Le più belle terrasses di Parigi

Una delle più belle terrasse di Parigi

Una delle più belle terrasse di Parigi

L’estate si avvicina a grandi passi e con l’arrivo delle belle giornate le terrasses assolate dei bistrot si riempiono di parigini in sandali e turisti spensierati in cerca di relax.
La capitale francese trabocca di terrasses ovvero tavolini all’aperto dove poter pranzare, bere un aperitivo o semplicemente sostare per discutere con un amico.
Angoli di paradiso fuori dai terreni battuti dai turisti, dotate di viste panoramiche mozzafiato o di deliziosi giardinetti nascosti, le terrasses parigine rappresentano delle oasi di tranquillità lontano dal caos metropolitano.

Eccovene alcune tra le più belle:

Le 10 più belle terrasses panoramiche

Les Ombres
27, quai Branly
75007 Paris
Realizzato dall’architetto Jean Nouvel, il ristorante Les Ombres si trova al quinto piano del museo du Quay Branly.
La sua terrazza panoramica offre una vista mozzafiato sulla Tour Eiffel e affascina i parigini e i turisti di tutto il mondo.

La Terrasse du Café Carlu
1 Place du Trocadéro
75016 Paris
Elegante terrazza soleggiata con una magnifica vista sulla Dame de Fer.

Terrasse des Galeries Lafayette Paris Haussmann
40, Boulevard Haussmann
75009 Paris
I parigini amano ritrovarsi sul tetto delle Gallerie Lafayette per sentirsi in vacanza, i turisti vi giungono per godersi lo spettacolo di una splendida veduta panoramica.

La Terrasse du Wanderlust
32 quai d’Austerlitz
75013 Paris
Un posto imperdibile per gli amanti della buona musica.
La vista sulla Senna è semplicemente fantastica.

Le Perchoir
14 Rue Crespin du Gast
75011 Paris
Magnifica veduta sui tetti della ville lumière.

Terrasse de l’Hôtel Raphael
17 avenue Kleber
75016 Paris
Situato a pochi passi dagli Champs-Elysées e l’Arco di Trionfo, l’hôtel Raphael è un’oasi di calma che si affaccia sull’avenue Kléber.
La terrazza situata all’ultimo piano dell’edificio offre una vista ravvicinata dell’Arco di trionfo e della Tour Eiffel.
Perfetto per un appuntamento romantico.

La Terrasse du Zyriab
1, rue des Fossés Saint Bernard
75005 Paris
Situato sul tetto dell’Istituto del Mondo Arabo, il ristorante libanese Zyriab propone una terrasse a cielo aperto di circa 300 m². Un luogo unico che permette di godere di una veduta mozzafiato su Notre Dame e la Senna.

La Terrasse du Georges
19 rue Beaubourg
75004 Paris
Aperto nel 2000 da Georges Costes, le Georges é dotato di una delle più belle vedute panoramiche di tutta Parigi.
Al sesto piano del museo d’arte contemporanea Georges Pompidou, la terrasse del Georges richiama clienti da ogni parte della città.

Le Perchoir du BHV/Marais
37 rue de la Verrerie
75004 Paris
Abbarbicato sul tetto del famoso centro commerciale parigino, il Perchoir del BHV offre una fantastica veduta sull’Hotel de Ville.

Rooftop du Quarante-Trois Cocktail Bar
4 rue Danton
75006 Paris
Aperta da aprile a ottobre, la terrazza del Quarante-Trois Cocktail Bar offre la possibilità di degustare un cocktail in un luogo intimo e segreto.

Le 10 più belle terrasses calme e nascoste

Rosa Bonheur
2 allée de la Cascade
75019 Paris
Il Rosa Bonheur fa rivivere l’atmosfera della guinguette parisienne.
Ideale per un pomeriggio spensierato con gli amici.

Musée de la Vie Romantique
16 Rue Chaptal
75009 Paris
Una delle terrasse più calme e romantiche della ville lumière.
Una serie di tavolini disposti all’ombra costeggiano la casa dove ha vissuto Georges Sand.
Dopo aver visitato il museo, potrete assaporare un momento unico in questo giardino segreto.

Bagatelle
42, Route de Sèvres à Neuilly
75016 Paris
Immersi nella tranquillità e nella rigogliosa vegetazione del Bois de Boulogne, potrete degustare una cucina creativa e originale.

