L’idea di creare un blog italo-parigino nasce come logica conseguenza della realizzazione di www.italianiaparigi.com, il sito-guida che ho ideato e messo in rete un po’ di tempo fa, al fine di fornire informazioni utili a tutti coloro i quali, come me, amano Parigi.
Ho sentito il bisogno di affiancare un blog al sito per permettere a Voi utenti un maggiore livello di interazione (conoscere il vostro feedback, sapere cosa ne pensate degli articoli o del sito, proporre nuove idee, etc. etc.) e per creare una valvola di sfogo che mi permetta, grazie alla scrittura e alla sua funzione terapeutica, di dare sollievo alla mia anima senza pace, come quella di ogni siciliano lontano dalla Sicilia.
Ma se stai così male lontano dalla Sicilia, perché non ci torni? ….direte voi.
La domanda è semplice, quasi banale. Purtroppo la risposta non è altrettanto facile.
Non avrei mai pensato, da piccolo, di dover un giorno allontanarmi da Cinisi, il paese in provincia di Palermo in cui sono nato e cresciuto.
In quel paesino incastonato tra il mare e le montagne ho trascorso una parte indimenticabile della mia vita grazie a gente splendida e genuina, generosa e vera, circondato da paesaggi e colori che mai più potranno abbandonare il mio spirito e che ancora oggi lo alimentano.
Tuttavia crescendo mi sono sentito fuori posto in Sicilia.
Quell’universo idilliaco che avevo conosciuto fino a quel momento, era diventato un posto che mi stava stretto, che mi limitava e che mi soffocava.
Mi piace definire la Sicilia come un’ isola a numero chiuso, come se fosse un’università che richiede un esame preliminare ai suoi futuri studenti, un test selettivo per scegliere chi può frequentarla e chi, invece, non è idoneo.
Il problema odioso e paradossale è che la selezione effettuata dalla Sicilia, isola a numero chiuso, avviene sulla base di criteri che sfuggono a ogni sorta di razionalità e quindi é meglio non sforzarsi di capire: se provieni da una famiglia benestante o facente parte del viscido carrozzone clientelare o dell’ancora più rognosa congregazione mafiosa avrai un avvenire luccicante e in discesa, avrai diritto ai migliori studi e alla fine il tuo paparino (parlando con un suo caro amico che ti darà un politicamente corretto calcio nel sedere ) si occuperà di “impostarti”, magari alla Regione, o in qualunque altro posto in cui il tuo compito principale sarà quello di mantenere costante la temperatura della sedia; se, invece, non fai parte di quel numero chiuso…impara a lottare!
Se fai parte della classe medio-bassa della popolazione sicula, la tua vita sarà una lotta continua contro tutto e tutti e soprattutto contro te stesso per cercare di salvaguardare e proteggere l’unica cosà che ti permetterà di tornare a casa la sera e guardarti allo specchio: la tua dignità.
Non è facile trovate un lavoro in Sicilia senza avere una raccomandazione, non è facile riuscire ad avere una posizione grazie alle proprie competenze e ai propri meriti, non é facile viverci senza mai compromettersi.
Se non vuoi comprometterti non hai molte soluzioni: o la fuga o la lotta!
C’è chi dice che per risolvere i problemi ancestrali della Sicilia bisognerebbe metterla sott’acqua per un po’ di tempo per poi farla riemergere…
Io, almeno per adesso, ho scelto di fuggire. Non sono rimasto in Sicilia e spesso me ne voglio per questo perché penso che sarei dovuto restare con la mia gente, avrei dovuto lottare con loro, soffrire con loro, unire il loro grido al mio, cercare insieme di placare la nostra sete di giustizia e dignità.
Ho preso la decisione, sofferta e difficile, di abbandonare a tempo indeterminato la mia odiata/amata isola: ho scelto di tagliare il cordone ombelicale con la mia terra natale di cui ogni giorno sento il richiamo, ma ancora non sapevo che la lontananza dallaSicilia avrebbe rafforzato quel legame indissolubile che lega ciascuno di noi alle sue radici.
In Sicilia non mi sentivo più me stesso, non ho saputo trovare il mio posto o forse non l’ho mai avuto, aspettavo qualcuno o qualcosa che mi rapisse e che sradicasse il mio essere per spazzarlo via lontano da tutto e tutti, aspettavo una tempesta che mi avrebbe cambiato per sempre e che mi avrebbe aperto nuove prospettive.
Quella tempesta si chiamava Parigi.
Parigi ha saputo carpire la mia immaginazione offrendomi tutto ciò che più desideravo: una città multietnica in cui ogni giorno l’anima è invasa da cultura, emozioni, libertà e poesia.
