Le catene spezzate di Dumas

Le catene spezzate di Dumas

Due enormi catene spezzate occupano dal 2009 la place du Général-Catroux, nel XVII arrondissement, attirando l’attenzione dei più curiosi.
Quest’opera monumentale, realizzata dall’artista africano Driss Sans-Arcidet, simboleggia in maniera evidente l’abolizione della schiavitù avvenuta nel 1848.
Con un peso di 5 tonnellate e un diametro di 4 metri, la scultura non passa inosservata e invita i passanti a interessarsi alla sua storia e al suo significato.
L’opera è dedicata al generale Dumas, padre del più celebre Alexandre, che subì la schiavitù durante la permanenza ad Haiti.
La piazza potrebbe essere ribattezzata piazza dei tre Dumas poiché, oltre al monumento al generale francese, ospita una statua dedicata al figlio Alexandre autore dei Tre Moschettieri e un’altra dedicata al nipote autore della Signora delle Camelie.

Una statua dedicata al grande generale francese era stata eretta dallo scultore Alphonse Emmanuel de Perrin de Moncel nel 1913 e collocata al centro della piazza.
Durante l’occupazione nazista, il bronzo della statua del generale Dumas venne fuso per recuperare il metallo da utilizzare per fini bellici.
Molte altre statue che abbellivano il tessuto urbano parigino conobbero questa stessa sorte, come quella di Charles Fourier, padre dell’utopia socialista.
Da diversi anni l’associazione gli amici del generale Dumas richiedeva il ripristino di un omaggio al valoroso generale.
Un progetto dello scultore africano Ousmane Sow proponeva di realizzare Dumas intento a domare un cavallo ma il progetto vincente è stato quello di Driss Sans-Arcidet che ha celebrato con la sua opera la biografia di Dumas e l’abolizione della schiavitù.

Un cabaret poco conosciuto: il Paradiso Latino

Le Paradis Latin

Il Paradiso Latino é un cabaret, la cui origine risale al 1802, situato nel quartiere latino, nel V arrondissement di Parigi.
Nel 1802, Napoleone Bonaparte, all’epoca Primo Console di Francia, fece costruire ” Le Théâtre Latin ” nella rue des Fossés Saint-Victor e l’inaugurò nel 1803.
Nel 1830 “Le Théâtre Latin” diventa uno dei luoghi mondani e una delle atmosfere notturne più alla moda di Parigi frequentato da una clientela alquanto eterogenea: qui s’incontravano artisti, scrittori, poeti, giornalisti, uomini politici, intellettuali , studenti, operai, aristocratici.
Honoré de Balzac, Alexandre Dumas e Prosper Mérimée furono degli assidui frequentatori del cabaret.

Nel 1870, in piena guerra franco-prussiana, un incendio distrusse i locali del Théâtre Latin. A 17 anni da quel’incendio, nel 1887, in occasione dell’allestimento dell’Esposizione universale del 1889, Gustavo Eiffel ricostruisce il teatro…contemporaneamente alla Torre Eiffel.
Nel 1889 la sala viene inaugurata con il nuovo nome di “Paradis Latin” ed ebbe immediatamente un enorme successo grazie ai suoi balletti e ai coloratissimi spettacoli.
Agli inizi del XX secolo, Montmartre diventa il quartiere alla moda e il Paradiso Latino vede crollare il suo successo e la sua reputazione.
L’edificio venne occupato, allora, da un vetraio che lo utilizzò come magazzino e poi da un industriale farmaceutico che lo lasciò a lungo inoccupato.
Fin quando, nel 1973, proprietario dell’edificio divenne il promotore immobiliare Jean Kriegel che intendeva ricavarne degli appartamenti da affittare.

Dopo aver scoperto l’esistenza della sala di spettacolo in occasione dell’inizio dei lavori, decise, sedotto da quel luogo, di non realizzare l’opera immobiliare inizialmente prevista ma di resuscitare questo mitico cabaret e rispolverare il suo antico splendore secondo il progetto originario di Gustave Eiffel.
Jean-Marie Rivière, direttore artistico, assistito dall’autore Frédéric Botton, vi presenta il primo spettacolo “Paris Paradis” il 14 novembre 1977 che fu un gran trionfo.
Fu la seconda nascita per “Le Paradis Latin” che ha, da allora, riconquistato la reputazione e il successo di un tempo.

Indirizzo:
Le Paradis Latin
28, rue du Cardinal Lemoine
75005 Paris

Accesso:
Metro: Cardinal Lemoine (linea 10)

Per informazioni:
www.paradis-latin.com