Gli Champs Elysées si vestono di verde

Gli Champs Elysées si vestono di verde

Gli Champs Elysées si vestono di verde questo week-end per celebrare la giornata mondiale della Biodiversità che avrà luogo sabato 22 maggio.
L’avenue più famosa del mondo, dal Rond Point fino all’Arco di Trionfo, sarà trasformata in un enorme spazio naturale durante due giorni e una notte, dal 22 al 24 maggio.
Si tratta di un’occasione unica per scoprire la varietà della flora francese: la grandiosa creazione vegetale sarà formata da ottomila frammenti rappresentanti 150 varietà provenienti direttamente dal mondo arboricolo e agricolo francese.

Chiusi al traffico durante l’evento, gli Champs Elysées diventeranno un’oasi naturale rigogliosa e i turisti ignari di questo happening ecologico, trovandosi nel bel mezzo di una giungla urbana, penseranno di essere sbarcati su un altro pianeta.
Tantissime le specie rappresentate dall’acacia alla canna da zucchero passando per la lavanda, la colza, la liquirizia, la magnolia e tantissime altre ancora.
La celebre avenue parigina, spesso contesto di eventi mondani, rappresenterà una passeggiata ludica e pedagogica che farà riflettere sulla relazione tra uomo e natura.
L’evento è stato organizzato dall’associazione Nature Capitale in partenariato con la municipalità di Parigi e l’associazione dei giovani agricoltori francesi.
La realizzazione di questo evento insolito e dal forte valore simbolico è stata affidata a due grandi artisti: Laurence Médioni, artista plastico e paesaggista, e Gad Weil, abile creatore di eventi destinati al grande pubblico.
Come spiega lo stesso Weil, questo immenso giardino fatto di poesia, natura e arte non ha lo scopo di giudicare, criticare o accusare ma semplicemente di “interrogare il rapporto tra l’uomo e la natura” e di “dare una rappresentazione concreta alle domande relative alla biodiversità, all’ecologia e allo sviluppo sostenibile”.

Il visitatore potrà interagire durante questo percorso vegetale e urbano attraverso incontri con specialisti e professionisti dell’ambito ecologico, degustazioni e percorsi guidati.
Questa gargantuesca creazione vegetale ha richiesto uno sforzo logistico impressionante: nell’arco di una notte i frammenti componenti l’opera vegetale saranno posizionati sugli Champs Elysées e più di 500 persone dai camionisti ai giardinieri, parteciperanno ai lavori
Nella parte bassa dell’avenue, all’altezza del Grand Palais, trenta gigantografie rappresentanti il microscopico mondo degli insetti saranno esposte al fine di sensibilizzare il pubblico.
Questo week end, dunque, se vi trovate a passare lungo gli Champs Elysées, dimenticate il traffico, l’inquinamento, lo shopping frenetico, il caos cittadino, lo smog e respirate!

Un cabaret poco conosciuto: il Paradiso Latino

Le Paradis Latin

Il Paradiso Latino é un cabaret, la cui origine risale al 1802, situato nel quartiere latino, nel V arrondissement di Parigi.
Nel 1802, Napoleone Bonaparte, all’epoca Primo Console di Francia, fece costruire ” Le Théâtre Latin ” nella rue des Fossés Saint-Victor e l’inaugurò nel 1803.
Nel 1830 “Le Théâtre Latin” diventa uno dei luoghi mondani e una delle atmosfere notturne più alla moda di Parigi frequentato da una clientela alquanto eterogenea: qui s’incontravano artisti, scrittori, poeti, giornalisti, uomini politici, intellettuali , studenti, operai, aristocratici.
Honoré de Balzac, Alexandre Dumas e Prosper Mérimée furono degli assidui frequentatori del cabaret.

Nel 1870, in piena guerra franco-prussiana, un incendio distrusse i locali del Théâtre Latin. A 17 anni da quel’incendio, nel 1887, in occasione dell’allestimento dell’Esposizione universale del 1889, Gustavo Eiffel ricostruisce il teatro…contemporaneamente alla Torre Eiffel.
Nel 1889 la sala viene inaugurata con il nuovo nome di “Paradis Latin” ed ebbe immediatamente un enorme successo grazie ai suoi balletti e ai coloratissimi spettacoli.
Agli inizi del XX secolo, Montmartre diventa il quartiere alla moda e il Paradiso Latino vede crollare il suo successo e la sua reputazione.
L’edificio venne occupato, allora, da un vetraio che lo utilizzò come magazzino e poi da un industriale farmaceutico che lo lasciò a lungo inoccupato.
Fin quando, nel 1973, proprietario dell’edificio divenne il promotore immobiliare Jean Kriegel che intendeva ricavarne degli appartamenti da affittare.

Dopo aver scoperto l’esistenza della sala di spettacolo in occasione dell’inizio dei lavori, decise, sedotto da quel luogo, di non realizzare l’opera immobiliare inizialmente prevista ma di resuscitare questo mitico cabaret e rispolverare il suo antico splendore secondo il progetto originario di Gustave Eiffel.
Jean-Marie Rivière, direttore artistico, assistito dall’autore Frédéric Botton, vi presenta il primo spettacolo “Paris Paradis” il 14 novembre 1977 che fu un gran trionfo.
Fu la seconda nascita per “Le Paradis Latin” che ha, da allora, riconquistato la reputazione e il successo di un tempo.

