Na stidda chiamata Pippinu

Peppino Impastato, militante comunista ucciso dalla mafia

Il 9 maggio del 1978, 42 anni fa, la violenza balorda della mafia uccideva Peppino Impastato.
Peppino è vivo e lotta insieme a noi, le sue idee non moriranno mai.

***

Na stidda chiamata Pippinu – Ascolta la poesia

Passau na stidda chiamata “Pippinu”.
Era virdi, azzurra, celesti.
Nuddu a vitti brillari.
Armi, droga, eroina, cocaina;
morti, lacrimi, sangu;
mari di dollari arricchiscinu u paisi,
i putenti tinevanu bancu.
Ma cu è ‘stu “Tanu Seduto”?
Primitivu, vaccaru, criminali;
fici ammazzari a Pippinu!
La luci ca Pippinu purtava
era politico-socio-culturale:
Luci ‘nna stu paisi,
scurusu, senza sviluppu,
abbituatu di sempri a suppurtari.
Luci ‘nna stu paisi,
unni i miruddi sunnu abbituati a nun pinsari.
Luci ‘nna stu paisi ,
unni è megghiu essiri orbi, surdi e muti.
Luci ‘nna tutti i paisi,
unni regna la morti,
la distruzioni civili e morali.
Luci, luci ca mai nuddu vitti. . . .
. . . . e la stidda ristò ‘ncelu a taliari!

Una stella che passò nel cielo buio e si fece notare,
ma che pochi seppero osservare, e che ora guarda noi: Peppino Impastato

Per maggiori informazioni visita il sito di Gaspare Cucinella

9 maggio 2016: Peppino è vivo!

peppino

Peppino Impastato è vivo!

Ecco il programma degli eventi previsti a Cinisi, dal 6 al 10 maggio, per commemorare l’anniversario della morte di Peppino Impastato.

VENERDI 6 MAGGIO

ore 16,30 presso la sala civica del comune di Cinisi Convegno Antiracket Il coraggio di dire NO organizzato dai giovani Democratici. Interverranno: Elena Ferraro, imprenditrice antiracket di Castelvetrano; Gianluca Calì, imprenditore antiracket di Altavilla, Santi Paslazzolo, imprenditore antiracket di Cinisi; Salvo Ruffino (Moderatore).
ore 18,30 presso la sala civica del comune di Cinisi vi sarà la presentazione del libro Insieme a Felicia – Il coraggio nella voce delle donne di Gabriella Ebano, Navarra editore.
Interverranno: Franca Imbergamo (magistrato), Cristina Cucinella (Casa Memoria), Felicia Vitale (familiare di Felicia Bartolotta), Anna Puglisi (C.S.D.G.I.), Lucia Sardo (attrice), Gabriella Ebano (autrice), Ottavio Navarra (editore), Silvana Polizzi (moderatrice).

SABATO 7 MAGGIO

ore 10,00 presso la sala civica del comune di Cinisi a cura dell’Associazione Peppino Impastato Cinisi: dibattito e presentazione documentaria sul nostro territorio ed in particolare sull’ambiente marino costiero del golfo di Castellammare da Cinisi a San Vito Lo Capo e proposte di risanamento e recupero di alcuni siti tra cui Spiaggia San Cataldo. E’ previsto l’intervento di esperti (tecno-scientifico, legale, politico) e a seguire un dibattito per le proposte di recupero.
ore 16,00 presso Casa Memoria si terrà la Premiazione II° Memorial Peppino Impastato Torneo di Calcio organizzato dalla scuola calcio Acd Città di Cinisi
Ore 17:30 Presso la sala civica del comune di Cinisi, l’Associazione Casa Memoria Felicia e Peppino Impastato Onlus affronterà un tema storico di notevole importanza legato al delitto Moro e all’omicidio di Impastato. Nel convegno intitolato “9 maggio 1978 – Una tragedia italiana”, verranno trattati, per la prima volta dopo 38 anni, due avvenimenti tragici accaduti nello stesso giorno in un momento difficile per la storia del nostro Paese. Saranno presenti: Agnese Moro, figlia di Aldo Moro; Giovanni Impastato, fratello di Peppino; la giornalista-scrittrice Rita Di Giovacchino; Gianfranco Donadio, commissione parlamentare Moro- Impastato, Giovanni Russo Spena, presidente del comitato parlamentare 1998 presso la Commissione antimafia, e Umberto Santino, presidente del Centro Siciliano di Documentazione G. Impastato. Coordinerà l’incontro il giornalista Francesco La Licata.
A seguire un dibattito sulla storia e la memoria di Peppino Impastato a cura dell’ Associazione Peppino Impastato.

DOMENICA 8 MAGGIO

Ore:10,00 Tappa della terza edizione della “Moto Passeggiata alla Memoria”, intitolata quest’anno “Io sono Impastato di Legalità”, organizzata dal Moto Club Polizia di Stato delegazione di Palermo “Ruote libere”, che unisce simbolicamente il 9 maggio 1978, morte di Peppino, all’eccidio di Portella della Ginestra dell’1 maggio 1947. Per l’occasione sarà depositata sul luogo dell’omicidio una corona di fiori in memoria di Peppino.
Ore 10:30 presso la sala civica del Comune di Cinisi – Conferenza “Diritti umani e legalità -Testimonianze dalle ingiustizie del mondo di oggi a cura di Casa Memoria e AfrikaSì Onlus.
I relatori saranno i responsabili di Casa Memoria, AfrikaSì Onlus e rappresentanti di associazioni che si occupano di migranti  e diritto alla casa. Saranno proiettati due brevi video.
– Giovanni Impastato – Casa Memoria
– Alessandra Tiengo – Presid. AfrikaSì Onlus
– Fulvio Vassallo Paleologo – Ass. Diritti e frontiere
– Nino Rocca – Comitato di lotta per la casa 12 Luglio
Coordinerà l’incontro la giornalista e scrittrice Mimma Scigliano.
Ore 13,00 presso Pizzeria Impastato SS.113 contrada Valle Cera Pranzo per raccolta fondi a sostegno del progetto “La memoria e il presente” con Casa Memoria Impastato e Ass. Officina Rigenerazione (Per info: 3209434963)
Ore 16,00 presso la sala civica del comune di Cinisi Seminario su Mafia e Antimafia dal maxi processo ad oggi, organizzato dal Centro Siciliano di documentazione G.Impastato di Palermo.Introduce e coordina: Umberto Santino Presidente del C.S.D.G..
Interverranno: il presidente di Corte d’Assise Angelo Pellino, la docente di Sociologia Alessandra Dino, il presidente di Libero Futuro Enrico Colajanni, il  vicepresidente del Centro Impastato Ferdinando Siringo, che parlerà del progetto del Memoriale.
Ore 17,30 Seconda Premiazione II° Memorial Peppino Impastato presso Casa Memoria
Ore 21,00 presso l’Atrio comunale del comune di Cinisi saranno protagonisti la musica di Federico Cimini e il teatro di Giulio Cavalli.