Rooftop de la Maison Blanche
15 avenue Montaigne
75008 Paris
Un oasi di pace nel cuore di Parigi, una parentesi di tranquillità e relax con vista sulla Tour Eiffel e sui tetti di Parigi.

Le Saut du loup
7 Rue de Rivoli
75001 Paris
Un posto unico, nel cuore dei giardini delle Tuileries, che mescola armoniosamente tendenza, romanticismo e una vista mozzafiato sulla Tour Eiffel.

Bistrot des Dames
18, rue des Dames
75017 Paris
Impercettibile agli occhi dei passanti frettolosi, il Bistrot des Dames dispone di una delle più piacevoli terrasse di Parigi.
In pochi conoscono il suo giardino nascosto che rende questo luogo magico.
A due passi della Place de Clichy, il Bistrot des Dames propone un’atmosfera giovane e piatti della tradizione Mediterranea.

Café de l’Institut Suédois
11 Rue Payenne
75003 Paris
Incastonato nell’affascinante quartiere del Marais, il Centro Culturale Svedese dispone d’un grazioso porticato.
Un’atmosfera sobria e una decorazione nordica faranno da contesto alle vostre pause golose.

Chalet des Iles
Lac Daumesnil
Bois de Vincennes
75012 Paris
Un’oasi di pace nel cuore del Bois de Vincennes.

La Plage Parisienne
Port de Javel Haut
75015 Paris
Un angolo di paradiso sul bordo della Senna.

Les deux étangs
Route de l’Étoile
75016 Paris
Il luogo ideale per una cena romantica: una’oasi verde situata tra due piccoli specchi d’acqua.

Le 10 più belle terrasses originali e insolite

La Maison de l’Amérique Latine
217 boulevard Saint-Germain – Paris 75007
Un luogo magnifico all’esterno e magico all’interno.
Una terrazza all’ombra dove trascorrere piacevoli pomeriggi.

Mosquée de Paris
2 Place du Puits de l’Ermite
75005 Paris
Concedetevi una pausa orientale nel cuore del quartiere latino a base di thè alla menta e deliziosi pasticcini.

La Terrasse du Kong
1 rue du Pont Neuf
75001 Paris
Situato sul Quai de Seine, all’ultimo piano d’un elegante palazzo della Samaritane, il Kong vi stupirà per la vista indimenticabile e per la sua originalità.

Piscine Molitor
Un giardino ricco di erbe aromatiche e fiori e una vista incantevole sulla Tour Eiffel.

L’entrepôt
7 Rue Francis de Pressensé
75014 Paris
Un giardino ombreggiato, una simpatica veranda, un bar e i suoi deliziosi cocktail…cosa chiedere di più ?

Terrasse du Point Ephémère
200 Quai de Valmy
75010 Paris
Il Point Ephémère rappresenta una vera e propria istituzione culturale per il X arrondissement: bar, spazio espositivo, atelier e sala prove.

Café du petit Palais
Per accedere a questo inatteso giardino tropicale nel cuore di Parigi, bisogna munirsi di un biglietto gratuito per la collezione permanente del petit Palais.
Una decina di tavoli rotondi disposti attorno a un laghetto e una fitta vegetazione invitano i visitatori alla lettura di un libro o alla degustazione di un caffè.

Les Petites Gouttes
12 Esplanade Nathalie Sarraute
75018 Paris
La terrasse del bistrot Les Petites Gouttes è spaziosa e soleggiata.
E’ il luogo ideale per trascorrere un pomeriggio estivo.

Le Pavillon des Canaux
39 quai de Loire
75019 Paris
La terrasse del Pavillon des Canaux gode di una magnifica veduta sul canale de l’Ourcq. La colorata facciata de locale è decorata dalle opere degli artisti AlëxOne e Supakitch.

La Bellevilloise
La Bellevilloise è un’antica cooperativa operaia che ha mantenuto la sua vocazione iniziale di luogo di scambio culturale.