Il prezzo da pagare è stato altissimo poiché ho dovuto rinunciare ai miei affetti più cari e alla mia sicilianità che comunque mi porto dietro con fierezza e orgoglio.
Tuttavia dopo più di cinque anni di vita parigina posso confermarvi che ne è valsa la pena.
Questo blog è dichiaratamente siculo-parigino o italo-parigino ed è dedicato a chi ama Parigi, a chi ci abita e a chi l’ha soltanto conosciuta di sfuggita, a chi sogna di venirci e a chi vorrebbe tornarci, a chi non ne può fare a meno e a chi, almeno una volta nella vita, ha avuto un pizzico di nostalgia.
Never give up!
Gaspare Impastato
Benvenuti!!!
Non so neanche come son finita su questo blog (misteri della navigazione su Internet) ma l’idea che hai avuto mi piace tanto!
Passerò spesso da qui e spero di trovarci notizie interessanti!
ps. posso dirti che condivido ogni parola che hai scritto qui?
Salut…
Una compatriota palermitana che spera di approdare in quel di Paris prestissimo!
(sto progettando una fuga meditativa/ristorante per l’estate come au pair)
Valentina XXX
https://m.youtube.com/watch?v=ofQBM76cZsk&feature=autoshare
ristorante da toto e peppino 759011 4 rue alexandre dumas paris scendere a rue des boullet metro linea 9 non ritenetevi italiani se non siete passati almeno una volta a vaccinai o a batterzarvi a parigi come italiani di parigi gustando la nostra pizza con limoncello offerto se venite per il battesimo bo bref grazie sicilia per averci regalato ciccio e franco alla prossima
Salve sono una siciliana appena trasferita a parigi con il mio ragazzo e cerco lavoro sono una parrucchiera ma cerco qualsiasi lavoro perchè ancora con la lingua non vado tanto bene spero di trovarne uno al piu presto sono vicina a parigi fatemi saperee ciao .. elvira
PS. il blog e davvero utile bravo buona idea
Buongiorno Elvira,la franchise shampoo expert recluta per un nuovo salone à montparnasse 0622254971speroo possa aiutarti! Buona permanenza nella città del mio cuore! 🙂
Caro Gaspare,
é solo da pochissimo che non so come sono approdata sul tuo fantastico blog,anzi potrei immaginarlo…sono una romana strainnamorata di Parigi da sempre e quindi sempre sintonizzata su Internet per vivere in diretta anche attraverso collegamento web cam la mia amatissima Parigi.
Con gli anni sono anche riuscita a trovarmi un piccolo rifugio nel Marais e proprio per i motivi che tu tanto hai ben definito nel tuo fuggire dalla tua amata Sicilia,io ho fatto in modo che mia figlia iniziasse fin da piccolissima a frequentare una scuola francese.
Ho voluto che imparasse a vivere con due culture non troppo dissimili l’una dall’altra anzi due culture che nel nostro caso penso possano essere considerate le più ricche di storia in Europa.
Ho vissuto per parecchi mesi a Parigi a fasi alterne,vado spesso e posso garantire che tutto quello che racconti è oltre che spessissimo molto divertente ,anche verissimo!
Amo i francesi la loro politesse,la loro organizzazione,ma anche i loro difetti mi fanno spesso sorridere.
Ovviamente anche loro hanno le loro beghe,ma sicuramente il loro senso di meritocrazia fortemente democratico da noi è qualcosa di assolutamente sconosciuto alla maggior parte degli italiani.
Ti abbraccio e ti ringrazio di tenermi compagnia con i tuoi bellissimi racconti,intanto un augurio speciale di un Felice anno nuovo da Roma !
Ciao Paola,
Sono davvero contento che il mio blog ti sia piaciuto. L’idea che mi ha spinto a crearlo e’ stata proprio la voglia di condividere le mie esperienze in questa magica citta’ con altre persone appassionate di cultura francese…magari riuscendo anche a farle sorridere un poco.
Grazie veramente per il tuo commento! Rileggendo le tue parole mi sono reso conto che i miei articoletti hanno una certa utilita’ per altre persone che, come te, amano Parigi e la Francia e si rispecchiano nei miei racconti e nelle mie storie.
Ho sempre scritto per avere una valvola di sfogo e per dare una forma alle mie emozioni di italiano a Parigi; adesso mi rendo conto che un piccolo gruppo di lettori si va affezionando al blog e questo mi motiva tantissimo ad arricchirlo e renderlo ancora piu’ interessante.
Cerchero’ di pubblicare sempre contenuti interessanti e curiosi per soddisfare chi, come te, ama questa citta’.
Buon 2011 anche a te.
Gaspare
se questo blog non si paga, t’invio particolari delle mie avventure a Parigi 2010, città splendida…difficile da dimenticare. gradita risposta prima di iscrizione grazie.
