Serge, il coniglio rosa della metro

Serge, il coniglio rosa della metro

Questo post è dedicato ad uno dei personaggi più enigmatici e simbolici della capitale francese: Serge, il coniglio della metropolitana.
La famosa mascotte rosa campeggia da più di 30 anni sugli affollatissimi vagoni per ricordare i rischi legati alla chiusura delle porte.
L’emblematico animale comparve per la prima volta nel 1977 sulla linea 1 della metropolitana parigina e la sua presenza si estese a tutte le altre linee a partire dagli anni 80.
L’immagine iniziale che venne utilizzata non corrispondeva a quella attuale: la Ratp (la società che gestisce i trasporti urbani di Parigi) aveva scelto un coniglio nero chiamato Obafemi che indossava una salopette rossa e un maglioncino giallo.
Il simpatico Obafemi evitò a molti bambini d’incastrarsi le mani tra le porte della metropolitana e riscosse una notevole popolarità.
Tuttavia verso la fine degli anni 80 la Ratp fu costretta a cambiare il personaggio scelto per promuovere la campagna sulla sicurezza nei mezzi parigini.
L’immagine di un coniglio nero con le dita intrappolate, infatti, fu tacciata di razzismo da diverse associazioni che ne richiesero la rimozione e la Ratp, minacciata di censura, dovette trovare una nuova mascotte “politicamente corretta”.

Serge, proclamato successore di Obafemi, divenne rapidamente un personaggio-culto nell’immaginario parigino.
Il nuovo adesivo fu radicalmente modificato: il coniglio rosa indossa maglietta e pantaloni gialli e viene rappresentato con le dita schiacciate tra le porte.
I realizzatori del famosissimo personaggio hanno scelto di dargli le sembianze di un coniglio, personaggio ricorrente nei cartoni animati, per sensibilizzare più facilmente i bambini.
Il testo che accompagna la famosa immagine “Ne mets pas tes mains sur la porte: tu risques de te faire coincer très fort” è tradotto in quattro lingue (inglese, tedesco, spagnolo e italiano).
Il coniglietto sembra assumere un tono più severo rivolgendosi agli italiani: solamente la traduzione in italiano termina con un punto esclamativo!
Esistono tantissime parodie della rinomata mascotte rosa, quella che vi propongo nel video in basso è stata realizzata dall’esilarante equipe di Jackass e rappresenta le peripezie quotidiane di Serge.

Il coniglio Serge trova un nuovo lavoro

sergeLa RATP aveva lanciato lo scorso maggio una campagna pubblicitaria per promuovere il restyling di Serge, il mitico coniglio rosa che dal 1977 campeggia sui vagoni della metropolitana di Parigi per ricordare ai pendolari di fare attenzione alla brusca chiusura delle porte.
Il look del coniglio della metro è stato cambiato e Serge ha adottato uno stile più casual indossando un jeans e una maglietta gialla.
Ma che fine ha fatto il vecchio coniglio?
Il canale umoristico Youtube La Débande ha ritrovato il vecchio Serge e lo ha intervistato sul lungo-Senna.
Scopriamo così che il coniglio dopo aver perso il posto di lavoro da mascotte della metropolitana parigina si sarebbe riconvertito in… un attore porno!

Serge cambia look!

Serge cambia look!

Serge cambia look!

Vi ricordate di Serge, il coniglio rosa della RATP protagonista di un post del 2010?
La RATP, che gestisce le linee della metropolitana parigina, ha deciso di cambiare il look del simpatico personaggio che dal 1977 accompagna il tragitto quotidiano di migliaia di pendolari.
Il mitico coniglio avrà uno stile più casual e indosserà un jeans e una maglietta gialla.
Se avete un animo artistoide e creativo, potete partecipare al concorso che propone di trovare nuove originali didascalie per il coniglio rosa che invita i bambini a fare attenzione e non farsi schiacciare le dita.
In occasione del restyling della mascotte, la RATP invita gli utilizzatori della metropolitana a proporre legende alternative che accompagneranno la nuova immagine di Serge affissa su più di 24.000 porte dei vagoni della metro parigina.
Le 200 migliori proposte (quelle che totalizzeranno il maggior numero di mi piace sulla pagina Facebook della RATP saranno ricompensate e i loro autori potranno aggiudicarsi un regalo con l’immagine di Serge, il coniglio rosa della metro: T-shirt, calamite, custodie per Smartphone e cofanetti di primo soccorso.
Gli internauti potranno condividere le loro creazioni sul web utilizzando l’hashtag #SergelaLegende.

La faute de l‘Abbe Mouret

La faute de l‘Abbe Mouret

La storia d’amore tra Serge, figlio di Marthe e suo marito Mouret che comparivano nella Conquete de Plassans, e Albine è al centro del quinto tomo della saga dei Rougon-Macquart.
Serge è entrato in seminario molto giovane e, divenuto prete, si è stabilito nel piccolo villaggio di Artaud dove la gente si manifesta poco devota.
Il giovane prete, estremamente devoto alla Madonna e ossessionato dalla paura delle tentazioni del mondo esterno, si ammala gravemente.
Il dottor Pascal, zio di Serge, decide di affidare il prete alle cure di Albine affinchè lo aiuti ad affrontare la convalescenza.
Albine abita, insieme allo zio filosofo, in una casa isolata dal villaggio dotata di un’enorme giardino chiamato Paradou.
In preda all’amnesia Serge dimentica la sua condizione di prete e s’innamora di Albine.
I due ragazzi gustano le gioie dell’amore nel lussureggiante giardino che li circonda e trascorrono giornate spensierate fino a quando il giovane prete  non ritrova la memoria e torna alla sua vita di sacerdote.
Il giardino del Paradou richiama inequivocabilmente il giardino dell’Eden e Serge e Albine rappresentano Adamo ed Eva che commettono il peccato originale. 
Nonostante le lunghe descrizioni della vegetazione del giardino, il libro è abbastanza interessante per il personaggio di Albine, una figura selvaggia che sovverte le regole dell’ordine sociale e che richiama Serge alla sua virilità facendogli scoprire l’amore carnale.
Il romanzo termina con il tragico suicidio di Albine che, incinta, si rende conto che nulla potrà riportarle il suo amante.
Si tratta di un racconto ricco di simboli e allusioni con cui Zola lancia un’aspra invettiva anticlericale contro la religione e il potere della Chiesa.