Parigi è anche la capitale dei saloni: insoliti, culturali, gastronomici, colorati, irriverenti, bizzarri. Ne esistono tantissimi e per tutti i gusti.
Naturalmente non poteva mancare un evento dedicato a un’arte diffusa e molto amata in tutto il mondo: il tatuaggio.
L’arte di decorare il corpo con disegni indelebili risale addirittura al neolitico; fin da tempi lontanissimi l’uomo ha sentito il bisogno di abbellire o di distinguere il proprio corpo attraverso disegni e simboli.
Le ragioni che spingono gli uomini a farsi tatuare possono essere cosmetiche, religiose e/o sociologiche e ogni individuo attribuisce un particolare significato al tatuaggio che porta sul corpo.
In seguito all’enorme successo riscosso nelle precedenti edizioni, il Mondiale del Tatuaggio ritorna a Parigi quest’anno con tre giornate eccezionali dedicate all’arte di decorare e colorare la pelle.
Una buona notizia per gli amanti dei tatoo che non mancheranno per nulla al mondo l’appuntamento alla Grande Halle de la Villette.
Grazie all’iniziativa del tatuatore parigino Tin-Tin, dopo 13 anni di assenza dalla capitale francese il Mondiale del tatuaggio è tornato a Parigi due anni fa.
Nel 2013 l’evento è stato ospitato al 104 e dalmarzo del 2014 i tatuatori di tutto il mondo hanno incontrato migliaia di visitatori al parco de la Villette beneficiando di uno spazio espositivo più importante e rinnovandosi con nuove attività: concorsi di tatuaggio (miglior tatuatore in bianco e nero, miglior tatuatore a colori), concerti, esposizioni artistiche, invitati d’onore, performance straordinarie, animazioni culturali e creazioni originali.
Tatuatori e tatuati si ritroveranno dal 3 al 5 marzo per celebrare il tatuaggio artistico.
Se, poi, l’idea di farvi tatuare vi tenta potrebbe essere l’occasione giusta per fare il grande passo.
Amici tifosi è giunto il vostro momento!
Mancano ormai pochissimi giorni prima dell’inizio della 20esima edizione della coppa del mondo di calcio.
Lo sport più popolare del pianeta raggiungerà, come ogni quattro anni, il suo momento di massimo splendore e verremo bombardati da risultati, pronostici, sintesi di partite, azioni salienti e commenti tecnici sui gol.
L’estate che si avvicina a grandi passi sarà caratterizzata da interminabili discussioni su falli, rigori non dati, azioni salienti, gol da cineteca, moviole, simulazioni e tanto altro ancora.
Il calcio d’inizio della coppa del mondo di calcio 2014 verrà dato il 12 giugno a San Paolo e la squadra campione sarà proclamata il 13 luglio a Rio de Janeiro: un mese di forti passioni ed emozioni che spingerà anche i più profani ad avvicinarsi a questo popolarissimo sport.
Quest’anno la competizione si svolgerà in Brasile.
L’organizzazione di questo attesissimo evento sportivo è stato assegnato alla patria del calcio.
Tutti gli aspetti legati all’organizzazione della coppa del mondo, dalla logistica alla sicurezza, sono stati curati nei minimi dettagli. La realizzazione di questo evento in Brasile viene vista come un’importante possibilità di rivincita e riscatto per un Paese dove il calcio rappresenta una vera e propria religione.
Per quanto riguarda i pronostici, si parla dei padroni di casa del Brasile o dell’Argentina di Lionel Messi che si distinguono per degli attacchi altamente prolifici, l’Inghilterra che vanta un vivaio giovane e talentuoso che potrebbe permettergli di aggiudicarsi un trofeo che manca da più di 40 ann, la Spagna, attuale campione in carica, la Germania e l’Olanda vengono ugualmente considerate come delle possibili pretendenti al titolo.
Numerosi sono i dubbi che aleggiano intorno alla formazione francese: i galletti blu hanno raggiunto la fase finale della competizione con molte difficoltà. Il livello di gioco mostrato è apparso mediocre fino adesso e lo stile dei francesi lascia alquanto a desiderare. Se non vogliono ripetere la catastrofica esperienza dello scorso mondiale, i cugini mangia-baguette dovranno cambiare mentalità durante il mondiale e ritrovare l’energia d’un tempo.
L’Italia di Cesare Prandelli, campione del mondo nel 2006, ha tutte le carte in regola per fare bella figura e gode di ottime quotazioni da parte dei bookmakers che vedono in questa squadra un collettivo che ha saputo rinnovarsi dopo la precedente competizione.
Allora Forza Azzurri! (un tempo si diceva Forza Italia, ma oggi equivalerebbe a sostenere un partito politico. La politica, con la sua viscida demagogia e la sua spietata logica ci impedisce anche di tifare per la nostra Nazionale!).
E voi, quale pronostico prevedete per questo mondiale?