LUNEDI 9 MAGGIO

Ore: 10,30 presso il casolare in via Sandro Pertini, vicolo 9 Maggio 1978, Presidio di protesta per l’esproprio del casolare dove fu assassinato Peppino Impastato. Ci saranno degli interventi da parte delle associazione che sostengono la nostra causa e delle  performance con interventi teatrali e musicali da parte degli attori del teatro Proskenion di Reggio Calabria e dell’attore Ludovico Caldarera e del musicista Michele Piccione con letture di poesia di Ignazio Buttitta e della leggenda di Colapesce.
Ore 17,00 Corteo storico del 9 maggio da Radio Aut di Terrasini a Casa Memoria Cinisi con interventi conclusivi.
Il CNCA, con il presidente Armando Zappolini, in occasione dell’assemblea nazionale che si svolgerà a Cinisi nei giorni 9 e 10 maggio 2016, parteciperà al corteo in memoria di Peppino. Gli attori del teatro Proskenion di Reggio Calabria saranno presenti anche al corteo con attività di coinvolgimento e di animazione per le strade di Cinisi  riprendendo le esperienze del’76.
Ore 21.00 presso l’Atrio comunale del Comune di Cinisi, VI° edizione del premio “Musica e Cultura”. Saranno presenti la Comunità San Benedetto al Porto di Genova fondata da Don Andrea Gallo e il vignettista Vauro ai quali verrà assegnato il premio che ritireranno nella stessa serata.
La serata si concluderà con una performance dell’artista Annalisa Insardà.

MARTEDI 10 MAGGIO
Ore 21,00: su Rai1 verrà trasmesso il film “Felicia Impastato” di Gianfranco Albano, con Lunetta Savino che interpreta Felicia Bartolotta.
Siamo contenti di comunicare che la Rai ha accettato la nostra proposta di trasmettere in prima visione nazionale il film su mamma Felicia in questo giorno, in continuità con le iniziative del “9 Maggio in memoria di Peppino Impastato”.

Eventi sportivi

Tanti anche gli eventi sportivi tra i quali, la biciclettata organizzata dalla cooperativa Libera-Mente, che gestisce il bene confiscato “Fiori di Campo” a Marina di Cinisi e dall’Associazione Margi Biker, e il campionato di calcio per i bambini II° Memorial Peppino ImpastatoTorneo di Calcio organizzatodalla scuola calcio Acd Città di Cinisi

Mostre che saranno aperte al pubblico dal 6 al 15 Maggio 2016:

Il filo rosso della memoria- Racconto artistico dedicato a Felicia e Peppino Impastato. Mostra pittorica di Pino Manzella. La mostra itinerante organizzata da Cgil Ravenna, Casa Memoria Felicia e Peppino Impastato, Cgil Forlì, Coordinamento Libera Ravenna, Presidio Giuseppe Letizia Libera Forlimpopoli, Presidio Libera Forlì e Anpi Bagnacavallo, dopo aver percorso l’Emilia Romagna arriva a Cinisi. Presso sala Civica Comunale
“Ciao Guido – I viaggi” Foto di Guido Orlando. L’ Ass. AsaDin, l’Ass.Casa Memoria Felicia e Peppino Impastato, l’Ass.ne Peppino Impastato e La famiglia Orlando presentano una interessante esposizione di scatti fotografici di Guido Orlando fotografo professionista, compagno di Peppino e cofondatore di Casa Memoria, scomparso qualche anno fa, che raccontano l’anima, la quotidianità, la storia dei luoghi visitati, le emozioni, i sorrisi, la gente.
“LIFE IN THE SLUM” Through our eyes– Testimonianze dalle ingiustizie del mondo di oggi. Life in the slum è il frutto del percorso di studio e di lavoro di ragazze e ragazzi che vivono negli Slum (baraccopoli) di Nairobi. Imparare a fotografare nel cuore delle baraccopoli. E’ qui  che AfrikaSì Onlus ha accolto la richiesta di alcuni giovani che, incuriositi dalla macchina fotografica, hanno espresso la volontà di avvicinarsi al mondo della fotografia.
Io non ritratto”- Peppino Impastato una storia collettiva. Compagne, compagni,amici e familiari di Peppino ritratti oggi dai fotografi dall’Associazione AsaDin. Presso Sala Civica Comune di Cinisi

Dal 6 al 9 maggio il Camper di Radio 100 Passi sosterà di fronte l`ex casa Badalamenti, intervisterà alla radio gli ospiti presenti per le iniziative e trasmetterà in diretta web il discorso conclusivo del corteo e i concerti con una postazione in piazza Vittorio Emanuele Orlando di Cinisi.

Cinisi 8, 9, 10 & 11 maggio 2014: Forum sociale antimafia

Forum Sociale Antimafia 2014

Forum Sociale Antimafia 2014

9 maggio 1978-2014

36° Anniversario dell’assassinio di Peppino Impastato

INIZIATIVE

Il programma è stato concordato tra Casa Memoria e il Forum Sociale Antimafia.

8 maggio

Accoglienza

Ore: 16.30  “Mafie e antimafia al Nord e al Sud”.

I temi che verranno trattati sono:  “L’attività del Centro Impastato-Programmi in corso e il progetto del Memoriale della lotta alla mafia” con Umberto Santino

“Le lotte per la casa a Palermo” con Nino Rocca

organizzato da Osservatorio Antimafie Monza e Brianza “Peppino Impastato”, Gap di Rimini, Stampoantimafioso di Milano e Centro Siciliano Documentazione Impastato

presso Casa Badalamenti – C.so Umberto, 183 –

Ore: 18.30 Convegno Nazionale di “Avviso Pubblico – Amministratori sotto tiro”, presso Casa Badalamenti – C.so Umberto, 183 –

Ore: 20.00 Spettacolo teatrale di Alessio Di Modica “Ossa” . Spettacolo- Racconto su Placido Rizzotto, sindacalista siciliano che animò il movimento di occupazione delle terre a Corleone dando vita alla prima forma di antimafia sociale.

Ore: 22.00  Esibizione gruppi musicali locali davanti casa Badalamenti.

9 maggio

Ore: 10.00  Visita al casolare. Momento commemorativo e sit in di protesta.

Ore: 17.00  Corteo dalla sede storica di Radio Aut diTerrasini a Casa memoria Felicia e Peppino Impastato – A Chiusura interventi di Giovanni Impastato e dei compagni di Peppino.

Ore: 21.30 – Premio IV° edizione di Musica e Cultura. Concerto di Daniele Sepe & the rote jazz fraction; esibizione di Francesco Impastato, vincitori del premio “Musica e Cultura”. Assegnazione del I premio fotografico “Peppino Impastato”.

