Sei stagionale? Non esisti!

desperate man crying under rain

Crisi senza fine

Tantissimi lavoratori stagionali del settore turismo hanno ricevuto una doccia fredda dal governo e dall’INPS che, venerdì scorso, in tarda serata, ha respinto in massa le tante richieste di bonus COVID-19 ancora non espletate.
Dopo avere sperato a lungo, appesi all’enigmatica dicitura “in attesa di esito”, abbiamo appreso con sconforto, connettendoci al profilo INPS, che le nostre pratiche erano state rigettate: una snervante attesa di più di quaranta giorni terminata nel peggiore dei modi!
Non credevo ai miei occhi quando ho letto le motivazioni del respingimento della domanda: “La Sua domanda non può essere accolta poiché Lei non risulta essere un lavoratore stagionale nei settori produttivi del turismo e degli stabilimenti termali”.
Avrei preferito apprendere che l’organismo previdenziale avesse finito i soldi piuttosto che vedere la mia dignità di lavoratore calpestata nel peggiore dei modi.
E naturalmente la decisione è finale e insindacabile, l’unico modo per contestare il verdetto dell’INPS è “proporre un’azione giudiziaria da notificare alla sede territorialmente competente”.
Come se non bastasse, il recente Decreto Rilancio stabilisce che chi non ha percepito il primo bonus di Marzo non avrà diritto ai successivi relativi ai mesi di Aprile e Maggio.

Lavoro, da diversi anni, in una struttura alberghiera e credo di avere il sacrosanto diritto di beneficiare dell’indennità.
Ho scoperto, mio malgrado, di essere invisibile.
La mia dignità di lavoratore è stata cancellata con un rapido colpo di spugna da parte di un cieco burocrate che si è attenuto a codici ATECO, diciture UNIEMENS e altri acronimi astrusi.
Mosso dalla delusione e gonfio di rabbia per il torto subito, ho navigato nel web in cerca di informazioni e ho scoperto che non sono da solo ma esistono decine di migliaia di lavoratori nella mia stessa situazione.
Ritengo indegno respingere il bonus da 600€ a così tanti lavoratori (e alle relative famiglie) sulla base di subdoli cavilli burocratici e pseudoclausole nascoste nei decreti.
Con quale coraggio si può negare la stagionalità a un addetto alla reception, un cuoco, un’addetta alle pulizie delle camere, un bagnino, un barista o un manutentore che da Aprile a Ottobre, ogni anno, per sette mesi, si impegna duramente per far funzionare i villaggi turistici e le strutture alberghiere del nostro Paese e garantire il divertimento e il benessere dei turisti?
Per l’INPS e il governo forse non siamo stagionali ma di fatto siamo noi che garantiamo il funzionamento dell’indotto turistico, un settore che rappresenta il 13% del PIL nazionale.

Il malumore e il malcontento degli stagionali sono arrivati fino agli esponenti del governo e alcuni di loro hanno anche reagito.
Il Ministro del Lavoro, Nunzia Catalfo, ha dichiarato di essere al corrente dell’esclusione dal bonus di tanti stagionali, dovuto a Suo dire da un’errata registrazione dei contratti, e di essere in contatto con i consulenti del lavoro e l’INPS per risolvere la vicenda.
La sottosegretaria del Ministero dello Sviluppo Economico, Alessandra Todde, ha manifestato pubblicamente la sua solidarietà verso i lavoratori esclusi e la volontà di dirimere il prima possibile questa ingarbugliata questione.
Voci dell’ultim’ora parlano della possibilità di un eventuale riesame per tutti quei lavoratori stagionali, con i requisiti in regola, a cui è stata negata l’erogazione del bonus.
L’impressione è che il governo stia cercando di mettere una pezza a una situazione incresciosa che ha gettato nella disperazione migliaia di famiglie italiane.

