Il Grand Palais in festa

Il Grand Palais in festa

Una gioiosa atmosfera di festa invaderà tra poco più di un mese il Grand Palais per la felicità di piccoli e grandi sognatori.
Dal 18 dicembre 2015 al 3 gennaio 2016, il mitico monumento parigino accoglie un evento ludico e fantastico che riempirà gli occhi dei bambini di fantasia e catapulterà gli adulti nel mondo dell’infanzia.
L’iniziativa è intitolata Jours de fêtes ed è consacrata agli spettacoli circensi, alle giostre e all’arte del divertimento in generale.
Innumerevoli attrazioni, tra cui una ruota panoramica alta 30 metri, stazioneranno sotto la magnifica navata del Grand Palais che per l’occasione indossa la sua veste più elegante.
Dall’alto dell’enorme ruota, i visitatori potranno apprezzare ancora meglio i dettagli della spettacolare vetrata che contraddistingue l’imponente edificio.

Appena penetrati in questo spazio di fantasia, vi lascerete rapire da una fantastica atmosfera di festa: autoscontri, zucchero filato, stand di tiro al bersaglio, mele candite, altalene, cavalli di legno, labirinti e tanto altro ancora.
Il fanciullino pascoliano che dorme dentro di voi si risveglierà prepotentemente e rivendicherà con forza la voglia di divertimento e di svago.
Giunto alla quinta edizione, l’evento Jours de fête richiama ogni anno migliaia di visitatori provenienti da ogni parte della città per divertirsi e ammirare il Grand Palais da una prospettiva diversa.
Il successo di questa manifestazione dimostra che le fiere e le giostre hanno saputo adattarsi all’evoluzione della società e anche una grande metropoli come Parigi può celebrarle degnamente.

Grand Palais
Avenue Winston Churchill
75008 Paris
Dal 18 dicembre 2015 al 3 gennaio 2016

Prezzo :
Bambini (dai 2 ai 13 anni): 10€
(gratuito per i bambini di meno di 2 anni)
Adulti: 15€
Il biglietto da accesso, gratuito ed illimitato, a tutte le giostre (più di 30).
Sono escluse le consumazioni alimentari.

Festival de l’Oh: la festa dell’acqua

Il Festival de l’Oh!

Il 28 e il 29 giugno si terrà la 14esima edizione del “festival de l’Oh!”, una manifestazione organizzata dalla regione della Val-de-Marne per celebrare l’acqua e la sua importanza.
Ogni anno questo evento richiama folle di curiosi grazie a iniziative artistiche e culturali. La manifestazione, organizzata dal 2001, quest’anno è dedicata alle donne.
Nove scali sono previsti in Val-de-marne, uno a Parigi e quattro nella zona di Seine-Saint-Denis: ogni scalo prevede attività ludiche e culturali volte a enfatizzare il forte legame esistente tra le donne e l’acqua.
Lo scalo parigino avrà luogo presso il porto di Bercy, nel XII arrondissement, e prevederà percorsi acquatici, iniziazioni sportive, rappresentazioni teatrali, spettacoli musicali, dibattiti sul tema dell’acqua e tanto altro ancora.
Si tratta di un suggestivo momento d’incontro tra la navigazione e lo spettacolo che crea una poetica atmosfera di festa.