10 maggio

Ore: 10-13 Forum sulle lotte territoriali con la presenza delle mamme no muos presso Casa Badalamenti – C.so Umberto, 183 –

Ore: 16-20 Forum sui beni confiscati alle mafie – Lettura documento finale presso Casa Badalamenti – C.so Umberto, 183 –

Ore: 21-23 Proiezione del video di Paolo Chirco “Fiori di campo” sull’esperienza del collettivo Femminista di Cinisi (1977-78) presso Casa Badalamenti – C.so Umberto, 183 –

11 maggio

ore: 11.00 Tavola rotonda. Ipotesi per la costruzione di una Rete di Solidarietà Democratica Territoriale tra la Valle dello Jato e il Golfo di Castellammare. Con la partecipazione di amministratori e operatori culturali impegnati quotidianamente a contrastare malapolitica, malaffare, corruzione e mafia.

ore:17.30 Presentazione del libro, in presenza dell’autore, I MINISTRI DAL CIELO, di Lorenzo Barbera (sociologo) e con Alessandro La Grassa (presidente del CRESM), a cura di Belìce/EpiCentro della Memoria Viva – Marcia per la Pace della Sicilia Occidentale ’67 e Peppino Impastato.

ore:20.30 Presentazione concorso e terza edizione “Visioni notturne Sostenibili” e proiezione di documentari (precedenti edizioni): “Zavorra” di Vincenzo Mineo, 2011, (50′) “Radiografia della miseria” di Pietro Nelli, 1967 (16′) “Dallo zolfo al carbone” di Luca Vullo, 2008, (53′) a cura di Giuseppe Maiorana, direttore di Belìce/EpiCentro della Memoria Viva.

Si stanno allestendo una serie di mostre presso l’ex casa e il casolare Badalamenti, beni confiscati alla mafia. Nota: sono possibili modifiche, in corso d’opera.

Quasi tutte le iniziative si svolgeranno in Corso Umberto 183 , dove sarà anche installato un media-center.

Per ospitalità (campeggio e camere): Residence “Ciuri di campo” – bene confiscato alla mafia gestito dalla cooperativa Libera-mente- via Sandro Pertini traversa 1- Marina di Cinisi. Per info: 3392485455- 3938563107

Casa Memoria Peppino e Felicia Impastato

Centro Siciliano di Documentazione Giuseppe Impastato

Forum Sociale Antimafia

Un pugno nell’occhio

Peppino Impastato in un quadro di Pino Manzella

Peppino Impastato in un quadro di Pino Manzella

Non trascorrevo un 9 maggio a Cinisi da parecchi anni.
La vita di chi vive all’estero, per scelta o costrizione, comporta innumerevoli rinunce tra cui l’impossibilità di partecipare a eventi importanti della propria comunità.
La lontananza fisica, purtroppo, costringe chi vive fuori a non potere essere presente ai momenti essenziali della città/paese di appartenenza e a subire inevitabilmente uno straziante processo di alienazione dalle radici di provenienza.
In realtà basta poco per riassaporare il gusto inconfondibile dell’aria di casa e ritornare a essere la persona che si era prima di fare fagotto e partire.
E’ quello che mi è successo una decina di giorni fa.

Per chi è nato e ha vissuto a Cinisi, il 9 maggio non è una data qualunque ma rappresenta il giorno in cui la violenza della mafia ha strappato la vita a Peppino Impastato, un giovane siciliano che, lottando anche contro la sua famiglia, ha dedicato la sua breve esistenza alla denuncia di ogni forma di sopruso e ingiustizia a opera del potere mafioso.
La “casuale” coincidenza del ritrovamento del cadavere di Aldo Moro in via Caetani il 9 maggio del 1978 ha contribuito a occultare fin da subito la storia del provincialotto siciliano che, giocando con la dinamite per preparare un attentato, era saltato in aria sui binari della ferrovia.
La tesi dell’inverosimile preparativo d’attentato finito male o addirittura del suicidio furono le versioni ufficiali portate avanti dalla stampa e dalle autorità.
I loschi depistaggi per allontanare l’inchiesta giudiziaria dalla verità sulla morte di Giuseppe Impastato cominciarono già all’indomani della sua morte quando il maggiore Subranni (attualmente indagato nell’ambito della trattativa stato-mafia), comandante del reparto operativo del gruppo carabinieri di Palermo, utilizzò queste parole nel suo rapporto relativo alla morte del giovane militante di Democrazia Proletaria:“L’Impastato, dopo avere riflettuto ancora una volta su quello che egli stesso aveva definito un fallimento, progetta ed attua l’attentato dinamitardo alla linea ferrata in maniera da legare il ricordo della sua morte ad un fatto eclatante”.
E’ stata solamente la tenacia delle ricerche dei compagni di Peppino che ha permesso di far riaffiorare quella verità che in molti avevano tentato di insabbiare: il ritrovamento di alcune tracce di sangue in un casolare poco distante dal luogo dell’esplosione tolse ogni dubbio sull’accaduto.
Peppino era stato barbaramente aggredito prima di essere posto sui binari della ferrovia con cinque chili di esplosivo.
Un assassinio brutale, selvaggio e violento.
Questo è stato il prezzo che la mafia ha fatto pagare a Peppino Impastato per la pungente ironia con cui aveva denunciato attraverso provocatorie emissioni radiofoniche su Radio Aut, gli abusi, gli sfregi sul territorio, i traffici illeciti e l’arroganza del boss locale Gaetano Badalamenti rinominato Tano Seduto.
Nonostante i depistaggi la verità alla fine è venuta a galla e nel 2002 (24 anni dopo l’assassinio!) e la corte di giustizia italiana ha condannato Gaetano Badalamenti all’ergastolo per l’omicidio.

Peppino Impastato davanti la sede di Radio Aut

Peppino Impastato davanti la sede di Radio Aut

Ricordo ancora il primo 9 maggio al quale ho partecipato da ragazzo.
Frequentavo le scuole medie di Cinisi e alcuni insegnanti particolarmente illuminati mi presentarono per la prima volta la storia di Peppino, insistendo sul significato profondo della sua vita.
Mi sono legato immediatamente a quel giovane che portava il mio stesso cognome e che appariva ai miei occhi come un personaggio rivoluzionario.
Un ragazzo di Cinisi, come me, che aveva trovato la forza e il coraggio per lottare contro il potere mafioso che, come se non bastasse, risiedeva nella sua stessa casa.
Ripenso vividamente al momento in cui per la prima volta ho appreso la sua storia e percepisco ancora le vibrazioni della mia anima per l’ammirazione verso il sacrificio di quel ragazzo di appena 30 anni.
Ricordo anche una sensazione di disilluso stupore quando, partecipando per la prima volta alle manifestazioni organizzate in onore di Peppino, mi resi conto che i dibattiti e le conferenze erano semi-deserte e i partecipanti ai cortei erano pochissimi.
Per molti anni, in occasione di quella data, lo stesso gruppo di persone, formato principalmente dai compagni di Peppino e da pochi altri cinisensi, ha ricordato e reso onore al proprio compaesano assassinato dalla mafia.
Poi nel 2000 tutto è cambiato.
L’uscita dei Cento Passi, il bellissimo film di Marco Tullio Giordana, ha permesso di sdoganare a livello nazionale la figura di Peppino Impastato e ha contribuito a sensibilizzare una fetta considerevole di persone che, fino a quel momento, non avevano mai sentito il suo nome.
Da quel momento la commemorazione del 9 maggio ha registrato una partecipazione massiccia di gente proveniente da tutt’Italia per ricordare il giovane di Cinisi che ha sacrificato la sua vita per lottare la mafia siciliana.