Ciao Barbara,
Volevo solo dirti che il blog non ha alcuno scopo di lucro e, quindi, non e’ a pagamento.
Ho creato questo blog per condividere con altra gente, appassionata di Parigi, le mie esperienze e il mio amore per questa citta’.
I tuoi commenti e le tue storie saranno le benvenute.
Grazie ancora per il tuo messaggio.
A presto
Gaspare
Anch’io sono finito sul tuo blog ,quasi per caso mentre ero alla ricerca di come e cosa fare per trovare lavoro in francia ,quando ho letto che sei nato e cresciuto a Cinisi il mio pensiero è andato subito a Peppino Impastato e alla sua triste storia, adesso sono quasi sicuro che siete parenti. Caro Gaspare non racconti niente di nuovo e solo un siciliano come te può capire più di ogni altro di cosa parli.Sono più di dieci anni che vado e torno da Parigi senza avere mai il
coraggio di recidere quel cordone ombelicale di cui parli. (ma questa è una vecchia storia vedi anche a tal proposito l’ideale dell’ostrica e delle formiche di Verga)Adesso il coraggio l’ho trovato, doveva nascere mia figlia per convincermi che in Sicilia non cambierà mai niente, solo perchè il vero problema della sicilia sono i siciliani che purtroppo ci saranno sempre. Stò per trasferirmi a Parigi con tutta la famiglia e volevo intanto ringraziarti per tutte le informazioni che dai e che darai sul tuo blog.
Ciao Patrick,
Il tuo messaggio dal sapore dolce-amaro mi ha fatto molto riflettere.
Le emozioni che stai provando in questo momento le ho già vissute parecchi anni fa.
Le tue parole rappresentano per me un flashback che mi riporta all’epoca in cui la Sicilia mi stava stretta e la voglia di andare via era diventata incontrollabile. Adesso che me ne sono andato la mia isola mi manca terribilmente….
In ogni caso penso che la tua scelta sia nata da una lunga riflessione e sono sicuro che qui a Parigi ti adatterai rapidamente.
Se vuoi, contattami quando sei qui che ci beviamo un caffé insieme.
A presto
G.
Ciao Gaspare, sono una siciliana di Messina, e mi piace il tuo blog. Ci sono capitata per caso cercando notizie su Lakis e le spiagge di Phuket, e ho trovato un compaesano (mio marito e’ di Palermo e mio cognato si chiama Gaspare!).
Ti seguiro’. Ciao
Ciao Anna!
Sono contento di avere una nuova lettrice siciliana.
Sei gia stata in Thailandia o ci andrai prossimamente?
Se cercavi informazioni su Lakis, vai tranquilla…garantisco io per lui! E’ un’ottima guida ed e’ un ragazzo d’oro. Siamo diventati amici e adesso ci sentiamo spesso via email/telefono.
Ti fara’ scoprire la magia dei templi di Bangkok e ti svelera’ i segreti di questa incredibile megalopoli.
Per quanto riguarda Phuket ti consiglio soltanto di evitare Patong. E’ una spiaggia incasinatissima e non ti rilasseresti per niente.
Noi avevamo scelto la spiaggia di Surin che si e’ rivelata molto tranquilla e riservata.
Ci sono tantissime spiaggette a Phuket ed ognuna ha una sua identita’ ben definita…hai l’imbarazzo della scelta!
P.S: Non dimenticare di assaggiare il mango…e’ buonissimo!!!
Un abbraccio da Paris
Gaspare
Ciao Gaspare,
sei una potenza!
calabrese di origine e parigina di adozione, il tuo post, potrei averlo scritto io, mi ritrovo in ogni tua frase…
il tuo sito, interessantissimo, fa ormai parte della mia pagina (d’accueil) Exalead, e lo apro quasi ogni giorno..
grazie!
se ti va, contattami per scambiare idee.. e nostalgia..
Fabiola
Grazie Fabiola ,
Sei troppo gentile. Sono contento che trovi il blog interessante.
Spero di riuscire a pubblicare altri contenuti capaci di attirare la tua attenzione e la tua stima.
P.S: Non sono riuscito a trovare la pagina di cui parli. Volevo dare un’occhiata per curiosita’.
Un saluto
Gaspare
Navigavo in cerca di un appartamento per mio fratello che studia a parigi e sono finita qui sul tuo blog…leggendo qua e là mi è venuta un pò di curiosità e quindi dopo aver cliccato su “chi sono”….apprendo che siamo coetanei, siamo entrambi di palermo e ci accomunano le stesse parole che tu scrivi qui sul tuo blog e io penso e comunico di continuo…quindi, felice di averti letto e complimenti per la tua idea, per questo spazio.