Se, come me, non avrete la possibilità di recarvi in Brasile per godervi l’imminente mondiale di calcio 2014 e trascorrerete un’altra estate afosa a Parigi, eccovi qualche consiglio riguardo i miglior posti dove vedere le partite.
Dal 1998, anno in cui la Francia ha ospitato e vinto i mondiali, Parigi è letteralmente tappezzata di enormi tv a schermo piatto disseminate in tutte le brasserie e pub della capitale.
Tutto dipende dall’atmosfera che ricercate.
Se preferite assistere alle partite degli Azzurri attorniati da connazionali che gridano e cantano cori d’incitamento, potete recarvi alla Pizzeria Venezia nel quartiere di Bercy:
Le Venezia 3 Rue Corbineau
75012 Paris
Metro: Bercy
L’atmosfera è quella tipicamente italiana e potrete esultare sapendo che tutta la gente che vi sta intorno condivite la vostra stessa passione.
Se preferite piuttosto assistere alle partite degli Azzurri e a tutte le altre partite in un’atmosfera piú internazionale, recatevi in uno dei tanti Irish Pub della capitale.
Eccovi alcuni indirizzi:
Corcoran’s Irish Pub
28, Rue Saint-André des Arts
75006 Paris
Metro: Saint Michel
La mascotte ufficiale dei prossimi mondiali di calcio, che si terranno in Brasile a partire dal 12 giugno 2014, si chiama Fuleco ed è rappresentata da un simpatico armadillo di colore verde-oro.
Il nome è un acronimo composto dalla sillaba “FUL” da FUteboL (calcio) ed “ECO” da ECOlogia.
Questo allegro armadillo, che indossa i colori della nazionale brasiliana, è stato scelto dai tifosi attraverso un sondaggio online.
La Fifa ha introdotto la tradizione delle mascottes nel 1966 per rappresentare in maniera simbolica le tradizioni e lo spirito del paese organizzatore.
La mascotte incarna in maniera colorata la fauna, la flora, gli usi i costumi o la storia di un paese.
Ogni mascotte ha un proprio nome e una sua storia, ripercorriamola insieme:
Inghilterra 1966 – Willie un simpatico leoncino che indossa la maglietta con la Union Jack (la bandiera inglese) Messico 1970 – Juanito, un allegro ragazzino messicano con un enorme sombrero. Germania 1974 – Tip e Tap, due giovani ragazzi che indossano le maglie della Germania dell’Est e dell’Ovest. Sulle maglie si può leggere « WM 74 » che sta per Coppa del Mondo 1974 in Germania. Argentina 1978 – Gauchito, il giovane argentino con la maglia della sua Nazionale.
Il cappello e il foulard che indossa sono tipici dei gauchos argentini. Spagna 1982 – Naranjito, un’arancia, simbolo della Spagna, che indossa la maglia spagnola. Messico 1986 – Pique è un simpatico peperoncino, simbolo messicano, con tanto di sombrero. Italia 1990 – Ciao, una mascotte design decorata dal tricolore italiano. USA 1994 – Striker, un cane che indossa la maglia degli Stati Uniti Francia 1998 – Footix, il gallo, simbolo della Francia decorato con i colori della Nazionale.
Il suffisso “ix” rimanda al famoso personaggio dei fumetti Asterix. Corea del Sud e Giappone 2002 – Sphériks: Kaz, Nik et Ato, personaggi futuristi arancione, viola e blu. Germania 2006 – Goléo VI il leone parlante e il suo compagno Pille, il pallone. Il 6 di Goléo si riferisce al 2006. Sud Africa 2010 – Zakumi, un giovane leopardo che indossa i colori della squadra Nazionale dei Bafana Bafana.
Io adoro Zakumi e Ciao. Quali sono i vostri preferiti?
Ci siamo! La ventesima edizione del mondiale di calcio, in Brasile, comincia tra meno di un mese.
La partita inaugurale Brasile-Croazia si disputerà nello stadio Arena Corinthias di San Paolo alle 17h00 del 12 giugno 2014 (le 22h italiane).
I maschi (e non solo) del pianeta non riescono più a contenere la trepidazione e tra pochi giorni monopolizzeranno tutte le televisioni per sintonizzarsi con il pianeta calcio.
Eccovi quindi il calendario completo delle partite del mondiale di calcio 2014 per non perdere nemmeno un incontro di quest’appassionante avventura.