Il corteo per Peppino Impastato

Il corteo per Peppino Impastato

Quest’anno l’evento è stato particolarmente ricco e interessante: conferenze e dibattiti partecipatissimi, mostre di pittura, concerti, un colorato corteo da radio Aut fino alla casa di Peppino (oggi diventata un museo dedicato alla sua vita) e alla casa del boss Badalamenti (bene confiscato alla mafia e gestito dall’associazione Peppino Impastato), la presenza di numerosi sindaci di vari comuni italiani.
Tra i tanti eventi che hanno corredato la trentacinquesima commemorazione della scomparsa di Peppino Impastato, mi piace ricordare l’omaggio al poeta Gaspare Cucinella che ha ricevuto una targa alla carriera e ha recitato alcune delle sue poesie.
Gaspare Cucinella ha tra l’altro scritto una bellissima poesia dedicata a Peppino intitolata Na stidda chiamata Peppino.
Partecipare dopo tanto tempo al 9 maggio di Cinisi è stato molto toccante perchè mi ha ricordato l’importanza della memoria storica e della partecipazione di un’intera comunità agli eventi fondamentali della sua cultura.

Ho lasciato il corteo con l’animo gonfio di speranze nel prossimo e nella Sicilia, convinto che un mondo diverso sia possibile.
Tuttavia mi è bastato percorrere pochi chilometri per mettere da parte le utopie esistenziali e rendermi conto che la Sicilia è ancora impelagata nelle sue contraddizioni e nel gattopardesco “tutto cambia per non cambiare nulla”.
Mi è bastato spostarmi di qualche chilometro con la mia Punto bianca, passando da Cinisi a Terrasini, per rendermi conto che le lotte di Peppino sono più che mai attuali e il sacrificio della sua vita deve ricordarci che non bisogna mai arrendersi davanti alle ingiustizie.
Arrivato al lungomare di Terrasini, la mia attenzione è stata catturata da un gruppo di persone che contemplava e commentava animosamente un cantiere in costruzione sulla costa.
Incuriosito da quella strana presenza edile su un tratto di costa incontaminato e, tra l’altro, pericoloso per via della franosità della roccia (recentemente due giovani hanno perso la vita precipitando dalla scogliera), ho deciso di scendere dall’auto per prendere informazioni.
I presenti mi hanno spiegato che quello che si dispiegava davanti ai miei occhi era il cantiere che porterà alla realizzazione dell’ I-club, uno spazio “sapientemente adagiato nella costa di Terrasini” che ospiterà un ristorante, un Solarium “in cui gli ospiti saranno coccolati, serviti e viziati” e una discoteca notturna “che grazie a rinomati dj creerà qualcosa di innovativo”.
Le parole virgolettate, come avrete ben capito, sono tratte direttamente dal sito dell’I-club che descrive la propria creazione come una perla di rara bellezza capace di integrarsi perfettamente nel paesaggio costiero in cui si collocherà e di incrementare il turismo locale richiamando visitatori da tutto il mondo.

Il cantiere dell'I-club a Calarossa

Il cantiere dell’I-club a Calarossa

Il progetto, sulla carta, è stupendo: una piattaforma a due passi dal mare dove divertirsi e fare festa fino a notte fonda, un punto di osservazione unico per ammirare tramonti mozzafiato e un motore economico per incrementare il turismo siciliano.
Perché lamentarsi allora? Perché voler andare sempre contro ogni iniziativa? Perchè voler fare i bastian-contrari opponendosi a ogni novità e a ogni forma di cambiamento?
Perché la realtà è ben diversa dai testi poetici del sito web che decantano una struttura paradisiaca dove sognare e abbronzarsi allegramente.
La struttura in questione è un pugno nell’occhio e un pugno nella pancia della dignità siciliana.
Il Solarium installato sulla magnifica costa di Calarossa è una contraddizione inaccettabile per le seguenti ragioni:

– A livello paesaggistico è un pugno nell’occhio che rovina uno scenario da cartolina incantevole.
La sua presenza aggredisce brutalmente un tratto di costa incontaminato.
Non c’erano altri posti per realizzare questo progetto?

– Ruberà i tramonti agli abitanti di Terrasini.
Se i clienti della struttura potranno usufruire di splendidi tramonti, le tante coppie che si fermano sulla cosiddetta piazzetta degli innamorati per godersi il romantico tuffo del disco solare in mare, dovranno includere nella loro visione idilliaca anche un rettangolone bianco chiamato I-club.
Un tramonto macchiato di bianco vi sembra romantico?

– E’ pericoloso.
Non riesco a credere che il comune abbia autorizzato la costruzione di un locale a strapiombo della costa, in cima a un promontorio che si getta sul mare!!!
Ma siamo sicuri che i controlli geologici siano stati effettuati correttamente?

– Distrugge la bellezza.
E’ un vero e proprio assassinio della bellezza della zona dell’isolotto che verrà deturpata e privata del suo fascino.

– Il gioco non vale la candela.
Capisco che in nome del Dio denaro si è spesso pronti a sacrificare i valori più elevati, che come diceva Coleman Business is Business, che in Sicilia il lavoro bisogna crearselo ma francamente reputo che il gioco non valga la candela.
Voglio dire che la struttura, una volta ultimata, darà occupazione a un numero molto limitato di personale e, in ogni caso, non tale da giustificare un simile scempio paesaggistico.

Il cantiere di costruzione dell'I-club

Il cantiere di costruzione dell’I-club

Nel corso della sua breve vita Peppino condusse svariate lotte a difesa del territorio e contro le speculazioni edilizie, partecipò alla difesa dei terreni della zona del Mulinazzo che furono espropriati per quattro soldi ai contadini per realizzare la terza pista dell’aeroporto.
Quella del Mulinazzo era una delle zone più rigogliose e floride della costa occidentale e fu sacrificata per favorire l’aeroporto.
La storia si ripete a distanza di tempo e, ancora una volta, il territorio viene mortificato in nome del Dio denaro.
Quel tratto di costa terrasinese, già abbondantemente privatizzato, aveva in passato destato l’attenzione dell’opinione pubblica per il progetto di costruzione di un depuratore.
In quel caso il progetto é fallito grazie soprattutto all’intervento di associazioni ambientaliste e movimenti cittadini.
Chi vincerà questa volta?

Per ricollegare la prima parte del post dedicata a Peppino con la seconda incentrata sullo scempio paesaggistico in atto a Calarossa, ritengo opportuno includere uno spezzone del film i Cento Passi in cui Peppino espone il suo concetto di bellezza:

Uno sale qua sopra e potrebbe anche pensare che la natura vince sempre, che è ancora più forte dell’uomo…e invece non è così. In fondo tutte le cose, anche le peggiori, una volta fatte poi si trovano una logica, una giustificazione per il solo fatto di esistere.
Dopo un pò tutto fa parte del paesaggio…c’è, esiste…nessuno si ricorda più di com’era prima. Non ci vuole niente a distruggere la bellezza.
E allora…allora invece della lotta politica, la coscienza di classe, tutte le manifestazioni e ‘sctè fessarie, bisognerebbe ricordare alla gente che cos’è la bellezza, aiutarla a riconoscerla, a difenderla.
La bellezza…è importante la bellezza…da quella scende giù tutto il resto

11° Forum Sociale Antimafia “Felicia e Peppino Impastato”

Peppino Impastato

11° Forum Sociale Antimafia “Felicia e Peppino Impastato”


