Le printemps des poètes 2016

printemps des poetes

Le printemps des poètes

Il legame tra la metrò parigina (la RATP) e la poesia continua anche quest’anno nell’ambito dell’iniziativa Printemps des poètes.
La stazione della metro di Parigi ospiteranno, dal 5 al 20 marzo, versi e rime delle più belle poesie di tutti i tempi.
La poesia sarà l’invitato d’onore della città di Parigi che l’accoglierà con orgoglio nelle piazze, strade, scuole, biblioteche e anche nella metropolitana.
La manifestazione Printemps des poètes che prevede più di 15000 iniziative in tutta la Francia e nei 60 paesi partecipanti, quest’anno è incentrata sul tema del XX° secolo: le Grand XXe d’Apollinaire à Bonnefoy – cent ans de poésie.
L’evento sarà l’occasione di celebrare i 50 anni della collezione emblematica Poésie/Gallimard, nata nel marzo del 1966, dove si trovano riuniti i grandi nomi del secolo scorso.

Point éphémère: il regno dell’arte contemporanea

Point éphémère

Gli amanti d’arte contemporanea troveranno in questo particolarissimo bar un’atmosfera calda e accogliente.
Il Point éphémère oltre ad essere un pub è un affascinante spazio espositivo che permette a giovani artisti di presentare le proprie opere al grande pubblico.
Questo luogo originale comprende anche una rinomata sala di concerti che ospita artisti internazionali.
Prima di essere un locale alla moda, il Point éphémère era uno spazio utilizzato dall’associazione Usines éphémères.
Fondata nel 1987 da un collettivo d’artisti, quest’associazione mirava a valorizzare artisticamente luoghi abbandonati della capitale francese.
L’idea ha funzionato immediatamente e numerosi locali, come il Point éphémère, sono stati rinnovati.
Il locale situato ai bordi del canale dell’Ourcq, anticamente usato come magazzino di materiali, ha conosciuto una metamorfosi radicale e si è trasformato in uno spazio creativo molto alla moda tra i parigini.
Un rifugio creativo che offre la possibilità di praticare numerose attività artistiche: esposizioni, danza, ripetizioni musicali, atelier artistici e tanto altro.

Point éphémère
Quai de Valmy
75010 Paris
Metro: Jaures

Il volto della fontana Medicis

Il viso della fontana Medicis

Le esposizioni temporanee parigine spesso sanno stupire per l’originalità e per la capacità di trasformare profondamente il paesaggio urbano.
Un esempio affascinante è questo volto umano che affiora dalla  fontana Medicis, nei jardins du Luxembourg, nel VI arrondissement di Parigi.
Quest’opera intitolata De part de Vénus ha caratterizzato la splendida fontana Medicis, nel 2006, nell’ambito di un’esposizione temporanea.
L’opera realizzata dall’artista Lotta Hannez rappresenta un’enorme testa femminile che galleggia sull’acqua, un corpo totalmente artificiale che nasce dalla natura.

L’Albero delle vocali

L’arbre aux voyelles

Questo gigantesco albero, installato nel gennaio del 2000 nei giardini delle Tuileries, sembra essere stato sradicato da una tempesta.
In realtà si tratta di una realizzazione artistica di Giuseppe Penone, uno dei principali rappresentanti del movimento Arte povera fondato nel 1967.
Il movimento afferma di non voler dominare la natura ma si propone di osservarla e associarla all’arte.
Il nome dell’albero, l’Arbre des voyelles, fa riferimento alle vocali mimetizzate nelle radici dell’albero le cui contorsioni ricordano quelle delle lettere.