Marrobbio: le vostre vacanze in Sicilia

Il villaggio Marrobbio: le vostre vacanze in Sicilia

L’estate si avvicina e non avete ancora deciso dove trascorrere le vacanze? Siete in cerca di sole, mare, relax e tanto divertimento?
Il villaggio Marrobbio è quello che fa per voi.
Il villaggio vacanze Marrobbio vi accoglie nella sua oasi di sole e relax situata a pochi passi dalle bellissime spiagge di Mazara del Vallo.
Lo staff ospitale e accogliente vi guiderà alla scoperta delle mobil home, della piscina e di tutti i servizi che allieteranno il vostro soggiorno in Sicilia.
Realizzato su un terreno pianeggiante, immerso in una piantagione di ulivi, il camping vi permetterà di trascorrere giornate spensierate e di ripartire con una collezione di ricordi indimenticabili.
Alloggiando in una comoda casetta attrezzata che può ospitare fino a 4 persone, avrete la possibilità di scoprire le bellezze nascoste della Sicilia.
Spiagge di sabbia fina (San Vito, Tonnarella) e di roccia (Quarara), acque cristalline, deliziose pietanze e paesaggi incantevoli contribuiranno a rendere la vostra vacanza unica.
La splendida costa di Mazara vi offre la possibilità di praticare numerosi sport acquatici dal wind-surf al kite o ancora le immersioni sottomarine.
Gli amanti della natura potranno godersi le bellezze mozzafiato della riserva dei Gorghi Tondi, protetta dal WWF.
Potrete raggiungere le splendide spiagge di Mazara e le sue bellezze naturali noleggiando una comoda bicicletta.
Gli amanti delle escursioni avranno l’imbarazzo della scelta per scoprire le città e le isole limitrofe.

Il termine “marrobbio” designa un rapido e inaspettato cambiamento del livello delle acque.
Il fiume Mazaro è particolarmente interessato da questo fenomeno che si verifica soprattutto in primavera e in autunno.
Le ragioni scientifiche che determinano questo repentino fenomeno sono ancora sconosciute (tra le varie ipotesi ci sono i bruschi cambiamenti climatici nel Mediterraneo, gli sbalzi atmosferici o ancora la confluenza di diverse correnti marine).
Il fiume impazzisce per qualche minuto e l’acqua risale la corrente determinando l’immediato innalzamento del livello del fiume.
Gli arabi soprannominarono il Mazaro “il fiume posseduto” proprio in virtù di questo particolarissimo fenomeno che lo interessa sporadicamente.
Il villaggio vacanze nasce dall’iniziativa di un gruppo di giovani che, come il marrobbio, ha deciso di andare controcorrente e di puntare tutto sul rispetto e sul soddisfacimento delle necessità del turista.
Il Marrobbio si pone come obiettivo prioritario il sorriso e la serenità dei visitatori.
L’équipe conosce perfettamente il territorio mazarese e siciliano e saprà rispondere esaurientemente alle vostre domande e alla vostra sete di curiosità.
Escursioni sapientemente studiate per scoprire i sapori e i colori della nostra bella isola, vi permetteranno di spingervi oltre i confini di Mazara del Vallo e di esplorarne i suoi dintorni.
Lo staff del villaggio comprende personale bilingue, inglese e francese, per comunicare con la clientela proveniente da tutto il mondo.

www.marrobbio.com

La Fête des Tuileries torna a Parigi

La fête des Tuileries

La fête des Tuileries

La Fête des Tuileries ritorna a Parigi dal 25 giugno al 22 agosto 2016 per festeggiare i suoi trentun’anni.
In un luogo storico della capitale francese, ogni estate, numerose attrazioni si installano per la gioia di grandi e piccini.
Inizialmente contestata dai parigini che non amavano l’idea di ospitare giostre e attrazioni ludiche nel cuore della ville lumière, la festa è oggi attesa con impazienza e trepidazione.
Dopo la Foire du Trône, la Fête des Tuileries è la seconda fiera parigina per estensione e Un’oasi di divertimento che in piena estate permette una pausa di svago ai turisti e ai parigini rimasti in città: zucchero filato e mele candite riportano indietro nel tempo, la ruota panoramica regala una vista mozzafiato sulla Senna e Parigi, gli autoscontri fanno la gioia dei più piccoli, crêpes, gelati e churros deliziano il palato dei più golosi.
Chi vuole vincere un enorme pelouche, potrà cimentarsi nel tiro alla carabina, nei calci di rigore, nella pesca miracolosa o nel biliardo giapponese.
Chi, invece, vuole praticare un’attività sportiva potrà scatenarsi nei salti al trampolino e nello scivolo acquatico.
Gli amanti delle sensazioni forti adoreranno l’attrazione 6G che ruota a più di 140 km/h e la famosa “boule”, una gabbia di forma sferica, attaccata adue grossi elastici, che proietta i suoi due occupanti verso il cielo.