Per informazioni:
http://festival-oh.cg94.fr

Le trappole di Pigalle

Le trappole di Pigalle

Le trappole di Pigalle

Il quartiere di Pigalle possiede una duplice anima: quella spensierata e colorata che accompagna i turisti venuti dai quattro angoli del mondo per recarsi nella vicina Montmartre e quella maledetta e viziosa che si nasconde dietro le vetrine dei tantissimi sexy shop e peep show che costellano il boulevard de Clichy, il boulevard de Rochechouart e le zone adiacenti.
Locali dai nomi ambigui, come il famoso Sexodrome, invitano i passanti alla trasgressione e alle lussuriose tentazioni che la luccicante capitale francese ha concentrato in questa zona della città.
Pigalle sta a Parigi come il Red light district sta ad Amsterdam, un quartiere frequentato da personaggi ambigui che nasconde un volto malizioso ai passanti frettolosi.
Poco lontano da place Pigalle svetta il famoso Moulin Rouge, oggi diventato un cabaret di fama mondiale, dove un tempo il pittore Toulouse Lautrec si recava per trarre ispirazione guardando gli eleganti balli che qui si tenevano.
Lontano dalla poesia e dall’arte di Lautrec, oggi a Pigalle domina un’atmosfera ben differente caratterizzata dalla presenza di club libertini e locali notturni dove tutti gli eccessi sembrano permessi.
La reputazione licenziosa del quartiere portò, durante la seconda guerra mondiale, al soprannome Pig Alley (vicolo dei maiali, in inglese), da parte dei soldati alleati che vi si recavano in cerca di divertimento.
Un’altra particolarità della zona è la presenza di molti butta-dentro che aspettano avidamente il passaggio dei turisti per convincerli a comprare il biglietto per lo spettacolo erotico proposto dal loro locale.
Appollaiati viscidamente sul marciapiede, questi loschi personaggi avvinghiano i passanti e con motivazioni stravaganti li invitano a entrare per assistere a spogliarelli e altri show di questo tipo.
Se il passante rifiuta adducendo come motivo il prezzo del biglietto, l’abile venditore di fantasie erotiche abbassa drasticamente la cifra della sua offerta costringendo l’ingenuo acquirente ad accettare.

Se siete passati almeno una volta da Pigalle sarete sicuramente stati abordati da questi “pubblicitari” che con raffinatissime strategie di marketing tentano di vendervi il loro “prodotto”.
Personalmente mi sono sempre divincolato dal pressing asfissiante dei butta-dentro di Pigalle e ho sempre declinato le loro proposte: in primo luogo perchè non trovo di nessun interesse frequentare tali luoghi e soprattutto perchè girano storie poco rassicuranti riguardo questi locali.
Se accettate l’invito di questi poliglotti commerciali da marciapiede, nel migliore dei casi assisterete a uno squallido spettacolo di una ragazzina che si spoglia davanti ai vostri occhi incollati a una vetrina ma nel peggiore dei casi lo spettacolo vi costerà caro!
Gira voce che (e me lo hanno confermato alcuni amici che ci sono incappati), mimetizzati tra i sexy shop e gli spettacoli vietati ai minori di Pigalle, esistano molte trappole per turisti dove i malcapitati vengono letteralmente derubati.
Il modus operandi dei malfattori è semplice.
Dopo che un butta-dentro vi ha convinto a entrare nel locale per un prezzo modico, vi trovate immediatamente immersi nella penombra, circondati da un paio di belle ragazze che vi fanno le fusa chiedendovi da bere.
Voi, naturalmente offrite un drink alle ragazze.
Mentre due donne dai corpi statuari danzano lascivamente e si strusciano sul vostro corpo, voi assaporate tranquillamente un momento di piacere.
In realtà offrendo da bere a quelle ragazze seminude avete firmato l’inizio della vostra fine.
Accecati da fantasie erotiche e dalle sinuose forme delle pseudo-ballerine, vi rendete conto che i prezzi non sono esposti in nessun posto e che non vi siete informati sul costo delle consumazioni che avete offerto alle ragazze.
Colti da un’improvvisa angoscia vi recate immediatamente alla cassa per chiedere il conto e, dopo aver dato un’occhiata veloce al foglietto, il vostro dramma si consuma spietatamente.
Il gestore dello squallido locale vi ha fatturato 800€ per un paio di cocktail e una bottiglia di champagne che non avete neppure ordinato.
Spiegate all’imbroglione che si trova dietro al bancone che non possedete quella cifra e che la vostra carta di credito non vi consente di pagare simili somme.
A questo punto il farabutto chiama un suo collaboratore, un omaccione palestrato e poco rassicurante, che si presta di accompagnarvi alla banca più vicina per ritirare la somma necessaria a pagare il conto.
Se sarete in grado di negoziare con le canaglie che vi hanno teso questa trappola, ve ne uscirete con qualche centinaio di euro.
Se, invece, vi lascerete prendere dall’angoscia e dalla paura, pagherete l’intero importo e pagherete a caro prezzo un triste momento di solitudine.

