Fantasie metropolitane

Un simpatico scatto di Janol Apin

La metropolitana parigina rappresenta un universo sotterraneo, una dimensione parallela in cui le esistenze di migliaia di parigini s’incrociano e si sfiorano distrattamente.
Il caotico movimento umano che prende vita quotidianamente sotto le strade della capitale francese è anche l’oggetto delle fantasie dei parigini che trascorrono molto tempo tra i vagoni della RATP.
Tra le tante rappresentazioni artistiche della rete metropolitana parigina, vi segnalo le realizzazioni originali dei fotografi Janol Apin e Jam Abelanet.
Apin ha scelto i corridoi e le banchine della metro come contesto per le sue creazioni dotate di una forte carica umoristica.
Giocando con i nomi delle stazioni, l’artista ha immortalato alcuni amici, in 120 stazioni della metro, immaginando situazioni che mescolano ironia e poesia.
Il fotografo francese ha utilizzato il bianco e nero per enfatizzare le metafore racchiuse nei suoi scatti.
Nel 2005 Apin ha pubblicato il libro Métropolisson che riassume i suoi geniali scatti ambientati nella metro parigina e suscita il sorriso divertito del pubblico.
Trovate alcuni scatti di Apin a questo indirizzo.
Se conoscete la maggior parte delle stazioni della metro, vale la pena dare un’occhiata.

Un altro fotografo che ha trovato ispirazione nei meandri sotterranei di Parigi è Jam Abelanet che ha realizzato un progetto audace e originale: immortalare donne nude nella metro.
Abelanet ha voluto creare un omaggio alle donne e ai mezzi di trasporto realizzando il libro Nues dans le metro che raccoglie i suoi scatti più significativi.
Il fotografo ha scelto di mettere in scena bellissime donne nude nel contesto sotterraneo della metro, associato dalla maggior parte dei parigini al lavoro, alla noia e alla monotonia.
Luoghi privi d’interesse attraversati svogliatamente da milioni di persone sono stati trasformati in raffinati scrigni di bellezza, custodi di delicate ragazze dalle forme sensuali.
Si tratta del primo libro di fotografie erotiche realizzato interamente nei sotterranei della metro parigina: il contrasto tra il contesto sporco e la bellezza del corpo femminile risulta sexy e scioccante al tempo stesso.
Se siete curiosi e maliziosi, troverete alcuni scatti di Abelanet qui

Cavalli in vendita nel Marais

Achat de chevaux

Il quartiere del Marais, oltre a ospitare la più grande comunità gay ed ebrea della capitale, accoglie anche numerosi tesori architettonici e decorativi che ne fanno un vero e proprio museo all’aria aperta.
All’angolo tra la rue du roi de Sicile e la rue Vielle du Temple, sull’antico hotel de Vibraye costruito nel XVIII secolo, si trova una facciata decorata da un mosaico di color rosso sangue che annuncia la vendita di cavalli o meglio di carne di cavallo.
Questa antica macelleria fu una delle prime a Parigi a offrire carne equina ai suoi clienti.
La vendita di questo tipo di carne era vietata nella capitale francese fino alla prima metà del XIX secolo.
Lo stupendo mosaico che orna la facciata è stato realizzato nel 1946 da Frezza.
Oggi l’antica macelleria cavallina ospita un negozio di calzini.

5, rue vieille du Temple
(angle rue du roi de Sicile)
75004 Paris

Il Muro delle Rivoluzioni

Il Muro delle Rivoluzioni

Lo Square Samuel Champain, situato nel XX arrondissement, custodisce una scultura poco conosciuta ma dalla bellezza sorprendente.
Si tratta del muro delle Rivoluzioni, realizzato da Paul Moreau-Vauthier, dedicato ai morti della Comune e alle vittime di tutte le rivoluzioni.
Il fascino di quest’originale realizzazione artistica risiede nello stupore che prova il visitatore del giardino parigino nell’accorgersi che il muro è popolato da numerosi volti umani.
Questi visi, realizzati con grande cura dei dettagli tanto da sembrare reali, sembrano poter uscire da un momento all’altro dal muro e riconquistare la libertà.
Il muro presenta numerosi fori che rievocano dei colpi di fucile: la leggenda racconta che il muro sia stato costruito con le pietre provenienti dal muro dei federati (davanti al quale, il 28 maggio 1871, 147 federati combattenti per la Comune, furono fucilati e gettati in una fossa comune).
Inizialmente battezzata Il muro quest’opera è stata spesso confusa con Il muro dei federati situato lungo le mura di cinta del cimitero Père Lachaise.
Ecco perché si é deciso di ribattezzarla Il muro delle rivoluzioni.
Se farete attenzione ai dettagli dell’opera potrete leggere una citazione di Victor Hugo: “Ce que nous demandons à l’avenir, ce que nous voulons de lui, c’est la justice ce n’est pas la vengeance“.

Square Samuel de Champlain
18, avenue Gambetta
75020 Paris

Gli Champs Elysées si vestono di verde

Gli Champs Elysées si vestono di verde

Gli Champs Elysées si vestono di verde questo week-end per celebrare la giornata mondiale della Biodiversità che avrà luogo sabato 22 maggio.
L’avenue più famosa del mondo, dal Rond Point fino all’Arco di Trionfo, sarà trasformata in un enorme spazio naturale durante due giorni e una notte, dal 22 al 24 maggio.
Si tratta di un’occasione unica per scoprire la varietà della flora francese: la grandiosa creazione vegetale sarà formata da ottomila frammenti rappresentanti 150 varietà provenienti direttamente dal mondo arboricolo e agricolo francese.