Fête des Tuileries 2015
Da sabato 25 giugno a lunedi 22 agosto 2016
Jardin des Tuileries
Ingresso gratuito

Estate parigina

Estate parigina

L’estate tarda a farsi viva a Parigi.
Giugno è stato caratterizzato da nuvole, piogge improvvise e bruschi sbalzi di temperatura.
In questo periodo pseudo-estivo il parigino è obbligato a uscire di casa con l’ombrello in mano perchè non sa cosa cadrà dal cielo.
Dalle ultime notizie meteorologiche pervenute, il problema sembra derivare da un problema di installazione del programma estivo che non risulta disponibile in Francia. Errore 404!

Play Me I’m Yours torna a Parigi

Play me, I’m yours

Dal 18 giugno al 13 luglio 2016, i pianoforti di Play Me I’m yours tornano per la quinta volta nella ville lumière.
L’originale idea, creata nel 2008 dall’artista inglese Luke Jerram per avvicinare la gente alla musica, sbarca a Parigi per la sua quinta edizione.
Dopo essere stati decorati e personalizzati da vari artisti, i pianoforti saranno disseminati in luoghi storici e simbolici della capitale franceseper la gioia dei musicisti in cerca di visibilità che potranno esibirsi in concerti improvvisati e degli amanti della buona musica.
Le varie fasi dell’evento, che ha già fatto tappa in 45 città del mondo, possono essere consultate sul sito di Play me I’m Yours o sulla pagina Facebook dell’evento.

Il programma prevede:
Da sabato 18 a martedi 21 Giugno 2016 dalle 10h alle 20h
Personalizzazione dei pianoforti e inaugurazione dell’evento alla Grande Halle de la Villette  nell’ambito della Fête de la Musique:
– Personalizzazione dei pianoforti in diretta a opera di un gruppo di artisti plastici
– Concerti di debuttanti e professionisti
– Esposizioni e animazione

Dal 22 Giugno al 13 Luglio 2016
, tutti i giorni dalle 9h alle 22h
Pianoforti disponibili e accessibili dappertutto a Parigi

I saldi estivi a Parigi

I saldi estivi a Parigi

Gli attesissimi saldi estivi cominceranno mercoledi 22 giugno e dureranno fino al 2 agosto 2016.
Ogni anno l’inizio dei saldi rappresenta un evento atteso da migliaia di parigini posseduti dal demonio dello shopping e dai turisti venuti appositamente per svaligiare la capitale francese.
I luoghi che diventano maggiormente affollati durante questo periodo di sconti sono i centri commerciali, il boulevard Saint Michel, la rue de Rivoli e in generale tutte le zone più spiccatamente commerciali e tappezzate di negozi.
Disponete, dunque, di un pò più di un mese per scatenarvi in uno shopping sfrenato e acquistare quanto più possibile.
Buoni acquisti!

Tour de France 2016: c’est parti!

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La magia del Tour de France

La centotreesima edizione del Tour de France comincerà sabato 2 luglio dal Mont Saint Michel.
L’edizione 2016 prevede 3519 chilometri, 21 tappe  e varie salite destinate agli scalatori più abili.
Da un lato i bookmakers fanno i nomi di Contador, Froome e Quintana, dall’altro i francesi hanno già assegnato la maglia gialla al loro campioncino Thibault Pinot.
Noi italiani abbiamo ancora vivo il ricordo emozionante della vittoria di due anni fa di Vincenzo Nibali che ha dominato il Tour dall’inizio alla fine e ha trionfato il 27 luglio 2014 facendo sventolare la bandiera italiana.
Vincenzo è in forma e saprà regalarci un’altra grande prestazione anche quest’anno.
La Grande Boucle, così viene soprannominato il Tour in Francia, si concluderà domenica 24 luglio lungo l’avenue degli Champs Elysées di Parigi.