Sabato 5 Maggio, Casa 9 Maggio, Cinisi
Ore 9.00: Accoglienza Forum e registrazione
Ore 11.00: Forum “Crisi del capitalismo tra moneta e lavoro”
Coordina Alessandro D’Alessandro
Approfondimenti di
Lidia Undiemi Università di Palermo
Alberto Lombardo Università di Palermo
Luca Martinelli Operaio Dalmine di Bergamo
Ore 15.00: Forum “Mafia antimafia e dintorni”
Coordina Salvo Vitale
Approfondimenti di
Rino Giacalone Giornalista
Enrico Bellavia Giornalista
Stefania Pellegrini docente Università di Bologna
Fernando Scarlata Comitato Peppino Impastato Brescia
Cristian Abbondanza Casa della Legalità Genova
Valentina Caviglia Comitato Antirazzista COBAS Palermo
Associazione Africalabria
Ore 19.30: Proiezione di “Oltrepassando il mare” di Maurizio Marzolla per la Campagna SOS Rosarno di Ass. Equosud
Ore 20.30: Cena sociale
Ore 21.30: Spettacolo “Arringa” a cura del Circolo Metropolis di Castellammare del Golfo
Ore 22.30: Margherita Avvento e Danilo e Gabro (Stasi) in acustico presso l’Osteria Sociale

Domenica 6 Maggio, Casa 9 Maggio, Cinisi
Ore 09.00: Forum “Lavoro: Crisi, diritti negati e lotte sociali”
Coordina Renato Franzitta
Intervengono
Giulio Palermo Università Brescia
Realtà Lavorative: FIAT Termini Imerese, CNT Trapani, Coop Palermo, Wagon-lits, Fiat Mirafiori, Cesame Catania
Ore 15.00: Forum “Abbiamo trasmesso: Informazione e controinformazione da Radio Aut a Telejato”
Coordina Salvo Vitale
Intervengono:
Pino Maniaci TeleJato
Nadia Furnari Ass. Rita Atria
Radio Onda Rossa Roma
Radio Aut
Ore 18.30: Ricordo di Guido Orlando
Ore 19.30: Inaugurazione Mostre “Guido e Peppino: i compagni non dimenticano” e “Guido e Cuba”
Ore 20.30: Cena presso l’Osteria Sociale
Ore 21.00: “U Mulinazzu” Recital di Gaspare Cucinella, accompagnamento di Piero Impastato
Ore 21.30: Recital di Salvo Vitale

Lunedì 7 Maggio, Casa 9 Maggio, Cinisi
Ore 15.00: Forum “Contro la privatizzazione dei beni comuni: quali prospettive?”
Coordina Pino Dicevi
Intervengono
Associazione A SUD
Alberto Lucarelli Assessore Beni Comuni Comune di Napoli
Vincenzo Miliucci Esecutivo Nazionale COBAS
Maurizio Montalto Giurista Forum Nazionale Acqua Pubblica
Valentina Bonadonna avvocato
Carlo Cataldi Amat Palermo
Ore 19.15: Presentazione del Libro “Gli ultimi Mohicani” di Matteo Pucciarelli Presenta Mario Minarda
Ore 20.30: Cena presso l’Osteria Sociale
Ore 21.00: Esibizione del Trio “A lu Bal” presso l’Osteria Sociale
Ore 21.30: Spettacolo Teatrale “Malacarne” di Consuelo Cagnati con Consuelo Cagnati e Andrea Maurizi
Ore 22.30: Sonora Mediterranea presso l’Osteria Sociale

Martedì 8 Maggio, Casa 9 Maggio, Cinisi
Ore 15.00: Forum “Peppino, identità ed eredità: LA MEMORIA NON SI CANCELLA!”
Coordina Salvo Vitale
Intervengono
I compagni di Peppino
Renato Franzitta COBAS Palermo
Giuseppe D’Angelo Associazione Radio Aut
Ore 19.15: Presentazione del Libro di Valerio Monteventi e Bifo “Come si fa?” Presenta Paolo Arena
Ore 20.30: Cena presso l’Osteria Sociale
Ore 21.30: Spettacolo teatrale No Tav sulle giornate di Chiomonte, in Val Di Susa: “RACCONTI DI MEZZA ESTATE” in collaborazione con “Teatro in rivolta“. Ideazione e regia di Lucia Falco
Ore 23.00 presso il Campeggio: Dancehall by “La Giraffa Fa Specie meets Stormer Misfit” Electro-Rock / Indietronic from Torino

Mercoledì 9 Maggio, Casa 9 Maggio, Cinisi
Ore 09.00: Forum “Da Nord a Sud: Resistenze territoriali a confronto”
Coordina Martina Lo Cascio
Intervengono
Comitati No Tav Val Di Susa
Comitato 3e32 L’Aquila
Rete No Ponte
Comitato NO MUOS Niscemi
Ore 16.30: Concentramento corteo davanti la vecchia sede di Radio Aut a Terrasini
Ore 17.00: Corteo da Radio Aut a Cinisi
Ore 19.30: Casa 9 Maggio Lettura del documento conclusivo dell’XI° Forum Sociale Antimafia Felicia e Peppino Impastato
Ore 20.30: Cena sociale presso l’Osteria Sociale e festa conclusiva.
(Altre iniziative saranno comunicate successivamente con relativi orari e luoghi di svolgimento; il programma è suscettibile di modifiche negli orari e nei luoghi.)

REALTA’ PROMOTRICI DEL FORUM:
• Ass. Peppino Impastato Cinisi
• Ass. RADIO AUT Palermo
• COBAS PALERMO
• Collettivo Malefimmine Palermo
• Officina Autorganizzata Palermo
• Ass. Italia Cuba Palermo
• A SUD SICILIA
• Comitato Antirazzista Cobas Palermo
• Circolo Arci Malaussene Palermo
• Laboratorio Zeta Palermo
• ANPI Palermo
• Collettivo 20 Luglio Palermo
• CSP Palermo
• Collettivo Senza Tregua Palermo
• Circolo Metropolis Castellammare del Golfo
• Ass. Antimafie Rita Atria
• Giovani Comunisti Palermo
• Occupy Palermo

Per Info e adesioni: info@associazioneradioaut.org e associazionepeppinoimpastato@gmail.com
Informazioni sul forum: www.peppinoimpastato.com e www.associazioneradioaut.org
Tutti i forum si svolgeranno presso Casa 9 Maggio (Ex Casa Badalamenti) Corso Umberto 183 a Cinisi
• OSTERIA SOCIALE: Presso Casa 9 Maggio – a cura del Sucus Clan
• CAMPEGGIO FORUM: PRESSO CAMPO SPORTIVO info@associazioneradioaut.org
Al Campo: docce, servizi gratuiti (Obbligatorio portarsi la tenda) presso il Campo sportivo di Cinisi – Via della Libertà, circa 500 m. dalla stazione ferroviaria di Cinisi/Terrasini; seguire poi le indicazioni all’uscita della stazione.
• MOSTRE: Giorno 5 Maggio alle ore 19.30 sarà inaugurata la Mostra su Guido Orlando “Guido e Peppino: i compagni non dimenticano!” a cura dell’Ass. Peppino Impastato e la Mostra “Guido e Cuba” a cura dell’Ass. Peppino Impastato e dell’Ass. Italia Cuba di Palermo.

