Caldo e afa a Parigi: c’est la canicule!

Caldo e afa anche a Parigi

Quella che stiamo vivendo è una delle estati più torride degli ultimi anni.
Da venerdi scorso qui a Parigi non si respira: oggi si è registrata la temperatura record di 39° e i parigini sono letteralmente soffocati dal caldo. Le previsoni meteorologiche della settimana prossima annunciano temperature ugualmente alte.
Un allarme afa (qui viene chiamata canicule) è stato diramato dalla prefettura che ha invitato gli abitanti della capitale a rendere visita alle persone anziane e a verificarne le condizione di salute.
Nel 2003, in tutta la Francia, una lunga ondata di afa aveva mietuto numerose vittime soprattutto tra gli anziani.
Parigi è avvolta da una cappa d’aria calda e i parigini, in assenza di spiagge e di mari dove potersi tuffare, si rinfrescano come possono.

Eccovi alcune delle possibilità che Parigi offre ai suoi abitanti accaldati.
Una delle soluzioni maggiormente utilizzate per rinfrescarsi è quella di gettarsi nelle fontane pubbliche per concedersi un bagno rigenerante.
Sono tantissime le fontane della capitale francese, da quella di Saint Sulpice a quelle del Trocadero passando per le fontane dei giardini delle Tuileries, e tutte vengono sistematicamente prese d’assalto da parigini e turisti accaldati.
Ufficialmente il bagno nelle fontane è vietato dalla municipalità di Parigi poichè la qualità dell’acqua non si presta a tale attività; ufficiosamente, però, nessuna multa è mai stata inflitta ai parigini sorpresi a sguazzare nelle acque delle fontane della ville lumière.
Un’alternativa al bagno nelle fontane sono i getti d’acqua presenti in alcuni giardini della capitale come il parco André Citroen, nel XV arrondissement, dove 64 getti controllati elettronicamente si alzano e si abbassano simulando il movimento delle onde.
I più romantici possono concedersi un bagno nelle cascate di Belleville da dove è possibile abbracciare d’un solo sguardo l’intera capitale o fare una capatina notturna in una delle piscine che restano aperte dopo le 20h come la piscina Pailleron, nel XIX arrondissement, e la Pontoise, nel V.
Chi volesse optare per una soluzione più costosa (38€ a persona) può fare un salto all’hotel Kube, un vero e proprio igloo di ghiaccio dove, a una temperatura sotto lo zero, vengono servite vodke ghiacciate e altri cocktail.
E’ fortemente sconsigliato restare a torso nudo mentre passeggiate per le vie di Parigi, potreste incappare in una multa di 38€!
Un ultimo consiglio: bevete tantissima acqua.

Festival de l’Oh: la festa dell’acqua

Il Festival de l’Oh!

Il 28 e il 29 giugno si terrà la 14esima edizione del “festival de l’Oh!”, una manifestazione organizzata dalla regione della Val-de-Marne per celebrare l’acqua e la sua importanza.
Ogni anno questo evento richiama folle di curiosi grazie a iniziative artistiche e culturali. La manifestazione, organizzata dal 2001, quest’anno è dedicata alle donne.
Nove scali sono previsti in Val-de-marne, uno a Parigi e quattro nella zona di Seine-Saint-Denis: ogni scalo prevede attività ludiche e culturali volte a enfatizzare il forte legame esistente tra le donne e l’acqua.
Lo scalo parigino avrà luogo presso il porto di Bercy, nel XII arrondissement, e prevederà percorsi acquatici, iniziazioni sportive, rappresentazioni teatrali, spettacoli musicali, dibattiti sul tema dell’acqua e tanto altro ancora.
Si tratta di un suggestivo momento d’incontro tra la navigazione e lo spettacolo che crea una poetica atmosfera di festa.

