Un italiano a Parigi si sposa

Un italiano a Parigi si sposa

Un italiano a Parigi si è sposato il 18 giugno 2011, a Mazara del Vallo, in un assolato pomeriggio siciliano.
Vi risparmio le sfumature emozionali legate a quest’importante evento che mi ha visto protagonista limitandomi a raccontarvi il percorso seguito da due italiani residenti a Parigi per sposarsi in Italia.
Fissata la data fatidica, scelti i testimoni, la chiesa e finalizzati mille altri dettagli, ci siamo recati al Consolato italiano di Parigi per informarci sulla documentazione burocratica necessaria per celebrare il matrimonio in Italia.
L’Ufficio matrimoni del Consolato ci informa riguardo i documenti da presentare nel nostro caso, ovvero quello di due cittadini italiani residenti all’estero, iscritti all’AIRE, che desiderano sposarsi in Italia.
Al fine di sottoscrivere il processo verbale di pubblicazioni di matrimonio, ognuno deve presentare un estratto dell’atto di nascita e una copia del certificato contestuale (il documento che riassume le informazioni anagrafiche e di stato civile in un unico certificato) rilasciato dall’ultimo comune italiano di residenza.
Inoltre, visto che abbiamo deciso di sposarci in chiesa con un rito concordatario, occorre la richiesta di pubblicazioni di matrimonio del parroco.
Dopo aver ottenuto i succitati documenti dai rispettivi comuni italiani e dal parroco che avrebbe celebrato il rito in Italia, ci manca un solo certificato per completare il dossier: il nulla-osta rilasciato dalla nostra parrocchia parigina per celebrare il matrimonio in una chiesa italiana.
Tuttavia non essendo cristiani praticanti, non sappiamo nemmeno quale sia la nostra parrocchia di appartenenza e ci lanciamo alla ricerca del parroco e della chiesa a cui chiedere il prezioso nulla-osta.

Ingenuamente pensiamo che la nostra chiesa d’appartenenza sia quella più vicina alla nostra abitazione ma scopriamo che si tratta di una chiesa protestante.
Continuiamo la nostra ricerca e il caso ci riserva una gradita sorpresa: la nostra parrocchia d’appartenenza è una chiesa italiana, la Sainte Famille, situata al 46 rue de Montreuil nell’XI arrondissement, che fa parte della missione cattolica italiana di Parigi.
Facciamo la conoscenza di Padre Luigi, un simpatico parroco di origini piacentine, che si annota i nostri dati e ci spiega la prassi d seguire per ottenere il nulla-osta da inviare in Italia.
L’arzillo parroco ci convoca tre volte per la preparazione pre-matrimoniale che si rivela molto piacevole per due motivi: da un lato siamo la sola coppia che segue il corso, dall’altro Padre Luigi ci risparmia inutili lungaggini e imposta i nostri incontri in maniera discorsiva e di facile comprensione.
Otteniamo il nulla-osta necessario alla celebrazione del matrimonio in Italia e siamo davvero pronti per il grande passo.
Per la cronaca, il matrimonio è stato fantastico e allietato dalla presenza delle persone a noi più care.
Siamo tornati a Parigi carichi di emozioni e inebriati dai tantissimi ricordi che abbiamo portato con noi.
A Parigi restiamo solo due giorni, il tempo di disfare e rifare le valigie per partire per il nostro  viaggio di nozze: i racconti delle nostre esperienze in Tailandia riempiranno prossimamente le pagine di questo blog con tanti post dal sapore orientale.

Paris d’Amour: l’amore in mostra all’Hotel de Ville

Una foto dell’esposizione Paris d’Amour

L’amore sarà l’ospite d’onore dell’Hotel de Ville di Parigi dal 6 maggio al 31 Luglio: il celebre municipio parigino ospita un’esposizione fotografica che celebra l’amore, la tolleranza e la libertà.
Il fotografo Gérard Uféras presenta gli scatti che ha realizzato durante due anni trascorsi a immortalare matrimoni parigini.
Numerose foto realizzate dall’artista francese illustrano unioni ufficializzate nei municipi dei vari arrondissement parigini e dipinge in questo modo un’immagine ottimista della società.
Il fotografo insiste sul tema della diversità, che caratterizza inequivocabilmente le foto presentate, per enfatizzare la sua convinzione dell’esistenza di un’identità parigina basata sulla multietnicità e sull’integrazione.
Mostrando questa serie di unioni tra esseri diversi per colore, razza o religione, Uféras rappresenta la volontà dell’individuo di andare verso gli altri e di uscire dal suo microcosmo.

Attraverso circa 70 matrimoni o pacs nella capitale, Gérard Uféras ripercorre gli stereotipi che ruotano attorno al tema dell’unione ufficializzata tra due persone.
Questi matrimoni rappresentano il caleidoscopico mosaico culturale e sociale che caratterizza Parigi: banchetti cinesi, gospel africani, sposi giapponesi con tanto di kimono, i clichés di svariati matrimoni s’intrecciano tra loro per formare un panorama eclettico e suggestivo.
Un viaggio attraverso la diversità sociale, culturale e religiosa di Parigi che viene raccontata da stupende immagini e interviste realizzate dallo stesso artista.
Il fotografo ha, infatti, intervistato, prima e dopo la cerimonia, le coppie che ha immortalato e ha carpito le impressioni, le emozioni e il sentimento nei confronti della città che ha fatto da contesto alla loro unione.
Alcuni spazi dell’esposizione sono dotati di supporti sonori che permettono di rendere ancora più vivide le scene e d’immaginare le coppie mentre pronunciano il tanto atteso “si”.
Gérard Uféras afferma “Avevo voglia di mostrare che a prescindere dalle differenti origini sociali, culturali o religiose, tutti gli uomini sono accomunati dallo stesso sogno: un sogno d’amore”.
L’esposizione ha luogo all’ Hotel de Ville Parigi dove, ogni anno, vengono ufficializzate tantissime unioni.
La mostra di Gérard Uféras continua la serie di eventi organizzati dalla capitale per rendere omaggio a quei fotografi, Willy Ronis, Doisneau e Izis per citarne alcuni, che hanno fato di Parigi la propria musa ispiratrice.

Paris d’amour
Dal 6 maggio al 31 luglio
Tutti i giorni, tranne la domenica, dalle 10h  alle 19h.
Hotel de Ville
29, rue de Rivoli
75004 Paris
Ingresso gratuito

www.parisdamour.com

www.gerarduferas.com