COME ARRIVARE
In auto: Autostrada A29 Palermo-Trapani-Mazara del Vallo, uscita svincolo di Cinisi se si viene da Palermo, Terrasini se si viene da Trapani, poi seguire le indicazioni sulla S.S. 113 verso Cinisi.
In Treno: Linea ferroviaria Palermo -Trapani, fermata alla stazione di Cinisi (25 km da Palermo). Il campeggio del forum è a circa 500 m.
In Pullman: Corse ditta AST da Palermo direzione Partinico o Terrasini. Fermata all’incrocio principale di Cinisi.
In Aereo: L’Aeroporto internazionale “Falcone e Borsellino” di Palermo è a Punta Raisi, nel territorio comunale di Cinisi, e dista 1 km dal centro del paese. Dall’aeroporto sono in servizio un treno/navetta, il Trinacria Express, con corse circa ogni ora, ed una linea di pullman con corse per Cinisi, oltre che i taxi.

Un Natale siciliano

L’albero di Natale a costo zero

Anche quest’anno sono tornato in Sicilia per le vacanze natalizie e per recharger les piles, come dicono qui a Parigi (per ricaricare le pile), per affrontare un nuovo anno.
Quando torno a Cinisi, ho l’impressione di non essere mai partito dalla Sicilia, di non aver mai abbandonato la mia vita siciliana ma di averla soltanto messa in stand-by premendo il pulsante pausa del telecomando.
Ogni volta che mi catapulto in Sicilia per riassaporare un pò di quella vita che un tempo mi era così cara, è come se mi teletrasportassi in una dimensione parallela in cui il tempo resta immutato e tutto è cristallizzato da sette anni a questa parte.
Tornare in Sicilia durante le feste natalizie è stato essenziale: passare del tempo con la mia famiglia, rincontrare vecchi e “veri” amici, riassaporare i deliziosi piatti siciliani e tuffarmi nelle tradizioni natalizie del mio caro paesello.
La prima cosa che ho fatto quando sono atterrato a Cinisi (l’aeroporto Falcone-Borsellino, ex Punta Raisi, si trova nel territorio del mio paese), è stata, come ogni volta che torno in Sicilia, andare in spiaggia.
Ho spento la macchina e sono rimasto una quindicina di minuti a fissare una delle cose che più mi manca qui a Parigi: il mare.
Per chi abita in un paese bagnato dal mare, guardare l’orizzonte oltre quell’immensa distesa d’acqua, diventa un’azione abituale, quotidiana e quasi meccanica: l’anima si abbandona in divagazioni metafisiche, cullata dalle onde, e i problemi reali, per pochi minuti, sembrano lontani.

L’albero realizzato con 6 mila bottiglie di plastica

Dopo l’abituale sosta in spiaggia, ho continuato il mio giro panoramico del paese con la classica “salita” del Corso Umberto, il corso principale del paese.
Ricordo che da ragazzo, in scooter, lo percorrevo una quindicina di volte al giorno.
Giunto in piazza, l’atmosfera natalizia si è materializzata sottoforma di un particolarissimo albero di Natale, realizzato attraverso l’intelligente sovrapposizione di bottiglie di plastica.
L’opera natalizia realizzata quest’anno dal comune di Cinisi è veramente particolare e va riconosciuta l’originalità di una creazione che ha saputo combinare ecologia e spirito natalizio. Un vero e proprio albero a costo zero!
Il maestoso palazzo dei benedettini, sede del municipio, ha saputo degnamente fare da sfondo all’albero di plastica per la cui realizzazione sono state necessarie circa 6 mila bottiglie.

La torre del mulinazzo nel presepe di Giacomo Randazzo

Tra le altre iniziative che hanno movimentato il Natale cinisense va ricordato l’immancabile presepe semovente di Giacomo Randazzo che ogni hanno, per la sua bellezza, lascia senza fiato piccoli e grandi.
Il presepe quest’anno era ancora più grande e le riproduzioni in miniatura curate nei dettagli: un paese in miniatura con tanto di fontane, chiese e artigiani di ogni sorta.
Quest’anno il presepe di Randazzo era maggiormente legato al territorio di Cinisi grazie alla presenza della magnifica riproduzione della mitica torre del mulinazzo e della costa antistante, una perla che ha impreziosito un’opera già dotata di un fascino particolarissimo .

Il presepe vivente di Cinisi

Poco distante dal presepe semovente è stato allestito un suggestivo presepe vivente. L’iniziativa è stata proposta per la prima volta quest’anno ma sono sicuro che sarà riproposta nuovamente negli anni successivi.

Il calzolaio

Tre le altre iniziative che hanno caratterizzato il periodo natalizio nel mio paese mi piace ricordare, infine, Officina 183 una mostra collettiva di artisti di Cinisi e Terrasini organizzata nell’ex casa del boss Tano Badalamenti, il responsabile dell’assassino di Peppino Impastato.
Oggi, quasi simbolicamente, quel luogo di dolore e tristezza è stato attribuito all’associazione che tiene viva la memoria di Peppino e se le mura di quella casa potessero parlare, griderebbero a squarciagola la propria felicità.

L’ex casa di Tano Badalamenti

Peppino Impastato – Un giullare contro la mafia

Peppino Impastato – Un giullare contro la mafia

La nostra amica Giusy viene spesso a trovarci a Parigi e ogni suo passaggio nel nostro appartamento parigino è sublimato dagli sfiziosi dolci siciliani di cui ci fa omaggio.
Conoscendo la mia debolezza per i dolci con la ricotta, Giusy sa prendermi sistematicamente per la gola.
Dopo averci deliziato con poetiche guantere di cannoli, la nostra amica palermitana ci ha onorato con un indimenticabile vassoio di sfince di San Giuseppe (per chi non le conoscesse, sono i dolci tipici del palermitano in occasione del Santo del 19 marzo).
Oltre al regalo goloso, Giusy mi ha anche offerto un libro: “Quando l’ho visto ho pensato a te” mi ha detto porgendomi il volumetto.
Si tratta di un libricino intitolato Peppino Impastato: un giullare contro la mafia che racconta la storia di Peppino a fumetti.
Ho divorato il libro nell’arco di un pomeriggio e mi ha positivamente sorpreso per la qualità dei disegni e per l’originalità nel raccontare la storia di questo eroe-martire siciliano.

Il libro, pubblicato dalla casa editrice Becco Giallo, è scritto a quattro mani dagli autori siciliani Marco Rizzo e Lelio Bonaccorso che riescono a riassumere con vivide immagini la breve esistenza di Peppino Impastato.
Seguendo la scia del film I cento passi di Marco Tullio Giordana che ha egregiamente proposto sul grande schermo la storia di Peppino sensibilizzando l’opinione pubblica nazionale, Peppino Impastato: un giullare contro la mafia riesce a trasmettere attraverso l’arte del fumetto il significato più profondo dell’impegno e del sacrificio di Peppino.
128 pagine arricchite da intensi disegni capaci di suscitare forti emozioni nel lettore: le scene che rappresentano l’assassinio sono particolarmente forti.
La violenza delle immagini è un effetto voluto, come spiega Marco Rizzo, per far riflettere il lettore sulla violenza e sulla brutalità del potere mafioso che ha spezzato gli ideali e la vitalità di un uomo libero.
L’opera è impreziosita da due interviste, una al fratello Giovanni Impastato e una all’amico Salvo Vitale, che sottolineano l’importanza di tenere vivo il ricordo della storia di Peppino che ancora oggi si rivela un personaggio scomodo.