Per informazioni:
http://festival-oh.cg94.fr

Le sfere del Palais Royal

Le sfere del Palais Royal

Poco lontano dalle colonne di Buren, nel giardino del Palais Royal, si trovano le sfere di Bury.
Sono costituite da due originali fontane poste tra il giardino e il portico del Palais Royal: dieci sfere d’acciaio inossidabile riflettono i colori del cielo e le sfumature dell’immenso colonnato.
L’opera di Bury colpisce per il contrasto tra la leggerezza dell’acqua che zampilla da queste fontane e la fredda densità dell’acciaio.
Pol Bury è stato un’artista surrealista belga specializzato in fontane.
Tra le sue più belle realizzazioni ricordiamo la fontana dell’università dell’Iowa (1969) e quella della Fondazione Maeght (1978).

Le piazze di Parigi

Place Vendome

In passato le piazze erano, molto più di oggi, luoghi in cui si svolgeva la vita pubblica e a volte anche quella privata: si intrecciavano operazioni commerciali e affari, le persone si incontravano per stringere amicizie, per assistere ad eventi politici, folkloristici o per essere testimoni di esecuzioni capitali.
Le piazze parigine sanno ben raccontare la storia millenaria della ville lumière e sono una delle principali tappe turistiche che non possono mancare durante una visita nella capitale.
Numerose sono le piazze incastonate nel tessuto urbano parigino, ognuna si distingue per lo stile, l’atmosfera e un carattere proprio.

Come non ricordare la place de la Concorde (anticamente place de la Révolution) che fu scenario di numerose esecuzioni capitali nel XVIII secolo, la place Vendome che oggi accoglie i più rinomati gioiellieri del mondo o ancora la place de l’Hotel de Ville, vero e proprio cuore associativo della capitale.
La place du Chatelet caratterizzata da una fontana sormontata da una vittoria che distribuisce i suoi allori e due teatri dalle ampie e armoniose proporzioni, fanno dimenticare che qui s’innalzava un tempo la più sinistra delle prigioni parigine.
La place de la Nation che rappresenta  l’ingresso monumentale situato nella parte orientale di Parigi da dove Luigi XIV era rientrato a Parigi.

La place Saint Germain des Près dove ha sempre soffiato lo spirito esistenzialista e la piazza Saint Michel che da anni rappresenta il luogo d’appuntamento privilegiato di migliaia di parigini.
La place du Trocadéro caratterizzata da due ali curve che inquadrano larghi giardini in rampe con vista sul Campo di Marte e la Tour Eiffel.
La place des Vosges dove nacque nel 1626 Madame de Sevigné, e vissero Marion Delorme, Bossuet e Victor Hugo, la cui casa (al n°6) fu trasformata in museo nel 1902.

Un tipico elemento urbano parigino: le fontane Wallace

Una delle tante fontane Wallace

Un tipico elemento decorativo della città di Parigi sono le fontane Wallace che avrete senz’altro notato durante una delle vostre visite della città.
Formate da quattro figure femminili che rappresentano la carità, la sobrietà, la bontà e la semplicità, queste fontane si trovano dappertutto e sono divenute parte integrante del paesaggio urbano parigino.
Queste originali realizzazioni risalgono al XIX secolo.
Dopo i bombardamenti prussiani durante la guerra dichiarata da Napoleone III nel 1870, Parigi ha conosciuto una ricostruzione del panorama urbano che ha portato alla creazione di nuovi edifici, palazzi e di cinquanta fontane verdi.
La costruzione delle fontane è stata finanziata dal filantropo britannico Sir Richard Wallace per creare dei punti di acqua potabile visto che i bombardamenti avevano distrutto numerosi acquedotti e il prezzo dell’acqua era molto alto.
Lo stesso Wallace ha disegnato queste fontane pensando a una creazione utile ed estetica.
Il progetto fu affidato allo scultore Charles-Auguste Lebourg che perfezionò leggermente lo stile delle fontane ideate da Wallace.
Oggi Parigi conta più di cento fontane Wallace che si contraddistinguono in 4 modelli: grandi, piccole, a colonnine e a muro.
Le tipiche fontane parigine sono divenute un simbolo della città e continuano a far scorrere acqua potabile.