Chiusi al traffico durante l’evento, gli Champs Elysées diventeranno un’oasi naturale rigogliosa e i turisti ignari di questo happening ecologico, trovandosi nel bel mezzo di una giungla urbana, penseranno di essere sbarcati su un altro pianeta.
Tantissime le specie rappresentate dall’acacia alla canna da zucchero passando per la lavanda, la colza, la liquirizia, la magnolia e tantissime altre ancora.
La celebre avenue parigina, spesso contesto di eventi mondani, rappresenterà una passeggiata ludica e pedagogica che farà riflettere sulla relazione tra uomo e natura.
L’evento è stato organizzato dall’associazione Nature Capitale in partenariato con la municipalità di Parigi e l’associazione dei giovani agricoltori francesi.
La realizzazione di questo evento insolito e dal forte valore simbolico è stata affidata a due grandi artisti: Laurence Médioni, artista plastico e paesaggista, e Gad Weil, abile creatore di eventi destinati al grande pubblico.
Come spiega lo stesso Weil, questo immenso giardino fatto di poesia, natura e arte non ha lo scopo di giudicare, criticare o accusare ma semplicemente di “interrogare il rapporto tra l’uomo e la natura” e di “dare una rappresentazione concreta alle domande relative alla biodiversità, all’ecologia e allo sviluppo sostenibile”.

Il visitatore potrà interagire durante questo percorso vegetale e urbano attraverso incontri con specialisti e professionisti dell’ambito ecologico, degustazioni e percorsi guidati.
Questa gargantuesca creazione vegetale ha richiesto uno sforzo logistico impressionante: nell’arco di una notte i frammenti componenti l’opera vegetale saranno posizionati sugli Champs Elysées e più di 500 persone dai camionisti ai giardinieri, parteciperanno ai lavori
Nella parte bassa dell’avenue, all’altezza del Grand Palais, trenta gigantografie rappresentanti il microscopico mondo degli insetti saranno esposte al fine di sensibilizzare il pubblico.
Questo week end, dunque, se vi trovate a passare lungo gli Champs Elysées, dimenticate il traffico, l’inquinamento, lo shopping frenetico, il caos cittadino, lo smog e respirate!

Il trompe l’oeil della rue Haxo

Il trompe l’oeil della rue Haxo

Parigi è letteralemtne ricoperta di creazioni artistiche all’aria aperta: maschere di Gregos, space invaders, graffiti, murales e soprattutto trompe l’oeil.
Queste particolarissime realizzazioni pittoriche che ingannano l’occhio dello spettatore, giocando con la prospettiva e mescolando abilmente luci e ombre, sono disseminate un pò dappertutto.
Uno dei più suggestivi si trova senza dubbio nel XX arrondissement, nella rue Haxo, e rappresenta il salvataggio di un gattino da parte dei pompieri.
Il muro sul quale il trompe l’oeil è stato realizzato appartiene alla caserma dei pompieri e la scena ritrae un gattino rimasto bloccato sopra un palazzo che viene soccorso dall’arrivo dei pompieri.
Questi ultimi arrivano su un carro tirato da cavalli e utilizzano una scala lunghissima per prestare soccorso al povero felino.

Rue Haxo
75020 Paris
Metro: Porte des Lilas

Ecoute: una statua da ascoltare

Ecoute: il testone di Henri Miller

Ecoute è l’originalissima scultura, realizzata dall’artista francese Henri Miller, che caratterizza la Place René-Cassin nel cuore del quartiere delle Halles.
La statua, posta davanti la chiesa Saint Eustache, rappresenta un’enorme testa di pietra appoggiata su un’altrettanto gigantesca mano: la posizione della la statua e il fatto che porti la mano all’orecchio lasciano presumere che sia in posizione di ascolto o che stia cercando di concentrarsi per meglio interpretare qualcosa.
Questo testone pensieroso che sembra captare voci e suoni che lo circondano pesa ben settanta tonnellate ed è stato realizzato nel 1986.
Presa d’assalto dai turisti e dai bambini, la statua lancia un messaggio profondo e invita i passanti a sforzarsi maggiormente di ascoltare chi ci circonda.

Place René-Cassin
75001 Paris
Metro: Etienne Marcel (linea 4) o Louvre Rivoli (linea 1)

La Forge di Belleville

La Forge di Belleville

Gli amanti d’arte contemporanea apprezzeranno particolarmente questa cittadella d’artisti situata nel cuore del XX arrondissement di Parigi in antichi capannoni industriali abbandonati.
L’associazione La Forge de Belleville è nata dall’iniziativa di un gruppo d’artisti in reazione a un progetto comunale che intendeva utilizzare quella vecchia fabbrica per la creazione di un centro commerciale.
Grazie alla mobilitazione degli artisti nel 1991, questa vecchia fabbrica di chiavi, ribatezzata La Forge, ha conosciuto una rinascita.
I locali sono diventati luoghi di creazione artistica e di espressione culturale dove artisti provenienti da tutto il mondo danno sfogo alla loro creativitá.
Un laboratorio di ricerca e comunicazione che permette uno scambio unico tra arte e societá.
Le esposizioni vengono organizzate all’aperto e la maggior parte degli artisti lavora utilizzanto materiali riciclati.

21, rue Ramponeau
75020 Paris
Metro : Belleville