“Alla mafia, Peppino si è ribellato con le armi che i boss odiano di più: l’ironia e lo sfottò”. (dalla prefazione di Lirio Abbate, autore de I complici con Peter Gomez)

“Peppino è un personaggio ancora scomodo: si prova disperatamente a istituzionalizzarlo, ma ci si accorge che la sua figura e la sua carica eversiva rischiano di spalancare orizzonti pericolosi per l’ipocrisia del perbenismo borghese e il conformismo generalizzato”. (Salvo Vitale, braccio destro di Peppino)

Non con un lamento

Non con un un lamento

Per chi, come me, è nato e cresciuto a Cinisi leggere il romanzo Non con un lamento rappresenta un’esperienza toccante ed emozionante.
Il libro è stato scritto da Giorgio di Vita, romano di origini siciliane e apprezzato fumettista, che ripercorre sull’onda del ricordo e della malinconia i suoi anni siciliani trascorsi a stretto contatto con l’esperienza di Peppino Impastato e Radio Aut.
Giorgio ricompone attraverso le tessere perdute nella sua memoria il mosaico della sua giovinezza trascorsa tra Cinisi e Terrasini.
Il profilo di Peppino e il suo prorompente carisma si delineano nel corso della narrazione.
Ho letto molti libri dedicati alla figura di Peppino e al suo sacrificio, spesso opere di ottima fattura.
Tuttavia la maggior parte dei libri che parlano di questo martire siciliano, pur se ricchi d’informazioni, sono spesso impostati sottoforma di cronache e si riducono a un mero susseguirsi di date e fatti.
Giorgio di Vita è stato capace di plasmare la sua esperienza di quegli anni dandogli una forma affascinante e accattivante.
Il risultato è un racconto semi-onirico dove i personaggi fluttuano nel flusso di memoria dell’autore e i frammenti di vita di un tempo riaffiorano gradualmente alla luce del sole attraverso delicati flashback.
Momenti di lotta e condivisione vengono lasciati intuire al lettore grazie al racconto di aneddoti e particolari di rara intensità.

Il romanzo si sviluppa lungo un viaggio fisico e mentale, da Roma a Cinisi, dagli anni Settanta ai nostri giorni, lungo la direzione della nostalgia e del rimpianto. Splendidi scorci paesaggistici abilmente descritti dall’autore contrastano con la violenza e l’irrazionalità dell’azione mafiosa che ha strappato per sempre Peppino ai suoi compagni e alla sua bella isola.
A trent’anni di distanza Giorgio torna in Sicilia dove da giovane trascorreva le vacanze estive e conobbe Peppino.
Il presente richiama costantemente il passato e così mentre l’aereo sta atterrando il protagonista ripensa alle tante vicende legate alla costruzione di quell’aeroporto dalle lotte dei contadini per difendere le proprie terre all’incidente di Montagna Longa o, ancora, alla creazione della terza pista che agevolò il traffico di droga nelle mani della mafia.
I paesaggi cinisensi che hanno fatto da contesto alla breve vita di Peppino costellano l’intera narrazione: la via Corsa di Terrasini, villa Fassini e la sua comunità di hippy, il lungomare e il Corso di Cinisi.
Giorgio sbarcato in Sicilia incontra i compagni di un tempo che hanno condiviso con lui l’esperienza della radio e le lotte studentesche e hanno creduto che un mondo migliore fosse possibile.
Ogni personaggio che incontra fa riaffiorare in lui nuovi ricordi e nuove valutazioni sull’esperienza vissuta e sugli ideali per i quali si è lottato.

Fa da sottofondo alla delicata narrazione dei ricordi la figura di Peppino che ricorda a Giorgio e a tutti i lettori del libro che bisogna mantenere vivo l’impegno e non abbassare la testa, che bisogna restare vigilanti perchè la viscida piovra mafiosa è sempre pronta ad attaccare la gente onesta.
In un’epoca in cui il presidente del consiglio critica Roberto Saviano e chi scrive libri sulla mafia “che non ci fanno fare una bella figura”, l’opera di Giorgio di Vita risulta quantomai attuale e apre numerosi spunti di riflessione.

Programma del Forum Sociale Antimafia Felicia e Peppino Impastato 2010

Forum sociale 2011 - Peppino e Felicia Impastato

Giovedi’ 6 maggio Salone Comunale: dalle ore 17,00 alle 20,00 Forum SPAZI SOCIALI

Da Genova 2001 ad oggi…come si sono evoluti i rapporti tra gli spazi sociali e il territorio, quali sono le dinamiche e quali le prospettive future.

Moderatore: Nino Termotto – Laboratorio Zeta Palermo

Interventi di:

Alfonso De Vito – InsuTV

CP Experia Catania

Cloro Rosso Taranto

Figlie femmine Bologna

Venerdi’ 7 maggio Aula consiliare Peppino Impastato: dalle ore 9,00 alle 13,30 e dalle 16,00 alle 20,00 Forum AMBIENTE

Ore 9,00: Proiezione Video “emergenza rifiuti in Campania”

Ore 10,00: Interventi di:

Doriana Sarli: La situazione attuale in Campania

Paola Nugnes e Giuseppe Cristofori: I risvolti economici delle scelte fatte e le alternative possibili

Santina Mondello – Ass. Rita Atria: La responsabilità del sistema rifiuti

Gabriele Dulcetta – Cenciaiolo Coop APAS Pa

Ore 13,00: Presentazione del dossier “Munnizzopoli a Catania e provincia”, a cura dell’ “Ass lavori in corso”

Ore 16,00: Presentazione del nuovo libro di Antonio Mazzeo “I padrini del ponte”, per capire il legame esistente tra la problematica ambientale e gli interessi affaristico-mafiosi che stanno dietro la costruzione del ponte.

Ore 17,00: Forum sull’acqua “Si scrive acqua si legge democrazia”, a seguire proiezione video

Interventi di:

Vincenzo Miliucci – COBAS Nazionale

Lorella Lari – Attac – Forum dei movimenti per l’acqua Bergamo

Antonio Valassina – Associazione Lib-Lab Roma

Presentazione del dossier “Privati dell’acqua” a cura dell’Ass. Lavori in corso

Durante i lavori del forum verrà formulato un questionario sulla gestione dell’acqua che verrà distribuito alla popolazione di Cinisi. I risultati emersi verrano comunicati pubblicamente nella piazza del paese e riportati all’amministrazione comunale.

dalle ore 20,30 SPETTACOLI Piazza Vittorio Emanuele Orlando:

Spettacolo teatrale della compagnia Arte Vox RADIO.
Malasuerte Firenze SUD

Concerto dei Talco gruppo ska-punk .