GRUPPO B
13/06 16:00 (22.00) Salvador / Spagna-Olanda
13/06 18:00 (00.00) Cuiaba / Cile – Australia
18/06 16:00 (21.00) Rio De Janeiro / Spagna – Cile
18/06 13:00 (18.00) Porto Alegre / Australia – Olanda
23/06 13:00 (18.00) Curitiba / Australia – Spagna
23/06 13:00 (18.00) Sao Paulo / Olanda – Cile
GRUPPO C
14/06 13:00 (18.00) Belo Horizonte / Colombia – Grecia
14/06 22:00 (3.00) Recife / Costa d’Avorio – Giappone
19/06 13:00 (18.00) Brasilia / Colombia – Costa d’Avorio
19/06 19:00 (0.00) Natal / Giappone – Grecia
24/06 16:00 (22.00) Cuiaba / Giappone – Colombia
24/06 17:00 (22.00) Fortaleza / Grecia – Costa d’Avorio
GRUPPO D
14/06 16:00 (21.00) Fortaleza / Uruguay – Costarica
14/06 18:00 (0.00) Manaus / Inghilterra – Italia
19/06 16:00 (21.00) Sao Paulo / Uruguay – Inghilterra
20/06 13:00 (18.00) Recife / Italia – Costarica
24/06 13:00 (18.00) Natal / Italia – Uruguay
24/06 13:00 (18.00) Belo Horizonte / Costarica – Inghilterra
GRUPPO E 15/06 13:00 (18.00) Brasilia / Svizzera – Ecuador
15/06 16:00 (21.00) Porto Alegre / Francia – Honduras
20/06 16:00 (21.00) Salvador / Svizzera – Francia
20/06 19:00 (0.00) Curitiba / Honduras – Ecuador
25/06 16:00 (22.00) Manaus / Honduras – Svizzera
25/06 17:00 (22.00) Rio De Janeiro / Ecuador – Francia
GRUPPO F
15/06 19:00 (0.00) Rio De Janeiro / Argentina – Bosnia
16/06 16:00 (21.00) Curitiba / Iran – Nigeria
21/06 13:00 (18.00) Belo Horizonte / Argentina – Iran
21/06 18:00 (0.00) Cuiaba / Nigeria – Bosnia
25/06 13:00 (18.00) Porto Alegre / Nigeria – Argentina
25/06 13:00 (18.00) Salvador / Bosnia – Iran
GRUPPO G
16/06 13:00 (18.00) Salvador / Germania – Portogallo
16/06 19:00 (0.00) Natal / Ghana – USA
21/06 16:00 (21.00) Fortaleza / Germania – Ghana
22/06 18:00 (0.00) Manaus / USA – Portogallo
26/06 13:00 (18.00) Recife / USA – Germania
26/06 13:00 (18.00) Brasilia / Portogallo – Ghana
GRUPPO H
17/06 13:00 (18.00) Belo Horizonte / Belgio – Algeria
17/06 18:00 (0.00) Cuiaba / Russia – Corea del Sud
22/06 13:00 (18.00) Rio De Janeiro / Belgio – Russia
22/06 16:00 (21.00) Porto Alegre / Corea del Sud – Algeria
26/06 17:00 (22.00) Sao Paulo / Corea del Sud – Belgio
26/06 17:00 (22.00) Curitiba / Algeria – Russia
Un enorme affresco, dedicato al grande campione svedese del PSG Zlatan Ibrahimovic, è stato da poco completato nel X arrondissement, a pochi passi dal canale Saint Martin.
Paradossalmente il disegno monumentale si trova a breve distanza dalla rue de Marseille, la città dell’OM (Olympique Marseille), eterno nemico del Paris Saint Germain.
Creatore e fautore di questo gigantesco graffito è la marca Nike che ha lanciato una campagna intitolata Risk Everything in onore del mondiale di calcio che avrà luogo tra un mese circa in Brazile. A proposito…Forza Azzurri!
La statua della testata di Zinedine Zidane, attualmente esposta di fronte al museo di arte contemporanea Georges Pompidou, continua a far parlare di se e a suscitare polemiche.
In vacanza a Parigi, Marco Materazzi si è fatto immortalare ai piedi della famosa opera che immortala l’attimo in cui Zizou colpisce il difensore italiano con una violenta testa al petto.
I parigini hanno più volte manifestato la loro antipatia verso la statua bronzea dell’artista algerino Aden Abdessemed che ricorda loro cattivi souvenirs calcistici.
L’incauta testata di Zidane fu un episodio cruciale della finale dei mondiali del 2006 e la sua conseguente espulsione pesò come un macigno sul risultato della partita.
Personalmente lascerei quella statua ancora a lungo davanti al Pompidou perché rappresenta l’apologia della sconfitta e stigmatizza un gesto violento e da condannare.
Naturalmente, in quanto italiano, sono di parte ma penso veramente che la statua-simbolo esposta a Beaubourg sia foriera di un forte valore pedagogico.
Dal 9 luglio del 2006, data della finale e del fattaccio in questione, ho avuto modo di discutere di quel gesto con molti amici e conoscenti francesi.
Nessuno di loro ha mai condannato il gesto di Zidane e ha sempre accusato Materazzi di essere un provocatore che ha meritato la lezione ricevuta.
Ho ripetutamente provato a spiegare ai miei amici mangia-baguette che le parole non feriscono fisicamente mentre una testata fa parecchio male ma non c’è stato verso di convincerli.
Magari vedendo l’enorme rappresentazione in bronzo, che raffigura il loro idolo calcistico che manda in fumo la sua reputazione, cambieranno idea e capiranno che Zidane fece un grosso sbaglio in quell’occasione.