Ciao
Alessandra S.
Ciao Alessandra!
Grazie per i tuoi complimenti, sono davvero felice che il blog ti sia piaciuto.
Effettivamente le cose che abbiamo in comune sono tante.
Dai un abbraccio a Palermo e alla nostra bella Sicilia da parte mia.
Gaspare
Anch’io sono capitata per caso sul tuo blog e me ne sto già innamorando. Leggendo questo post mi sono immedesimata moltissimo nella tua posizione e nei tuoi sentimenti. Ho vissuto la stessa cosa andandomene dalla mia amata San Severo per trasferirmi a Milano ed evitare così di soffocare nel nostro Sud, bello ma traditore della sua gente. A Milano ho trovato tanto, tantissimo, innanzitutto mio marito (e solo per questo le sono immensamente grata) ma il mio sogno nel cassetto continua ad essere l’ineguagliabile, unica, vibrante Parigi. Auguri di tanta felicità e grazie per questo interessantissimo blog 🙂
sono Gennaro,e scrivo da Napoli.
Ho tredic’ anni e amo il francese, la francia con la sua capitale e la sua storia e cultura.
La sua idea di creare questo blog e il suo attaccamento alla terra nativa mi hanno toccato molto.
Io sostengo che l’ Italia non ha niente da invidiare alla Francia, se non una cosa: quel po’ di orgoglio nazionale e di patriottismo che non sfigurano mai.
Lei che ne pensa?
Ciao Gennaro,
Sono pienamente d’accordo con te. Un pizzico di patriottismo in piu’ non farebbe male a noi italiani. Troppo spesso siamo divisi da stupidi campanilismi e regionalismi che ci fanno dimenticare che siamo un unico Paese e che c’e’ gente che ha lottato e che ha dato la vita per ottenere questo risultato.
Un saluto da Parigi
Gaspare
Bravo Gaspare
hai fatto un blog da Parigi con tante notizie,istruzioni e informazioni dalla città che per molti è sempre un mito da raggiungere.
Io metto il tuo sito sul mio computer e se vengo nella tua città sarò felice di conoscerti e prendere un caffè da te.
Ti auguro buon proseguimento e ti saluto con un abbraccio
Giuseppe Ramunno
non so come sono finito in questo blog ….sono un italiano che vuole andare a Parigi .. Lavorare in Cucina con degli Italiani … Aiutatemi mi chiamo Salvatore questo è il mio numero 3880763840
ciao Gaspare, complimenti x il blog!
sono una ragazza calabrese di 24 anni…ed è da un po di tempo che mi sta balenando sempre in testa l idea di trasferirmi a Parigi, dal momento che qui a Cosenza nn ho piu niente che mi possa vincolare e soprattutto dare soddisfazioni a livello lavorativo… sono stata a Parigi x la prima volta questa estate e da quando sono tornata non passa giorno che nn pensi a questa meravigliosa citta, o a qualche ricordo che ho di quei giorni trascorsi…affronto diversi viaggi ogni anno in Italia e all estero poiche faccio competizioni di danza sportiva, sono stata a Londra a Stoccarda a Barcellona e in Irlanda ma nessun posto mi ha fatto pensare: “questo è il posto che fa x me, qui è dove dovrò finire io!” come è stato con Parigi…girando su internet x cercare offerte di lavoro e siti che mi indicassero comunque come muovermi,mi sono imbattuta nel tuo blog, e dalle prime cose che ho letto ho subito avuto un sentimento di familiarità, mi sono immedesimata e rivista nelle tue parole e sono d accordo con quello che scrivi….mi piacerebbe lavorare nell ambito dell insegnamento della danza e del ballo di coppia, che è quello che faccio da una vita, ed è la mia passione principalmente e da qualche tempo anche il mio lavoro, e volevo informazioni su che cultura c è a parigi riguardo a questo ambito…se ci sono scuole di ballo e se si pratica o meno… se qualcuno legge il mio commento e sa darmi qualche info, ne sarei grata! Marianna
Le strade del web non si aprono a caso… sarò a Parigi per la prima volta tra due mesi, me la sono riservata come una ciliegina sulla torta dopo aver visitato quasi tutta la Francia. I tuoi consigli saranno preziosi! (Devo dire che ho una passione altrettanto forte per la Sicilia, quindi ottimo abbinamento). Saluti da Laura!
statecomodi.blogspot.com
Buongiorno Gaspare,
Sono un insegnante di scuola media di Roma. Tra un mese porterò una classe a Parigi, cosa che non facevo da anni. All’epoca, nel metro era possibile, compilando un apposito modulo, acquistare biglietti per studenti fortemente scontati e addirittura una gratuità per l’insegnante. Esiste ancora questa possibilità?