Ormai è tardi, cari governanti. Il danno è fatto! La nostra dignità è stata oltraggiata e offesa.
Per lucida scelta o sconsiderata negligenza da parte di chi ha stilato il decreto, ci avete considerato non meritevoli del vostro aiuto e scelto come vittime sacrificali su cui risparmiare.
Con la NASPI da poco terminata e la prospettiva di una stagione senza lavoro a causa del coronavirus, attendevamo un vostro concreto sostegno, un gesto di speranza e un sussidio per andare avanti. Abbiamo ricevuto solo false promesse e montagne di vomitevole burocrazia cominciata con il sito dell’INPS in tilt e terminato con il rifiuto del bonus a migliaia di stagionali per fantomatici cavilli burocratici.
Sapete come ci sentiamo? Disillusi, abbandonati, delusi, dimenticati, offesi, presi in giro e non considerati.
Era meglio non farle le belle promesse se non siete in grado di mantenerle!
In questo modo perdete di credibilità e fomentate la rabbia sociale che potrebbe propagarsi più velocemente di qualsiasi altro virus.

La Sicilia si Lega

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Musumeci e Salvini

Il presidente Musumeci ha deciso che è giunto il momento fatidico di fare entrare la Lega nella giunta regionale della Sicilia.
Non si tratta, ahimé, di una fake news o di una barzelletta e nemmeno di una notizia tratta dal sito satirico lercio.it.
Purtroppo per la Sicilia, è ciò che sta succedendo in queste ore: Salvini è riuscito nel suo intento di colonizzare la Terronia e di piantare il suo immondo vessillo verde.
Al capitano è bastato smettere di cantare cori razzisti, togliere la T-shirt con su scritto “Padania is not Italy” ed indossarne una con il simbolo della Trinacria, per ammaliare i tanti siciliani che lo hanno sostenuto e supportato nelle ultime tornate elettorali.
Bravi, cari conterranei! Avete avuto ciò che volevate e che forse ci meritiamo.

Dovremmo, quindi, credere che la Lega sia diventata un nuovo partito, redento, dotato di una nuova verginità e non lo stesso che per anni ci ha definito parassiti, sporchi, analfabeti, inferiori e fannulloni?
Come dimenticare la marea di insulti che Bossi, Borghezio, Salvini, Calderoli, Zaia e i loro amici padani hanno riversato sulla Sicilia e sull’intero Sud considerato un fardello inutile per il resto del Paese?
In che modo potremmo accogliere con entusiasmo i seguaci di Alberto da Giussano dopo che, per più di vent’anni, hanno infangato il nome dei meridionali?
Verranno con l’ampolla piena di acqua del Pò per purificarci tutti?
No, grazie! La Sicilia non si Lega e non si legherà mai a un partito intriso di razzismo, odio e xenofobia.

Emblematica è, poi, la poltrona scelta ovvero l’assessorato ai Beni culturali e dell’identità siciliana.
Sembra un ossimoro elevato all’ennesima potenza, un leghista dovrà portare avanti iniziative finalizzate a promuovere la cultura e il dialetto, le tradizioni popolari e il patrimonio artistico siciliano.
L’assessorato occupato in precedenza dall’archeologo Sebastiano Tusa, prematuramente scomparso nel disastro aereo in Etiopia dello scorso anno, finirà nelle mani degli uomini del Carroccio che avevano supportato alle elezioni regionali la candidatura di Musumeci.
A prescindere dal nome che verrà designato, la scelta del partito verde, che ha da sempre insultato la nostra isola, suona come una beffa alla popolazione.
In un momento delicato in cui la Sicilia attende certezze dalla Regione soprattutto per rilanciare il settore del turismo flagellato dalle restrizioni per il Covid-19, questa nomina nefasta è la peggiore risposta che potesse arrivare.
Quali saranno le prossime mosse per valorizzare la nostra bella regione?  Potremmo assegnare l’assessorato all’economia alla banda Bassotti, le attività produttive a Homer Simpson e per finire l’assessorato all’istruzione a Lucignolo.