Ecco il calendario completo delle 21 tappe del del Tour de France 2016:

02 luglio: 1 tappa Mont Saint-Michel – Utah Beach 188km
03 luglio: 2 tappa Saint-Lô – Cherbourg-Octeville 182km
04 luglio: 3 tappa Granville – Angers 222km
05 luglio: 4 tappa Saumur – Limoges 232km
06 luglio: 5 tappa Limoges – Le Lioran 216km
07 luglio: 6 tappa Arpajon sur Cère – Montauban 187km
08 luglio: 7 tappa L’isle Jourdain – Lac de Payolle 162km
09 luglio: 8 tappa Pau – Bagnères de Luchon 183km
10 luglio: 9 tappa Val d’Aran – Andorre-Arcalis 184km
11 luglio: giornata di riposo in Andorra
12 luglio: 10 tappa Escaldes-Engordany – Revel 198km
13 luglio: 11 tappa Carcassonne – Montpellier 164km
14 luglio: 12 tappa Montpellier – Mont-Ventoux 185km
15 luglio: 13 tappa Bourg Saint-Andéol – La Caverne du Pont-d’Arc CLM 37km
16 luglio: 14 tappa Montélimar – Villars les Dombes 208km
17 luglio: 15 tappa Bourg en Bresse – Culoz 159km
18 luglio: 16 tappa Moirans en Montagne – Berne 206km
19 luglio: journée de repos en Suisse
20 luglio: 17 tappa : Berne – Finhaut-Emosson 184km
21 luglio: 18 tappa Sallanches -Megève CLM 17km
22 luglio: 19 tappa Albertville – Saint Gervais  146km
23 luglio: 20 tappa Megève – Morzine 146km
24 luglio: 21 tappa Chantilly – Paris 113km

Forza Vincenzo!

Terrore senza fine

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L’odio verso la Francia e l’Occidente

Un’altra tragedia si è consumata lunedì scorso alle porte di Parigi, un altro orribile delitto perpetrato dal terrorismo islamico nei confronti del mondo occidentale.
Una coppia di poliziotti è stata barbaramente uccisa mentre si trovava nella propria casa di Magnanville, un piccolo comune nelle Yvelines, davanti gli occhi innocenti del figlioletto di tre anni.
Poco dopo le otto di sera, il comandante Jean-Baptiste Solvaing rientra a casa dopo una giornata di lavoro.
Un individuo, nascosto dietro il cancello che da accesso al terreno dell’abitazione, si getta sul poliziotto e lo accoltella selvaggiamente.
La vittima tenta di fuggire gridando ai vicini di chiamare i soccorsi e mettersi in salvo ma, Larossi Abballa, il suo assalitore, torna su di lui e lo finisce sferrando una serie di coltellate fatali.
Dopo aver assassinato il comandante Solvaing, Abballa si rinchiude in casa e sequestra la moglie del poliziotto, Jessica Schneider, segretaria al commissariato di Mantes La Jolie, e il figlio della coppia.
Giunta sul posto, la brigata anti-criminalitá circonda la casa e inizia a negoziare con il sequestratore.

Larossi Abballa utilizza il dialogo con la polizia per rivendicare il suo gesto: si dichiara musulmano praticante, dice di far parte dell’ISIS, lo Stato Islamico, e aggiunge di avere agito in risposta all’appello lanciato dall’emiro Abou Bakr Al-Baghdadi che aveva invitato, durante il ramadan, a uccidere gli infedeli in casa loro, insieme alle loro famiglie.
Al termine delle rivendicazioni, il terrorista interrompe le comunicazioni con la polizia che decide di intervenire e penetrare nel domicilio: Abballa viene ucciso dalle forze speciali, Jessica Schneider viene ritrovasta sgozzata e il bambino, di soli tre anni, salvo ma in stato confusionale.
Prima di essere ucciso, il jihadista si era filmato e aveva diffuso un video su Facebook dove ribadisce le sue rivendicazioni minacciando di trasformare l’Euro 2016 in un cimitero per la Francia.
Come spesso accade in questi tragici eventi, l’assassino era ben conosciuto dai servizi di polizia: era già stato condannato per terrorismo per la partecipazione a una filiera jihadista afghano-pakistana, era schedato con la Fiche S che designa gli islamisti radicali e le sue conversazioni telefoniche erano sotto controllo.