Sabato 8 maggio Salone Comunale: dalle ore 9,00 alle 13,00 Forum LAVORO

La giornata è divisa in tre aree:

MIGRANTI – LAVORO PRECARIO – RESISTENZA OPERAIA
Moderatore: Fabrizio Fasulo

Si comincia con approfondimenti sul lavoro dei migranti in un quadro ampio che interconnette gli interessi mafiosi allo sfruttamento del lavoro nero.
Approfondimenti di

Fulvio Vassallo: Sicilia da terra di sbarco a terra di detenzione

Marco Pirrone

Umberto Santino: Globalizzazione e mafie

Emilio Santoro: Carcere e migrazioni

Judith Gleitze: Nuovi scenari dell’immigrazione in Sicilia

Renato Franzitta: Il collegato lavoro. La distruzione dell’art. 18

Soumahoro Aboubakar

Intervento dei lavoratori dell’Italtel di Carini

Dall’analisi si passerà, poi, alle testimonianze dirette dei soggetti che quotidianamente si oppongono alla crisi nei loro posti di lavoro .

Testimonianze di:

Barbara Evola e Luigi Del Prete – Precari scuola

FIOM Termini Imerese

Flai CGIL – Michele Scifo

Francesco Piobbichi – Arancia Metalmeccanica

Rdb-Napoli
Si proiettera’ un video a cura del Laboratorio Zeta “La terra (e)strema”, una raccolta di immagini e racconti sul lavoro bracciantile dei migranti, sullo sfruttamento e le vessazioni del caporalato, una denuncia della totale assenza della protezione sindacale nelle campagne.

Salone Comunale: dalle ore 17,00 alle 20,00 Forum LA DERIVA DELLA DEMOCRAZIA E IL NEOFASCISMO BERLUSCONIANO

Moderatore: -Salvo Vitale: “La  nuova Italia della P2“

Interventi:

Pino Maniaci (Tele Jato): “L’informazione tra repressione mafiosa e censure politiche”

Leo D’Asaro (storico): “Informazione e consenso politico”

Antonio Ingroia (magistrato): “Leggi, progetti, prospettive di stravolgimento della Costituzione”

Testimonianze varie

dalle ore 20,30 SPETTACOLI Piazza Vittorio Emanuele Orlando:

Presentazione del libro “I fiori di Faber” con Claudio Porchia
con l’esecuzione di alcuni brani di De André da parte del collettivo musicale “Peppino Impastato”.
Esibizione  Stasi, Carmina Solis special guest Radiodervish

Domenica 9 maggio Salone Comunale: dalle ore 9,00 alle 13,00 Forum sull’esperienza politica e rivoluzionaria di PEPPINO IMPASTATO

Dall’antimafia alla politica di movimento, dagli 70 ai giorni nostri: la lotta continua!!!

Moderatori: Umberto Santino e Giovanni Impastato

Presentazione del libro  “Storia del movimento antimafia” di Umberto Santino

Interventi di:

Salvo Vitale: Peppino e l’antifascismo

Paolo Arena: Peppino e la militanza politica

Carlo Bommarito: Peppino e il territorio

Andrea Bartolotta: Peppino e l’esperienza radiofonica – presentazione del libro “Onda pazza 2 – Terrasini”

Valerio Monteventi

Associazione “La lotta continua”

Le resistenze di oggi

Contributi di:

CAU NAPOLI

Comitato Resistenze Marzabotto

ANPI

Comitato 3 e 32  L’aquila

Associazione Walter Rossi ROMA

Centro di Documentazione Francesco Lorusso Bologna

Radio Cento Passi

Le conclusioni sono affidate al Forum Sociale Antimafia

Ore 15,00: Elaborazione documento conclusivo a cura delle realtà del forum sociale

A seguire CORTEO da Radio Aut a Casa Memoria Felicia e Peppino Impastato

Concentramento ore 17,00 Sede di Radio Aut Corso Vittorio Emanuele -Terrasini

Partenza ore 18,00

Arrivo a Casa Memoria Felicia e Peppino Impastato Corso Umberto I, 220 – Cinisi

dalle ore 20,30 SPETTACOLI Piazza Vittorio Emanuele Orlando:

Apertura di Il bello, il bullo e il grattino

A seguire Pupi di Surfaro

Chiuderanno la serata  Alessandro Mannarino e Alfio Antico

Durante tutti e quattro i giorni dalle ore 9,00 alle ore 13,00 e dalle ore 16,00 alle 20,00 presso il Salone Comunale di Cinisi (Piazza Vittorio Emanuele Orlando) sarà esposta la mostra “Peppino Impastato, vita, lotta e memoria” foto, dipinti e collage a cura di Pino Manzella, Guido Orlando, Paolo Chirco, Beny Vitale

Peppino Impastato è vivo

peppino

L’alberello d’ulivo divelto

La figura di Peppino Impastato e tutto ció che essa rappresenta continua a dare fastidio a molti.
Se per tanti, soprattutto giovani, Peppino è stato un esempio da seguire che con il suo sacrificio ha saputo insegnare il valore della giustizia e della legalità, per altri è stato solo un poco di buono che non faceva altro che perdere tempo.
Peppino ha sacrificato la sua vita per la lotta alla mafia, si è ribellato alla sua famiglia pur di gridare il suo odio e il suo sdegno contro ogni forma di sopruso e d’ingiustizia.
Se la figura di Peppino, ancora oggi, stenta ad essere accettata e valorizzata al Sud dove ha vissuto e lottato, nel Nord padano trova tutte le porte sbarrate perchè per un paladino “terrone” della giustizia e dell’antimafia non c’è posto.
E così, il mese scorso, il nuovo sindaco leghista del piccolo comune di Ponteranica, Cristiano Aldegani, ha fatto rimuovere la targa voluta un anno e mezzo fa dal suo predecessore di centrosinistra che aveva dedicato la biblioteca civica al giovane siciliano ucciso dalla mafia nel 1978.
Un’iniziativa motivata dalla volontà e dal desiderio di rendere omaggio a personalità locali e nella fattispecie a tale Padre Baggi.

Dunque via il nome di Peppino dalla biblioteca per far posto a quello del prete locale.
Tuttavia il suddetto sacerdote è morto nove anni fa e per dedicargli la biblioteca, bisogna aspettare che trascorrano dieci anni.
La targa dedicata a Peppino, dunque, sarebbe potuta rimanere fino al maggio prossimo ma il sindaco leghista ha voluto rimuoverla per rimpiazzarla con la scritta “biblioteca di Ponteranica”.
Un’affollatissima manifestazione è stata organizzata il 26 Settembre: un corteo coloratissimo e pacifico ha sfilato per le vie della cittadina bergamasca per dare un segnale al sindaco e per cercare di sensibilizzare la gente del luogo.
Più di settemila persone hanno portato in giro per il paese una gigantografia della targa dedicata a Peppino.
La manifestazione può benissimo essere riassunta dalle parole di Giovanni Impastato, fratello di Peppino: “Non siamo qui per il provvedimento di un sindaco. Qui c’è un disegno ben chiaro che va da Bossi a Berlusconi, un disegno che vuole cancellare la memoria. Risvegliamo le nostre coscienze”.
Per meglio ratificare il loro disprezzo verso questo martire terrone, l’allegra combriccola leghista ha avuto l’infelice idea di sradicare l’albero d’ulivo che era stato piantato in onore di Peppino lasciando accanto la frase “Me che ole u pagher” (Io qui voglio un pino), come per dire “Tenetevelo voi il vostro Peppino, che qui in Padania non c’e’ posto per lui”.

Quell’albero spezzato, purtroppo, dovrebbe fare riflettere molta gente.