Il libro del mondo

Il libro del mondo

Il Libro del mondo (Le storie dietro le canzoni di Fabrizio De André – Giunti editore) di Walter Pistarini racconta l’universo di significati e simbologie che si cela dietro ogni canzone del grande Faber.
Pistarini è già molto conosciuto e apprezzato dagli ammiratori del cantautore genovese per la creazione del sito Via del Campo che è rapidamente diventato un punto di riferimento indiscusso per gli appassionati delle opere di De André.
La passione di Walter per Fabrizio e per la sua musica lo ha condotto a redigere un libro che ricerca le origini di ogni canzone da Nuvole barocche a Anime salve, svelando i retroscena, gli aneddoti e le fonti d’ispirazione che hanno influenzato Faber.

Il Libro del mondo scandaglia attentamente l’universo di De Andrè ed esamina le suggestioni poetiche e letterarie dalle quali sono scaturite le sue stupende realizzazioni musicali a metà strada tra canzone e poesia.
Il volume si sviluppa cronologicamente ripercorrendo la discografia del cantautore genovese ed è corredato da immagini inedite.
Grandi nomi della letteratura e della musica che hanno influenzato la sensibilità di Faber compaiono in questa egregia antologia: il maestro francese Georges Brassens, l’enigmatico Francois Villon, Edgar Lee Masters, Aristofane, Bob Dylan, Pierpaolo Pasolini, Leonard Cohen, Rimbaud, Steinbeck, i vangeli apocrifi, il Corano e tantissimo altro ancora.
Ogni canzone viene contestualizzata nel periodo storico in cui è stata scritta e soprattutto nel momento emotivo che Fabrizio attraversava.
L’intera produzione musicale del “cantore degli ultimi” viene passata al setaccio e attraverso attente ricerche d’archivio Walter svela una miriade di dettagli e significati che solo un vero appassionato può conoscere.

Leggendo il Libro del mondo scoprirete che il paesino di Sant’Ilario della canzone Bocca di Rosa esiste davvero, la vera identità della protagonista della Canzone di Marinella, le canzoni legate al sequestro di cui fu vittima Fabrizio, insieme alla moglie Dori Ghezzi, nel 1979, il vero nome di Princesa, che Don Raffaè si riferisce veramente a Raffaele Cutolo e tanto altro ancora.
Si tratta di un vero e proprio canzoniere che esamina dettagliatamente ogni canzone ricercandone le fonti d’ispirazione.
Gli aneddoti, le curiosità, le vicende personali e le opinioni di Fabrizio impreziosiscono l’opera.

L’Impasse Florimont: ricordo di Georges Brassens

L’Impasse Florimont

L’Impasse Florimont, situata nel XIV arrondissement di Parigi nel quartiere di Plaisance, deve la sua fama al grande chansonnier francese Georges Brassens che vi trascorse una parte della sua vita come ricordato da numerose attestazioni e simboli.
Durante l’occupazione tedesca Brassens fu costretto ad affrontare un periodo di lavoro obbligatorio nel campo di Basdorf in Germania.
Nel 1944, dopo aver ottenuto un permesso per uscire dal campo, Brassens ne scappó e trovó un rifugio presso la casa al numero 9 del vicolo Florimont che all’epoca era abitata da Jeanne e Marcel.
Dopo la guerra, il successo travolse Brassens .
Una targa all’entrata della casa ci ricorda la permanenza in questo luogo di Tonton Georges:

“Georges Brassens
habita cette impasse
de 1944 a 1966
il y ecrivit
ses premieres chansons”

Il 22 settembre 1994, su iniziativa dell’associazione Les amis de Georges, un basso-rilievo in bronzo realizzato dal cantante Renaud è stato affisso di fronte alla casetta al numero 9 insieme a queste parole:  

Georges Brassens
Poète, musicien et chanteur
vécut dans cette maison
de 1944 à 1966
“et que j’emporte entre les dents
un flocon des neiges d’antan…”

Il primo ottobre 2005, tre gatti in terracotta realizzati da Michel Mathieu sono stati posti sopra l’ingresso della casa per ricordare i numerosi felini che popolarono la casa di Jeanne, l’accogliente padrona di casa.

Impasse Florimont
75014 Paris
Metro: Plaisance (linea 13)