La lunga scia di sangue, terrore e violenza continua a dilaniare una Francia oramai in ginocchio.
Dopo la strage di Charlie Hebdo del 7 gennaio dello scorso anno, i sanguinosi attentati del 13 novembre culminati con la carneficina del Bataclan, numerosi omicidi di stampo islamico, come l’assassinio di Aurélie Chatelain e di Hervé Cornara, la gente aspetta misure concrete dal governo per arrestare gli attacchi terroristici.
Quante altre vittime bisognerà attendere prima che lo Stato intervenga concretamente per annientare la piaga del terrorismo islamico? Quanto altro sangue innocente dovrà scorrere? Se l’attentatore era già schedato e conosciuto dai servizi anti-terrorsimo, perchè non è stato fermato in tempo?
Lo stato d’emergenza tutt’ora in vigore, dichiarato dal Presidente della Repubblica Hollande, conferisce maggiore potere d’azione alle forze dell’ordine ma, purtroppo, non rappresenta una soluzione alla minaccia islamica.
Bisogna intervenire con il pugno fermo nei luoghi dove si predica l’odio e si propaga l’islamismo radicale, condannare in maniera dura chi si macchia di crimini di stampo terroristico ed evitare episodi di recidivismo.

Il governo Hollande, dopo ogni tragedia recente, ha indetto marce, manifestazioni simboliche e momenti di raccoglimento per onorare e ricordare le vittime e ha invitato la popolazione a non amalgamare o etichettare l’intera comunità musulmana.
E’ giusto organizzare manifestazioni per riunire il popolo ed è comprensibile l’invito del governo a non fare di tutta l’erba un fascio per evitare derive razziste o xenofobe.
L’eccessiva tolleranza, però, può sfociare nell’indifferenza, il terreno ideale per l’anarchia e il caos: il governo deve prendere atto che una guerra è in corso e che la Francia è già da tempo nel mirino dei jihadisti.
Difendersi, in casa propria, è più che legittimo ma per farlo serve un governo capace di azioni concrete e di legiferare al fine di sradicare il terrorismo che prolifera indisturbato.
Se si continua a sottovalutare la minaccia che incombe sull’Europa, le profezie di Oriana Fallaci, che come una Cassandra inascoltata aveva previsto lo scenario odierno, diventeranno realtà.
La Fallaci che aveva parlato della fine dell’Europa e l’avvento dell’Eurabia fu processata in  Francia, nel 2002, con l’accusa di razzismo-religioso e xenofobia.
Eppure basterebbe rileggere i suoi libri, La Rabbia e l’Orgoglio (2001), La forza della ragione (2004) e Oriana Fallaci intervista se stessa (2004), alla luce degli eventi degli ultimi due anni per rendersi conto che le sue denunce, anche se scomode, crude e fastidiose, non erano poi cosi sbagliate.

Gay Pride 2016: la marcia dell’orgoglio

gay pride 2016 paris

La Gay Pride di Parigi

La marcia dell’orgoglio si chiamava inizialmente chiamata Gay Pride, poi Lesbian & Gay Pride, LGBT Pride  e alla fine ha preso il nome di Pride o marcia dell’orgoglio.
Si tratta di una manifestazione che promuove la libertà e l’uguaglianza per tutti gli orientamenti sessuali e identità di genere (etero, lesbiche, gay, bi, trans).
La marcia è caratterizzata da una coloratissima ed eterogenea sfilata di partecipanti che mostrano senza alcun complesso il loro gusto sessuale.
Questa manifestazione si svolge nella maggior parte delle città del mondo, tutti gli anni, durante i mesi di maggio e giugno, per ricordare gli scontri di Stonewall che avvenero nella Christopher Street a New York .
Il 28 giugno 1969, un gruppo di lesbiche, gay e transessuali si ribellarono contro le forze dell’ordine che avevano fatto irruzione allo Stonewall Inn, un bar gay di New York, e una dura lotta, durata ben tre giorni, si scatenò tra la polizia e gli omosessuali.
Da quel giorno, gli scontri di Stonewall vengono considerati come il punto di partenza delle rivendicazioni egualitarie degli omosessuali.

Brenda Howard, conosciuta come la “madre dell’orgoglio”, alla testa del gay liberation front e della gay activists alliance, organizzò una prima commemorazione di quegli eventi a un mese dagli scontri.
Marce commemorative si svolsero anche a San Francisco e Los Angeles.
Col passare degli anni, le marce si sono propagate in tutti i Paesi e sebbene ognuna presenti le sue peculiarità, si ritrova sempre la stessa organizzazione.
In testa al corteo si trovano i personaggi ufficiali: uomini politici della regione, gli organizzatori della manifestazione e le associazioni.
Dietro questa prima rappresentanza del corteo si dispongono la maggior parte dei manifestanti riuniti attorno a colorati carri-camion dotati di potenti sistemi d’amplificazione che diffondono in prevalenza musica elettronica e house music.

La prossima gay pride di Parigi avrà luogo sabato 25 giugno 2016.

