si nascondono nel tessuto urbano della ville lumière e aspettano soltanto di essere scoperte dagli occhi avidi di passanti curiosi

Quando incontro qualcuno che conosco, per caso
Milioni di parigini e turisti si mescolano vorticosamente tutti i giorni tra le vie della capitale.
Incontrare un conoscente, per caso, è quasi impossibile. Quando capita è una festa per entrambi e l’anonimato cittadino lascia posto per un breve istante ad un’inattesa familiarità

Quando il sole tramonta sui giardini delle Tuileries
Tingendo di rosso fuoco i volti delle statue e baciando soavemente i turisti seduti attorno alle fontane

Quando osservo il lungo-Senna dalle finestre di un taxi notturno
Parigi conserva il suo fascino più conturbante per i vagabondi notturni che a piedi o in auto attraversano le sue avenues e i suoi boulevards.
La maestosità del Museo d’Orsay, la bellezza dell’isola Saint Louis e il mistero della Conciergerie assumono sfumature uniche di notte ed emanano una magia particolare

Quando la notte s’impossessa della città
E migliaia di comignoli rossi di terracotta illuminano il buio

La Tour Saint Jacques: fascino mozzafiato

La tour St Jacques: fascino mozzafiato

La tour St Jacques: fascino mozzafiato

Quest’estate, dal 5 giugno al 27 settembre sarà possibile visitare un monumento parigino affascinante e poco conosciuto : la Tour Saint Jacques.
Ogni venerdì, sabato e domenica, pochi privilegiati avranno la fortuna di salire in cima a questa elegante costruzione e scoprire una delle più belle vedute della capitale francese.
Le visite saranno limitate a gruppi di diciassette persone accompagnate da una guida, al fine di garantire la sicurezza dei visitatori e la conservazione della struttura.
Circa settemila visitatori potranno osservare da vicino i dettagli architettonici risalenti al XIV e al XIX secolo e i 925 elementi scolpiti nella pietra come le statue di San Rocco e San Leonardo o quella di Blaise Pascal situata al piano terra.
Se desiderate scoprire il fascino della Tour Saint Jacques potete prenotare la vostra visita sul sito dell’associazione Des mots et des arts.
La visita, sconsigliata a chi soffre di vertigini o claustrofobia, dura 50 minuti circa e prevede ben 300 scalini da salire.

La Tour Saint-Jacques rappresenta un monumento emblematico del patrimonio storico parigino che da più di cinque secoli domina il paesaggio della riva destra della Senna.
Lo spazio, oggi occupato dalla square de la Tour Saint-Jacques, nel IV arrondissement di Parigi, era occupato anticamente da un labirinto di piccole viuzze.
Al centro si trovava la chiesa di Saint-Jacques, fondata nel XII secolo e più comunemente conosciuta come chiesa di Saint-Jacques de la Boucherie.
Essa rappresentava il punto d’incontro e d’inizio per il pellegrinaggio di Saint-Jacques-de-Compostelle.
La chiesa venne demolita nel 1797 insieme ad un complesso di abitazioni vicine, tuttavia la torre fu conservata grazie a un architetto lungimirante che seppe riconoscere il valore storico e architettonico del monumento.
La Tour Saint-Jacques venne quindi salvata dalla demolizione.
Pur essendo scampata alla distruzione, dovette comunque subire due incendi nel 1819 e 1823 che causarono ingenti danni.
L’edificio divenne poi proprietà di un fabbricante di piombo e i suoi eredi la vendettero, in seguito, alla municipalità di Parigi nel 1883.
Nel 1855, il volto del quartiere venne radicalmente trasformato dalla rue de Rivoli e dal boulevard de Sébastopol: la Tour Saint-Jacques divenne interamente visibile.
Il monumento venne quindi restaurato dagli architetti Ballu et Boguet: le statue che erano andate distrutte furono sostituite grazie all’intervento degli scultori Cavelier, Dantan, Protet, Cordier e Froget.
Nel 1856 questo magnifico monumento fu circondato con una villetta (square) di 6015 m2, uno dei più bei giardini pubblici di Parigi.
Tra il 2006 e il 2009 un altro importante restauro ha permesso di rivalorizzare la bellezza degli elementi scolpiti nella pietra attraverso avanzate tecniche come la micro-abrasione o la pulizia al laser.