Harry’s bar: and the winner is…

harry's bar - paris - straw vote

Harry’s bar

Oltre a essere il più antico pub americano della ville lumière, l’Harry’s bar è stato il luogo prediletto da varie star e celebrità: Ernest Hemingway, Jean-Paul Sartre, Antoine Blondin, Bill Tilden, Jacques Prévert, Coco Chanel, Jack Dempsey, Rita Hayworth, Scott e Zelda Fitzgerald, Humphrey Bogart e tanti altri.
Fondato nel 1860, questo luogo leggendario è diventato famoso per il cosiddetto Straw vote, una votazione realizzata in anticipo rispetto a quella ufficiale degli USA per conoscere il nome del nuovo Presidente degli Stati Uniti.

Dal 1924, data in cui lo Straw vote fu indetto per la prima volta all’Harry’s bar, solo due errori sono stati registrati sul pronostico dell’elezione del Presidente: nel 1976 quando i risultati del sondaggio parigino designarono Ford come grande vincitore ma fu Carter che entrò alla Casa Bianca e nel 2004 quando Bush fu eletto per un secondo mandato ribaltando le proiezioni che davano Kerry come vincitore.
Il locale, situato nell’animato quartiere Opéra, può essere considerato un piccolo istituto di sondaggi, un termometro che rivela le intenzioni di voto del popolo americano.
Ogni quattro anni, in occasione delle elezioni presidenziali, grande è il fermento che investe l’Harry’s bar.
A partire da un mese prima la data fatidica, ogni persona detentrice di un passaporto americano può esprimere la propria preferenza di voto inserendo una scheda fittizia nell’urna posta all’ingresso del bar.
Ogni settimana viene eseguto uno spoglio delle schede e il risultato viene affisso su una tabella.

Il prossimo 8 novembre, l’Harry’s bar si prepara a una lunga notte nell’attesa di conoscere il nome del quarantacinquesimo Presidente degli Stati Uniti d’America.
Hillary Clinton o Donald Trump, chi vincerà ?

Harry’s Bar
5 Rue Daunou
75002 Paris

Torna l’ora solare

Torna l'ora solare

Torna l’ora solare

Il passaggio dall’ora solare (in Francia chiamata heure d’hiver) avverrà la notte tra sabato 29 e domenica 30 ottobre 2016.
Alle 3h del mattino bisognerà togliere 60 minuti all’ora legale.
Saranno quindi le 2h del mattino.
La conseguenza di questo spostamento è duplice: si potrà dormire un’ora in più la notte del cambiamento orario e la sera scenderà prima.
Tutti i Paesi dell’Unione Europea sono interessati da questo cambiamento che ha come scopo il risparmio energetico: l’ora legale permette di beneficiare più a lungo della luce solare, di sera, quando le temperature aumentano e di limitare l’uso della luce artificiale.

Bunyadi: nudi a tavola

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Il Bunyadi

E’ stata annunciata l’apertura imminente a Parigi del Bunyadi, un ristorante che propone un concetto unico: si mangia nudi!
Aperto a Londra la scorsa primavera, il Bunyadi ha riscosso un inatteso successo presso la clientela londinese e si propone adesso di attirare la curiosità dei parigini.
Inedito e ambizioso, il ristorante  promette un’esperienza liberatoria e unica, un esperimento sociale che abbina il naturismo a una cucina naturale e semplice.
Seb Lyall, creatore di questa originale idea, ha informato la stampa della prossima apertura del Bunyadi stuzzicando l’interesse di centinaia di parigini alla ricerca di esperienze insolite.
L’atmosfera è intima e selvaggia: canne di bambou, decine di cadele che creano una luce soffusa e piante tropicali.
All’ingresso del locale, si depositano gli effetti personali, il cellulare e i vestiti per indossare una leggera tunica che si può togliere durante il pasto.
L’indirizzo del locale sarà svelato prossimamente sulla pagina Facebook del Bunyadi.