Per informazioni:
www.gaypride.fr

Loi El Khomri: la protesta continua!

loi travail manif

Le proteste contro la Loi El Khomri

Il popolo francese si prepara per la grande manifestazione nazionale di domani, martedì 14 giugno, per protestare contro il progetto di legge El Khomri che vuole cambiare radicalmente la legge sul lavoro.
Il leader del sindacato CGT, Philippe Martinez, prevede una partecipazione massiccia a Parigi, dove il corteo di protesta partirà alle 13:00 da Place d’Italie in direzione degli Invalides.
L’estenuante braccio di ferro tra governo e sindacati è entrato in una pericolosa impasse che sta paralizzando il Paese: gli scioperi si susseguono, dai trasporti alla nettezza urbana, la tensione sale e le manifestazioni si moltiplicano.
L’amara pillola del Job Act, passata senza troppi problemi nell’Italia di Renzi, non viene digerita dai cugini francesi che rifiutano di accettare la precarizzazione del lavoro.
La legge El Khomri si ispira dichiaratamente al Job Act italiano che ha falciato, nel marzo 2015, l’articolo 18 che consentiva il reintegro dell’impiegato in caso di licenziamento abusivo, aumentando la flessibilità delle condizioni lavorative e la precarietà dei contratti.
A differenza degli italiani, i francesi non accettano la svalorizzazione dei diritti dei lavoratori e, in risposta al governo, protestano, manifestano e bloccano il sistema sociale per esprimere il proprio malcontento.

Il governo ha risposto con fermezza ai manifestanti indicando l’intenzione di non ritirare o modificare la legge El-Khomri e di farla passare, in modo forzato, utilizzando il dispositivo 49-3.
L’articolo 49-3 della Costituzione, l’arma fatale del governo, permette al Primo Ministro di approvare un progetto di legge sotto la propria responsabilità.
Il disegno di legge viene considerato adottato a meno che una mozione di censura, presentata nelle 24 ore seguenti, venga votata dall’Assemblea Nazionale.
Questa impopolare decisione, che ha bloccato il dialogo sociale, ha gettato nuova benzina sul fuoco determinando l’inasprimento delle tensioni sociali e il moltiplicarsi degli scioperi delle mobilitazioni di massa.
La rabbia della gente è palpabile come ha dimostrato l’arrivo concitato del Ministro dell’Economia, la settimana scorsa, alla posta di Montreuil, dove si era recato per celebrare un francobollo commemorativo dell’ottantesimo anniversario del Fronte Popolare.
Emmanuel Macron è stato accolto da slogan ostili, urla, fischi e lanci di uova da un gruppo di sindacalisti della CGT ed esponenti del PCF, oppositori della legge El Khomri.

Perché il governo non vuole assolutamente fare marcia-indietro davanti alle manifestazioni e alle rivendicazioni del popolo?
Per quale motivo Valls e Hollande rifiutano ogni forma di dialogo con gli antagonisti sociali e, di fronte a un Paese indebolito dagli scioperi e dalle tensioni, continuano verso una direzione suicidaria?
Come mai un governo di sinistra assume questa attitudine autoritaria nei confronti della gente che lo ha votato?
La riforma del lavoro francese, come il Job Act italiano, non è altro che l’applicazione della volontà della Commissione Europea di imporre ai suoi membri misure di austerità e riforme coercitive: il governo francese chiede al suo popolo di versare quelle famose lacrime e sangue che il ministro Fornero, versando patetiche lacrime di coccodrillo, chiese a noi italiani durante il governo-fantoccio Monti.
I governi si vedono depauperati e svuotati della loro sovranità nazionale che viene rimpiazzata da poteri superiori e da bieche logiche capitalistiche.
Le politiche nazionali vengono progressivamente sostituite dai dictat dettati dalle istituzioni europee e dalla globalizzazione finanziaria che avanza come una macchina da guerra.
Solo il popolo unito, dotato d’una solida coscienza di classe e guidato dalla volontà di resistere e salvaguardare la propria identità e i propri diritti, può arrestare questa pericolosa avanzata.
L’opposizione dell’Italia si è rivelata molto debole e le riforme piovute dall’alto sono state adottate: il Job Act è passato, l’articolo 18 scomparso e i diritti dei lavoratori calpestati e umiliati.
Il popolo francese si mostra più coeso, solidale, unito e battagliero.
Riuscirà a resistere?