Jardin des Tuileries
75001 Paris
Metro: Palais-Royal / Musée du Louvre

I musei di Parigi

La famosa piramide del Louvre

Musei d’arte e di storia, musei letterari e insoliti: i musei della città di Parigi mettono insieme un gran numero di collezioni eccezionali e organizzano ogni anno svariate esposizioni.
La maggior parte offre un accesso gratuito la prima domenica del mese.
Parigi e la regione dell’Ile-de-France possiedono la più importante offerta museografica di tutta la Francia: si contano più di cento musei nella sola Parigi ai quali bisogna aggiungere più di cento dieci musei disseminati nella regione.
Ma aldilà della quantità, è soprattutto la diversità delle collezioni che caratterizza la ricchezza dei musei parigini; una ricchezza capace di richiamare ogni anno milioni di turisti.
Il più antico, più conosciuto, più grande in superficie e ricco in collezioni è il Louvre che ospita una delle più rinomate collezioni di opere d’arte esistenti al mondo ed è conosciuto principalmente come museo.
Pochi, infatti, sanno che l’edificio è stato per circa 700 anni, una delle principali residenze di re e imperatori francesi.
Numerosi altri musei godono di fama a livello mondiale, come le musée national d’Art moderne (ospitato dal Centre Georges-Pompidou) o il museo d’Orsay, consacrato essenzialmente all’impressionismo e che si caratterizza per la sua particolarissima ubicazione,, i locali di un’ex-stazione ferroviaria, la Gare d’Orsay che era stata realizzata per l’esposizione universale del 1900.

Poco distante da Parigi, il castello di Versailles, costruito dal Roi-Soleil e residenza dei Re di Francia durante i secoli XVII e XVIII, attira ugualmente milioni di visitatori all’anno.
La municipalità di Parigi possiede e gestisce quattordici musei, tra i quali il più celebre é il museo del Carnavalet, dedicato alla storia di Parigi, o ancora la maison de Victor Hugo e quella di Balzac.
I musei più famosi sono nazionali cioé direttamente gestiti dallo Stato, altri dipendono dal ministero, come per esempio il Musée de l’Armée (Hôtel des Invalides) e il Musée de l’air et de l’espace du Bourget che dipendono dal ministero della Difesa.
Altri ancora sono privati come per esempio il famosissimo museo delle cere: il Museo Grevin che raccoglie un numero considerevole di statue di cera, somigliantissime ai personaggi originali, che riproducono protagonisti del passato e del presente.

Da non perdere il museo quai Branly o museo delle arti e civiltà d’Africa, d’Asia, d’Oceania e delle Americhe che si trova nel VII arrondissement di Parigi, nell’area un tempo occupata dal ministero del Commercio estero.
Si tratta di un progetto ambizioso, caratterizzato da un’architettura accattivante (Jean Nouvel) e da uno spirito innovativo.
Merita una visita anche il Museo del Medioevo che riunisce numerose opere artistiche e oggetti relativi alla storia della Gallia romana agli inizi del XVI secolo; un viaggio al tempo dell’amor cortese che saprà catturare il vostro interesse.

59 rivoli: l’aftersquat

L’aftersquat 59 Rivoli

Chiuso da diversi anni, lo squat artistico situato al 59 rue de Rivoli, nel I arrondissement di Parigi, ha da poco riaperto le porte sotto il nome di aftersquat, un vero e proprio microcosmo artistico nel cuore della capitale.
Mimetizzato tra i negozi della rue de Rivoli, lo squat si nasconde agli occhi della gente che passa freneticamente da un negozio all’altro.
Si tratta di un luogo unico, un vero e proprio vulcano d’idee e creazioni, che raggruppa artisti provenienti da tutto il mondo.
L’edificio, che è stato rinnovato da poco, si compone di sei piani e accoglie pittori, scultori e artisti d’ogni genere che espongono liberamente le loro opere.
Risorto dalle ceneri dell’antico squat, diventato rapidamente una meta privilegiata della cultura parigina, l’aftersquat nasce, nel 1999, dall’occupazione dell’edificio da parte di alcuni artisti del collettivo Chez Robert, électron libre.

Emblema dell’arte libera, il 59 Rivoli è cambiato nel corso del tempo e ha mutato veste ma non ha perduto la sua vocazione originaria e cioè la volontà di divulgare l’arte e renderla accessibile a un pubblico sempre più vasto.
Un impegno che Gaspard Delanoë, porta-parola del collettivo 59 Rivoli, continua a portare avanti con entusiasmo e coinvolgimento.
L’edificio ospita artisti facenti parte dell’associazione ma anche vari artisti di passaggio che godono, per un periodo limitato di tempo, di un atelier nel cuore di Parigi.