Un altro trabocchetto che potreste incontrare a Pigalle, e nel resto della città, sono i falsi saloni di massaggio.
Inizialmente i cinesi che si stabilivano a Parigi aprivano un ristorante o un negozio di abbigliamento per guadagnarsi da vivere.
Adesso, forse per via della crisi in corso, gli immigrati dagli occhi a mandorla puntano sul filone dei saloni dei massaggi.
Tra le vie della ville lumière se ne vedono sempre di più:  ne ho individuati parecchi nella zona in cui abito (XI arrondissement) e molti di più nella zona in cui lavoro (IX arrondissement).
L’inganno consiste nell’attirarvi dentro il salone attraverso un’insegna mendace che pubblicizza massaggi cinesi, thailandesi, a quattro mani, rilassanti, californiani e chi più ne ha più ne metta.
Quando siete distesi sul lettino del salone, l’avvenente e sfrontata massaggiatrice vi presenta un servizio un pò più particolare di quello che vi aspettavate proponendovi un happy ending o come dicono qui in Francia una finition (ovvero un massaggio particolarmente intimo).
Se accetterete le avances della professionista del massaggio venuta dal Sol levante dovrete pagare profumatamente il servizio e, inoltre, potrete incappare in una delle tante incursioni della polizia.
Godetevi gli eccessi di Pigalle, se volete, ma tenete sempre gli occhi bene aperti.

Metamorphosis: magia sulla Senna

Metamorphosis: magia sulla Senna

Se siete alla ricerca di attività insolite nel cuore di Parigi, lo spettacolo di magia proposto da Metamorphosis potrebbe fare al caso vostro.
A bordo di un battello-teatro, poco lontani dalla cattedrale Notre Dame e dal Pont Neuf, abbandonerete per qualche ora lo stress metropolitano per tuffarvi nel mondo dei sogni e della fantasia.
Dopo una vera e propria metamorfosi, una simpatica imbarcazione è stata trasformata in un luogo di divertimento che accoglie ogni anno migliaia di visitatori.
E’ possibile cenare a bordo mentre si osserva lo spettacolo e si pùo privatizzare la sala per festeggiare compleanni o altri lieti eventi.
Il battello si sposta due volte all’anno stazionando prima sul quai Malaquais nel VI arrondissement (da ottobre a marzo) e poi sul quai Montebello (da aprile a settembre) nel V arrondissement.
Lo spettacolo di magia ha luogo dal martedì al sabatto alle 21h30 e dura circa un’ora e mezza.

7, quai Malaquais o 3 quai Montebello
75006 Paris

Lo sciopero delle paillettes

Il Crazy Horse

Lo sport nazionale preferito dai francesi è lo sciopero.
Avevo già sottolineato questa sfumatura culturale dei cugini galli in un articoletto che avevo scritto qualche tempo fa, ritorno a parlarne per enfatizzare ulteriormente una particolare manifestazione parossistica della mania di incrociare le braccia dei francesi.
Da qualche giorno le ballerine del Crazy Horse sono in sciopero per denunciare le scarse remunerazioni percepite per le esibizioni.
Per la prima volta nella storia del famoso cabaret parigino, le bellissime ragazze che accendono le notti della capitale con i loro corpi vestiti di luce e paillettes hanno bloccato gli spettacoli per negoziare con la direzione.
Martedì scorso le sinuose artiste del cabaret sono uscite dai camerini determinate a lottare per i propri diritti e hanno chiesto il 15% di aumento dello stipendio.

Le protagoniste delle piccanti coreografie che hanno reso questo tempio del nudo famoso in tutto il mondo hanno distribuito agli spettatori volantini di rivendicazione rifiutando di esibirsi sulla scena.
La protesta delle affascinanti ballerine è continuata anche mercoledì.
La situazione di stallo che si era creata si è sbloccata solamente giovedì quando la direzione del Crazy Horse ha accettato le richieste delle ragazze accordando un aumento del 15% sugli stipendi.
Le avvenenti danzatrici senza veli hanno dato un bell’esempio di coesione e solidarietà applicabile in qualunque sfera professionale e sociale: l’unione fa la forza e talvolta incrociare le braccia (e/o le gambe) da i suoi frutti.

Thriller: il re del pop è vivo!

Thriller: il re del pop è vivo!

