Omaggio a Chanel n.5

Chanel n.5

Chanel n.5

Il Palais de Tokyo rende omaggio al celebre profumo di Chanel attraverso una mostra che resterà aperta fino al 5 giugno.
Opere d’arte, fotografie, films, manifesti e oggetti di vario tipo ripercorrono le tappe del successo di questa celebre fragranza nata dall’ispirazione di Gabrielle Chanel, più conosciuta come Coco Chanel.
Spirito libero e vagabondo, Mademoiselle Chanel voleva creare un profumo che rispecchiasse la sua personalità e il fermento intellettuale dell’epoca.
Ispirata dagli ambienti avanguardisti e dall’avvento di movimenti artistici come il dadaismo, il cubismo e il surrealismo, Coco Chanel seppe tradurre in sensazioni olfattive l’effervescenza di tutta un’epoca.

La mostra è organizzata da Jean-Louis Froment che ha gestito le tappe principali del progetto Culture Chanel ovvero Mosca (Museo delle Belle Arti Pouchkine), Shangai (Museo d’Arte Contemporanea), Pechino (Museo Nazionale d’Arte) e Canton (Opera House).
Costruita a partire da un sottile gioco di corrispondenze, l’esposizione decifra i segreti del profumo numero 5 svelando i legami che lo uniscono alla sua epoca, alle correnti avanguardiste e ai personaggi simbolo di quel tempo come Cocteau, Picasso, Picabia, Apollinaire e Stravinsky.
A distanza di molti anni, Chanel n.5 ha conservato il suo fascino mitico e resta uno dei simboli della marca francese.
Resta indimenticabile la frase che Marylin Monroe utilizzò, nel 1953, per rispondere a un giornalista che le aveva chiesto cosa indossasse per andare a letto.
La sua risposta: “Solamente qualche goccia di Chanel n.5!”

Esposizione N.5 Culture Chanel
Palais de Tokyo
13 Avenue du Président Wilson
75116 Paris
Dal 5 maggio al 5 giugno 2013
www.5-culturechanel.com

L’invasione degli Space Invaders

L’invasione degli Space Invaders

Una delle forme artistiche urbane più diffuse e originali della capitale francese sono gli space invaders: piccole opere d’arte, realizzate con la tecnica del mosaico dall’artista francese Invader, che rappresentano i personaggi di Space Invaders e di altri videogiochi degli anni 1970-80.
L’affissione di questi piccoli personaggi, effettuata in maniera illegale, rappresenta l’invasione.
Dal 1998, Invader cosparge di stupendi mosaici variecittà del mondo quali Londra, Los Angeles, Tokyo, New York e soprattutto Parigi dove è stato maggiormente prolifico.
L’anonimo artista lavora in incognito e non vuole svelare la sua identità al pubblico.
I videogiochi degli anni ’80 si caratterizzavano per una grafica ancora elementare in cui i pixel erano facilmente distinguibili: ciò ha facilitato la realizzazione dei personaggi sottoforma di mosaico (1 pixel = 1 tessera di mosaico).
Il materiale di cui sono fatte le tessere di mosaico resiste bene alle intemperie del tempo e si conserva ottimamente garantendo lunga vita alle piccole opere d’arte.
Gli Space Invaders si trovano sui muri di tutta Parigi, in tutti gli arrondissement, nei luoghi più strani, e rappresentano la volontà dell’artista di contaminare lo spazio urbano con la trasposizione di un mondo virtuale (quello dei videogiochi) nella realtà.