Dall’alto della torre si gode di un’incantevole vista panoramica mozzafiato .
Una statua di Blaise Pascal, ricorda che il grande filosofo e scientifico effettuò numerosi dei suoi esperimenti barometrici proprio dall’alto della Tour Saint Jacques.
Una statua di Saint Jacques le Majeur sovrasta, nella parte nord-ovest, la piattaforma sulla quale è installata, dal 1891, una piccola stazione meteorologica che dipende dall’Osservatorio di Montsouris.
I quattro angoli della costruzione sono adornati da simboli scolpiti (il leone, il l toro, l’aquila e l’uomo) e le pareti sono abbellite da diciotto statue di santi e numerosi gargoyles.

Dal 5 giugno al 27 settembre 2015
Tour Saint Jacques
39 rue de Rivoli, 75004 Paris
Metro : Châtelet o Hôtel de Ville

Pont des arts: l’arte rimpiazza l’amore

La street-art si impossessa del Pont Neuf

La street-art si impossessa del Pont Neuf

Tempi duri per i romantici e gli innamorati parigini: dall’inizio di giugno non è più possibile sigillare il proprio amore attaccando un catenaccio sul Pont des Arts e gettando la chiave nella Senna.
Questa pratica molto diffusa tra gli innamorati della ville lumière e tra le coppie di turisti desiderose di lasciare un segno della propria passione nella capitale del romanticismo non sarà più praticabile, almeno non sul Pont des Arts.
Utilizzando lo slogan “i nostri ponti non resisteranno al vostro amore” il sindaco di Parigi aveva invitato, l’anno scorso, gli innamorati a sostituire la moda dei catenacci con dei selfies.
Tuttavia i piccioncini parigini hanno continuato ad appesantire il ponte con centinaia di catenacci decorati da iniziali e messaggi d’amore.

Il comune ha risposto con una soluzione radicale rimpiazzando le griglie del ponte con le opere di quattro street-artists parigini: Jace, El Seed, Brusk e Pantonio hanno rivisitato il tema dell’amore attraverso 150 metri di graffiti e colorate caricature.
Dopo essere “stata imballata” da Christo nel 1985, la suggestiva passerella in ferro e legno che collega il Louvre e l’Institut de France si veste di colori vivaci e di simpatici personaggi stilizzati.
Si tratta di una soluzione provvisoria in attesa dell’installazione, in autunno, di una serie di vetrate che, anche se meno folkloristiche, permetteranno al Pont des Arts di ritrovare il suo profilo originario.
Gli inguaribili romantici dovranno trovare un’altra soluzione per incatenare il proprio amore.

La terrasse Eiffel

La terrasse sulla Tour Eiffel

La terrasse sulla Tour Eiffel

Dal 13 giugno al 30 agosto, i visitatori della Tour Eiffel potranno beneficiare di una splendida terrazza, situata al primo piano del celebre monumento parigino, per sorseggiare un cocktail o semplicemente farsi baciare dal sole estivo.
Dall’alto dei suoi 57 metri d’altezza, la terrasse Eiffel offre una vista mozzafiato sulla Senna e su tutta Parigi, un colpo d’occhio indimenticabile che i turisti provenienti da tutto il mondo conserveranno preziosamente tra i loro ricordi.
Dopo i lunghi e importanti lavori di restauro dell’anno scorso, il primo piano della Dame de Fer é stato inaugurato dal sindaco di Parigi, Anne Hidalgo, il 6 ottobre scorso.
La principale novità è costituita dallo spettacolare pavimento in vetro che lascia intravedere il suolo sottostante.
A rendere più piacevole la visita del primo piano della Tour Eiffel contribuirà, durante  tutta l’estate, una terrasse conviviale ed eco-sostenibile: questo spazio di relax è comosto da mobili realizzati con materiali riciclati o riciclabili.
Ogni elemento di quest’oasi di pace sospesa è stato concepito per regalare ai visitatori una pausa di tranquillità in una postazione insolita e privilegiata: 5 spazi lounges con divani e tavolini, sedie a sdraio a pedali, panchine, piante e cespugli decorativi.
Per rendere la pausa ancora più piacevole, uno spazio bar propone champagne rosé, gelati artigianali e zucchero filato.

La terrasse è aperta al pubblico, tutti i giorni dalle 10h alle 22h.