C’era una volta la prima classe

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Vagoni rossi di prima classe

Forse non tutti sanno che, un tempo non molto lontano, la metro di Parigi era suddivisa in vagoni di prima e seconda classe.
Oggi la metropolitana parigina rappresenta una sorta di livella che azzera le differenze sociali e mescola insieme i vari ceti: poveri e ricchi, uomini d’affari e proletari, borghesi e barboni si ritrovano a condividere lo stesso spazio.
Sembra difficile immaginare che fino al 1 agosto del 1991 esistevano vagoni di prima classe, di colore giallo o  rosso, dedicati ai più abbienti e vagoni verdi e grigi riservati alla gleba.
Il prezzo del biglietto era di 25 centesimi per la prima e 15 centesimi per la seconda classe.
La metro parigina è stata la sola al mondo ad applicare questa forma di distinzione delle classi e gli oppositori hanno dovuto protestare a lungo prima che venisse soppressa.
Alla fine la lotta di classe ha portato i suoi frutti tra i vagoni della RATP che ha deciso di abolire la prima classe perché non molto frequentata e richiedeva importanti costi di manutenzione e l’impiego di numerosi controllori.

La Traversée de Paris

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La Traversée de Paris

Domenica 31 luglio 2016, le vie di Parigi saranno attraversate da un’allegra sfilata di auto, moto e autobus d’epoca per la gioia degli appassionati delle quattro ruote e dei nostalgici.
La Traversée de Paris è uno degli eventi maggiormente attesi dagli amanti delle belle auto: uno spettacolo inedito e originale che partirà dal Castello di Vincennes, passerà per Place de la Bastille, Place de la République, la Basilica del Sacro Cuore, Place de la Concorde, Place Charles de Gaulle – Etoile per infine ritornare al Castello di Vincennes.

La Traversée, organizzata dall’associazione Vincennes en Anciennes, riunirà 700 vetture antiche che percorreranno 28 chilometri davanti gli occhi estasiati dei parigini.
I passanti potranno fotografare le auto d’epoca e salire a bordo di stupendi autobus antichi per ammirare la sfilata da una postazione privilegiata.

La Traversée de Paris
Domenica 31 luglio 2016
Partenza alle 8h dal Castello di Vincennes

Marrobbio: le vostre vacanze in Sicilia

Il villaggio Marrobbio: le vostre vacanze in Sicilia

L’estate si avvicina e non avete ancora deciso dove trascorrere le vacanze? Siete in cerca di sole, mare, relax e tanto divertimento?
Il villaggio Marrobbio è quello che fa per voi.
Il villaggio vacanze Marrobbio vi accoglie nella sua oasi di sole e relax situata a pochi passi dalle bellissime spiagge di Mazara del Vallo.
Lo staff ospitale e accogliente vi guiderà alla scoperta delle mobil home, della piscina e di tutti i servizi che allieteranno il vostro soggiorno in Sicilia.
Realizzato su un terreno pianeggiante, immerso in una piantagione di ulivi, il camping vi permetterà di trascorrere giornate spensierate e di ripartire con una collezione di ricordi indimenticabili.
Alloggiando in una comoda casetta attrezzata che può ospitare fino a 4 persone, avrete la possibilità di scoprire le bellezze nascoste della Sicilia.
Spiagge di sabbia fina (San Vito, Tonnarella) e di roccia (Quarara), acque cristalline, deliziose pietanze e paesaggi incantevoli contribuiranno a rendere la vostra vacanza unica.
La splendida costa di Mazara vi offre la possibilità di praticare numerosi sport acquatici dal wind-surf al kite o ancora le immersioni sottomarine.
Gli amanti della natura potranno godersi le bellezze mozzafiato della riserva dei Gorghi Tondi, protetta dal WWF.
Potrete raggiungere le splendide spiagge di Mazara e le sue bellezze naturali noleggiando una comoda bicicletta.
Gli amanti delle escursioni avranno l’imbarazzo della scelta per scoprire le città e le isole limitrofe.

