Una birra parigina

Gallia: una birra parigina

Non tutti sanno che anche Parigi ha la sua birra: la birra Gallia
La birreria che produsse inizialmente la birra Gallia risale al 1878 e si trovava al 14 della rue de la Voie Verte, nel XIV arrondissement, oggi divenuta rue du Père Corentin.
In quell’epoca quel quartiere comprendeva campi di grano, campi di frutta, cave e numerose balere che servivano vino di Bagneux, Montrouge e Chatillon.
Varie brasserie cominciarono a stabilirsi nella zona sfruttando le cave sotterranee per la fermentazione e la conservazione della birra.
L’azienda Nouvelle Gallia raggiunse un ottimo successo di vendite ma crollò miseramente a causa delle difficoltà legate alla seconda guerra mondiale e alla concorrenza delle birre straniere.
E così la birreria parigina chiuse i battenti nel 1968.
Quarant’anni dopo la chiusura dell’azienda e un secolo dopo la creazione della marca, la birra Gallia è rinata grazie all’opera di Guillaume e Jacques, due distillatori appassionati.
La birra Gallia è oggi prodotta a 60 chilometri da Parigi e il sogno dei due produttori parigini è quello di riportare la fabbricazione dentro le mura della città.

In realtà chi volesse bere una birra prodotta a Parigi ha già la possibilità di farlo.
E’ sufficiente recarsi alla brasserie de la Goutte d’Or (28, rue de la Goutte d’Or, 75018), dal mercoledì al venerdì dalle 17 alle 19, dove Thierry Roche distilla l’unica birra prodotta nella capitale francese.
Ispirato dall’atmosfera multietnica del quartiere Chateau Rouge in cui si trova la brasserie, Thierry ha prodotto una birra bionda aromatizzata al dattero e una bruna con una nota di zenzero.
La brasserie della Goutte d’Or ha resuscitato un savoir-faire parigino che mancava da tempo e che è stato altamente apprezzato dagli abitanti del quartiere: le degustazioni organizzate dal birraio parigino sono affollatissime.

La frizzante Shakira canterà l’inno dei mondiali

La sexy cantante colombiana Shakira

La cantante colombiana Shakira, in duo con il gruppo sud-africano Fleshlyground, è stata scelta per cantare l’inno dei mondiali di calcio 2010 in Sud Africa.
La canzone s’intitola Waka waka (Time for Africa) e l’interpretazione della bionda sudamericana saprà divertire il pubblico presente.
Dopo aver infiammato l’Olympiastadion di Berlino in occasione della finale della coppa del mondo 2006 con la canzone Hips don’t lie, la bella colombiana si ripresenterà nell’universo del calcio per accendere il Soccer City Stadium di Johannesburg.
La sensuale cantante si esibirà durante la cerimonia di apertura dell’11 giugno e chiuderà l’evento un mese più tardi in occasione della finalissima.
La voce inconfondibile di Shakira abbinata alle sue danze sexy e orientaleggianti saprà mettere d’accordo i tifosi di tutte le nazionalità.
La musica dei Freshlyground l’accompagnerà per dipingere di sonorità africane la sua esibizione: la voce particolarissima di Zolani Mahola unita a quella dell’artista colombiana creeranno un’armonia stupefacente.
I Black Eyed Peas, John Legend, Juanes e ancora Alicia Keys succederanno alla cantante sinuosa cantante latina.