Dal 25 giugno 2009, data della prematura scomparsa di Michael Jackson, le iniziative e gli eventi ideati appositamente per celebrare la figura del re del pop si sono moltiplicati.
Uno degli spettacoli che ha riscosso maggiore successo è senza dubbio il musical Thriller che è stato rappresentato per la prima volta a Londra quando ancora il cantante era in vita.
La scomparsa inattesa del cantante ha trasformato questo spettacolo in un omaggio postumo nei confronti del principe della musica pop.
Partendo dalle sue prime esperienza musicali nell’ambito dei Jackson five, le tappe salienti della carriera di Michael Jackson vengono ripercorse e le canzoni più significative (I Want You Back, I’ll Be There, Show You The Way To Go, Can You Feel It, Rock With You, She’s Out Of My Life, Beat It, Billie Jean, Smooth Criminal, Thriller e tante altre) vengono riproposte al pubblico.

Michael Jackson viene interpretato da 5 artisti diversi che si esibiscono in uno spettacolo emozionante e unico che include più di due ore di musica e canzoni: una celebrazione di una leggenda, una festa in onore di un artista che con le sue canzoni ha percorso varie generazioni.
Il nome dello spettacolo deriva dal pezzo che nel 1982 consacra Michael Jackson nel panorama musicale mondiale.
Una canzone famosa anche per il videoclip, realizzato da John Landis, che mette in scena il cantante in versione zombie mentre, attorniato da morti viventi, esegue una danza macabra.
Lo spettacolo, vera e propria biografia musicale, percorrerà i cinque continenti e farà tappa allo Zenith di Parigi dal 25 al 30 gennaio 2011.

Dal 25 al 30 gennaio 2011
Zenith
211 Avenue Jean Jaures
75019 Paris

L’Artishow : un cabaret diverso

L’Artishow: un cabaret insolito

L’Artishow è un cabaret trasformista, situato nell’XI arrondissement di Parigi, che saprà soddisfare gli appassionati del genere e i semplici curiosi venuti per cercare un pó di svago.
Questo cabaret propone uno spettacolo dove i numeri si susseguono con ritmo indiavolato: imitazioni di Chantal Goya, Mireille Mathieu, Charles Aznavour, Brigitte Bardot, duo insoliti, adattamenti di spettacoli asiatici e tanto altro ancora.
L’Artishow propone un’interessante alternativa ai grandi cabaret, impersonali e stracolmi di turisti, offrendo uno spettacolo unico e originale.

Questo cabaret, poco conosciuto, ha il merito di ridare lustro a questo stile di spettacolo rispolverando personaggi e costumi facenti parte dell’immaginario collettivo.
La parte finale dello spettacolo cambia continuamente e ruota attorno a temi attuali e mondani.
Il locale propone varie formule cena-spettacolo che sapranno accontentare i vostri gusti e alla fine dello spettacolo gli artisti, ancora truccati e con addosso i vestiti di scena, scendono tra il pubblico per raccogliere le impressioni dei presenti.
Lontano dai percorsi battuti dai turisti, l’Artishow offre uno spettacolo insolito e particolare: uomini travestiti da donne sfoderano tutto il loro umorismo e sarcasmo per regalarvi una serata di sano divertimento.

Cabaret Artishow
3 Cité Souzy
75011 Paris
Metro : Rue des Boulets (Linea 9)

La frizzante Shakira canterà l’inno dei mondiali

La sexy cantante colombiana Shakira

La cantante colombiana Shakira, in duo con il gruppo sud-africano Fleshlyground, è stata scelta per cantare l’inno dei mondiali di calcio 2010 in Sud Africa.
La canzone s’intitola Waka waka (Time for Africa) e l’interpretazione della bionda sudamericana saprà divertire il pubblico presente.
Dopo aver infiammato l’Olympiastadion di Berlino in occasione della finale della coppa del mondo 2006 con la canzone Hips don’t lie, la bella colombiana si ripresenterà nell’universo del calcio per accendere il Soccer City Stadium di Johannesburg.
La sensuale cantante si esibirà durante la cerimonia di apertura dell’11 giugno e chiuderà l’evento un mese più tardi in occasione della finalissima.
La voce inconfondibile di Shakira abbinata alle sue danze sexy e orientaleggianti saprà mettere d’accordo i tifosi di tutte le nazionalità.
La musica dei Freshlyground l’accompagnerà per dipingere di sonorità africane la sua esibizione: la voce particolarissima di Zolani Mahola unita a quella dell’artista colombiana creeranno un’armonia stupefacente.
I Black Eyed Peas, John Legend, Juanes e ancora Alicia Keys succederanno alla cantante sinuosa cantante latina.