Il termine “marrobbio” designa un rapido e inaspettato cambiamento del livello delle acque.
Il fiume Mazaro è particolarmente interessato da questo fenomeno che si verifica soprattutto in primavera e in autunno.
Le ragioni scientifiche che determinano questo repentino fenomeno sono ancora sconosciute (tra le varie ipotesi ci sono i bruschi cambiamenti climatici nel Mediterraneo, gli sbalzi atmosferici o ancora la confluenza di diverse correnti marine).
Il fiume impazzisce per qualche minuto e l’acqua risale la corrente determinando l’immediato innalzamento del livello del fiume.
Gli arabi soprannominarono il Mazaro “il fiume posseduto” proprio in virtù di questo particolarissimo fenomeno che lo interessa sporadicamente.
Il villaggio vacanze nasce dall’iniziativa di un gruppo di giovani che, come il marrobbio, ha deciso di andare controcorrente e di puntare tutto sul rispetto e sul soddisfacimento delle necessità del turista.
Il Marrobbio si pone come obiettivo prioritario il sorriso e la serenità dei visitatori.
L’équipe conosce perfettamente il territorio mazarese e siciliano e saprà rispondere esaurientemente alle vostre domande e alla vostra sete di curiosità.
Escursioni sapientemente studiate per scoprire i sapori e i colori della nostra bella isola, vi permetteranno di spingervi oltre i confini di Mazara del Vallo e di esplorarne i suoi dintorni.
Lo staff del villaggio comprende personale bilingue, inglese e francese, per comunicare con la clientela proveniente da tutto il mondo.

www.marrobbio.com

La Fête des Tuileries torna a Parigi

La fête des Tuileries

La fête des Tuileries

La Fête des Tuileries ritorna a Parigi dal 25 giugno al 22 agosto 2016 per festeggiare i suoi trentun’anni.
In un luogo storico della capitale francese, ogni estate, numerose attrazioni si installano per la gioia di grandi e piccini.
Inizialmente contestata dai parigini che non amavano l’idea di ospitare giostre e attrazioni ludiche nel cuore della ville lumière, la festa è oggi attesa con impazienza e trepidazione.
Dopo la Foire du Trône, la Fête des Tuileries è la seconda fiera parigina per estensione e Un’oasi di divertimento che in piena estate permette una pausa di svago ai turisti e ai parigini rimasti in città: zucchero filato e mele candite riportano indietro nel tempo, la ruota panoramica regala una vista mozzafiato sulla Senna e Parigi, gli autoscontri fanno la gioia dei più piccoli, crêpes, gelati e churros deliziano il palato dei più golosi.
Chi vuole vincere un enorme pelouche, potrà cimentarsi nel tiro alla carabina, nei calci di rigore, nella pesca miracolosa o nel biliardo giapponese.
Chi, invece, vuole praticare un’attività sportiva potrà scatenarsi nei salti al trampolino e nello scivolo acquatico.
Gli amanti delle sensazioni forti adoreranno l’attrazione 6G che ruota a più di 140 km/h e la famosa “boule”, una gabbia di forma sferica, attaccata adue grossi elastici, che proietta i suoi due occupanti verso il cielo.

Fête des Tuileries 2015
Da sabato 25 giugno a lunedi 22 agosto 2016
Jardin des Tuileries
Ingresso gratuito

Estate parigina

Estate parigina

L’estate tarda a farsi viva a Parigi.
Giugno è stato caratterizzato da nuvole, piogge improvvise e bruschi sbalzi di temperatura.
In questo periodo pseudo-estivo il parigino è obbligato a uscire di casa con l’ombrello in mano perchè non sa cosa cadrà dal cielo.
Dalle ultime notizie meteorologiche pervenute, il problema sembra derivare da un problema di installazione del programma estivo che non risulta disponibile in Francia. Errore 404!