Indirizzo:
Le Paradis Latin
28, rue du Cardinal Lemoine
75005 Paris

Accesso:
Metro: Cardinal Lemoine (linea 10)

Per informazioni:
www.paradis-latin.com

L’Acquario tropicale della Porte Dorée

L’acquario della Porta Doréé

L’acquario tropicale venne creato in occasione dell’esposizione coloniale del 1931 per mostrare al pubblico la fauna acquatica delle colonie.
La collezione conta circa 5000 animali e 300 specie che cambiano continuamente in funzione della mortalità, degli scambi con altri acquari, degli acquisti e dei doni.
Questa presentazione fu, fin dalla sua creazione, destinata a durare: basta prendere in considerazione i costi di tale opera e il fatto che la creazione di una collezione di pesci era per l’epoca un’operazione molto delicata, data la lentezza dei mezzi di trasporto.
Integrato al museo delle colonie, l’acquario ne ha seguito il destino; facendo parte della rete dei musei della Francia d’Oltremare, ha beneficiato di sovvenzioni e agevolazioni.
Nel 1960, in seguito all’annessione del museo al ministero degli affari culturali, l’acquario ha innalzato la sua reputazione.

Nel 1985, la direzione dei musei di Francia ha riconosciuto la specificità dell’Acquario e la sua complementarietà con il resto del museo.
Il rinnovamento del museo é stato iniziato proprio in quel periodo: tutte le strutture anteriori al 1968 sono state integralmente rifatte con le tecniche moderne e rispettando l’aspetto storico del luogo.
I lavori di ristrutturazione hanno permesso una nuova politica d’acquisizione degli animali, consentendo di collezionare pesci e animali con particolari e specifiche esigenze riguardo alla qualità dell’acqua.
I nuovi animali sono stati scelti in base all’informazione che potevano apportare, soprattutto al pubblico più giovane, per sviluppare la funzione pedagogico-educativa del museo.

Al fine di facilitare la visita, l’esposizione é suddivisa in aree ben distinte tra loro che raggruppano numerose tematiche: i pesci primitivi che rappresentano dei discendenti quasi immutati degli animali che esistevano milioni di anni fa, i pesci “elettrici”, i coralli e una zona suddivisa per aree biogeografiche.
Degni di nota sono anche tutta una serie d’altri vertebrati semi-acquatici come i coccodrilli e le tartarughe.
Il palazzo della Porte Dorée é aperto al pubblico: l’ingresso d’onore, i saloni Lyautey e Reynaud e la sala delle feste sono accessibili ai visitatori.
Il palazzo, ampiamente decorato da splendidi bassorilievi, svolge un importante compito educativo da un lato grazie alla sua configurazione architetturale e rappresentativa e dall’altro attraverso il suo programma museologico e iconografico.

Informazioni pratiche

Indirizzo:
Palais de la Porte Dorée – Aquarium Tropical
293, avenue Daumesnil
75012 Paris
Porte Dorée – linea 8

Mariage Frère: il lusso di un thé a Parigi

Mariage frère: un momento di relax

Mariage Frère è una delle più antiche e prestigiose marche francesi legate al mondo del thé.
Fondata nel 1854, la famosa casa produttrice è oggi presente in più di 60 paesi di tutto il mondo con negozi a New York, Los Angeles, San Pietroburgo, Sydney, Singapore e vanta un posto di rilievo nei palazzi e nei luoghi più rinomati e ricercati dal turismo internazionale come il Ritz di Parigi, il Claridge di Londra, il Mamounia di Marrakech e l’Oriental Hotel di Bangkok.
I saloni da thé Mariage Frère non hanno nulla da invidiare a quelli inglesi dove il rituale del thé è un vero e proprio culto.
A Parigi sono presenti vari negozi e tre saloni da thé caratterizzati da un inconfondibile stile Belle Epoque.
Concedetevi una rilassante pausa in uno di questi saloni parigini per assaporare una delle tante varietà proposte: la lista dei thé disponibili è vastissima e include famiglie di thé (thé bianco, giallo, verde, blu, nero, rosso, Pu-erh, thé profumato, aromatizzato) e tisane provenienti da tutto il mondo.

Il servizio tradizionale rappresenta un’occasione unica per approfittare di un prezioso momento di relax: il thé è servito in teiere raffinate che lo rendono più aromatico e gustoso e le tavole sono finemente decorate.
Per rendere ancora più delicato questo momento di piacere, potrete accompagnare la vostra tazza di thé con una delle tante creazioni pasticcere proposte.
Se sceglierete di andare al salone sito nel Marais (rue Bourg Tibourg), non dimenticate di salire al piano superiore per ammirare il museo del thé che espone tutta una serie di antichità e cimeli legati all’universo di questo profumato infuso.

Ecco gli indirizzi dei saloni da thé Mariage Frère di Parigi, aperti 7 giorni su 7:

30, Rue du Bourg Tibourg
75004 Paris

13 rue des Grands-Augustins
75006 Paris

260 Faubourg Saint-Honoré
75008 Paris

17, Place de la Madeleine
75008 Paris

99, rue de Rivoli
75001 Paris