Un cabaret poco conosciuto: il Paradiso Latino

Le Paradis Latin

Il Paradiso Latino é un cabaret, la cui origine risale al 1802, situato nel quartiere latino, nel V arrondissement di Parigi.
Nel 1802, Napoleone Bonaparte, all’epoca Primo Console di Francia, fece costruire ” Le Théâtre Latin ” nella rue des Fossés Saint-Victor e l’inaugurò nel 1803.
Nel 1830 “Le Théâtre Latin” diventa uno dei luoghi mondani e una delle atmosfere notturne più alla moda di Parigi frequentato da una clientela alquanto eterogenea: qui s’incontravano artisti, scrittori, poeti, giornalisti, uomini politici, intellettuali , studenti, operai, aristocratici.
Honoré de Balzac, Alexandre Dumas e Prosper Mérimée furono degli assidui frequentatori del cabaret.

Nel 1870, in piena guerra franco-prussiana, un incendio distrusse i locali del Théâtre Latin. A 17 anni da quel’incendio, nel 1887, in occasione dell’allestimento dell’Esposizione universale del 1889, Gustavo Eiffel ricostruisce il teatro…contemporaneamente alla Torre Eiffel.
Nel 1889 la sala viene inaugurata con il nuovo nome di “Paradis Latin” ed ebbe immediatamente un enorme successo grazie ai suoi balletti e ai coloratissimi spettacoli.
Agli inizi del XX secolo, Montmartre diventa il quartiere alla moda e il Paradiso Latino vede crollare il suo successo e la sua reputazione.
L’edificio venne occupato, allora, da un vetraio che lo utilizzò come magazzino e poi da un industriale farmaceutico che lo lasciò a lungo inoccupato.
Fin quando, nel 1973, proprietario dell’edificio divenne il promotore immobiliare Jean Kriegel che intendeva ricavarne degli appartamenti da affittare.

Dopo aver scoperto l’esistenza della sala di spettacolo in occasione dell’inizio dei lavori, decise, sedotto da quel luogo, di non realizzare l’opera immobiliare inizialmente prevista ma di resuscitare questo mitico cabaret e rispolverare il suo antico splendore secondo il progetto originario di Gustave Eiffel.
Jean-Marie Rivière, direttore artistico, assistito dall’autore Frédéric Botton, vi presenta il primo spettacolo “Paris Paradis” il 14 novembre 1977 che fu un gran trionfo.
Fu la seconda nascita per “Le Paradis Latin” che ha, da allora, riconquistato la reputazione e il successo di un tempo.

Indirizzo:
Le Paradis Latin
28, rue du Cardinal Lemoine
75005 Paris

Accesso:
Metro: Cardinal Lemoine (linea 10)

Per informazioni:
www.paradis-latin.com

Mangiare all’Opera: il Bel Canto

Il Bel Canto

Al Bel Canto i camerieri sono dei cantanti lirici che, tra una portata e l’altra, interpreteranno famose arie di Mozart, Puccini, Rossini e Bellini in un ambiente elegante, abbellito da balconi e da un pianoforte a coda.
Il principio di questo originale ristorante è semplice: ogni 10 minuti un cantante d’opera accompagnato al pianoforte si esibisce in un pezzo del suo repertorio mentre i clienti ammirano incantati lo spettacolo che si produce davanti ai loro occhi.
I cantanti provengono dal conservatorio e svolgono il doppio ruolo di cantanti e camerieri, ognuno ha il suo particolarissimo stile e timbro di voce.
Il connubio tra arte culinaria e arte lirica renderà la vostra serata al Bel Canto indimenticabile.
L’acustica della sala è stata studiata appositamente per valorizzare gli acuti dei cantanti lirici senza disturbare il vostro pasto.

Bel Canto
72 Quai de l’Hôtel de Ville
75004 Paris
Metro: Hôtel de Ville