Quelle prise de tête!

La statua di Saint Denis…senza testa

Se siete degli attenti osservatori, vi sarà capitato di scorgere, tra le statue che abbelliscono la facciata di Notre Dame, un Santo che tiene la testa tra le mani.
La stessa statua è visibile, questa volta isolata da ogni altro gruppo scultoreo, presso questo square del XVIII arrondissement di Parigi.
Il Santo in questione è Saint Denis che, nel III secolo, fu decapitato dai romani nel tempio di Mercurio, sull’attuale collina di Montmartre.
La leggenda racconta che il Santo avrebbe preso la sua testa tra le mani e avrebbe camminato fino al luogo della sua sepoltura a Saint Denis dove si trova la basilica (ben 6 kilometri di distanza!!!).
La statua del Santo miracolato domina questo calmo giardino nella zona di Montmartre.

Square Suzanne Buisson
Avenue Junot
75018 Paris

Nuotare come Adamo ed Eva a Parigi

La piscina Roger le Gall a Parigi

Una città come Parigi offre infinite possibilità e permette a tutti di praticare le proprie passioni preferite.
Anche i naturisti possono praticare le loro attività nudiste in tutta tranquillità grazie alla presenza di numerosi centri e associazioni che lo consentono.
L’ANP (Association des Naturistes de Paris) privatizza due volte a settimana una piscina parigina per praticare numerose attività all’insegna del nudismo.
Si tratta della piscina Roger le Gall, situata nel XII arrondissement, dove vestiti come mamma vi ha fatto, potrete nuotare, fare ginnastica, seguire corsi di nuoto o di aquagym e accedere alla sauna.
Se siete tentati da quest’esperienza atipica e particolare e se siete pronti ad infrangere i tanti tabù legati alla pratica del nudismo, l’ANP vi offre gratuitamente il primo ingresso in piscina.
Dal 1950, data di creazione della federazione francese di naturismo a opera di Albert Lecocq, il numero di appassionati e amanti di questa pratica non ha cessato di crescere.
Bisogna pur ammettere che spesso il grande pubblico, soprattutto per mancanza d’informazione, tende a giudicare i naturisti come esibizionisti o addirittura perversi; c’è addirittura chi arriva a considerare la pratica nudista come un pretesto per lo scambismo e il libertinaggio sessuale.
In realtà i naturisti fanno della nudità una filosofia di vita: a differenza dei nudisti che si scoprono occasionalmente sulle spiagge, i naturisti vedono la nudità come un’arte di vivere che si basa sul rispetto della natura, di se stessi e degli altri.
Se la filosofia naturista vi tenta potete avventurarvi senza problemi nella piscina Roger le Gall.

Piscine Roger le Gall
34 Boulevard Carnot
75012 Paris
Metro : Porte de Vincennes / Saint-Mandé, Tourelle

Il pollice di Cesare

Il pollice di Cesare

Questa monumentale rappresentazione di un pollice umano domina il quartiere della Defense, il quartiere degli affari di Parigi.
La statua è stata realizzata da Cesare Baldaccini nell’ambito di una mostra sul tema della mano presso la galleria Claude Bernard.
Lo scultore ha realizzato l’opera partendo da un calco del proprio pollice che ha ingrandito e riprodotto alla perfezione.
L’opera di Baldaccini rappresenta un omaggio all’anatomia umana ma potrebbe anche nascondere significati più profondi.
Nell’antichità romana il pollice di un altro Cesare era simbolo di potere e un suo movimento poteva decidere se salvare o uccidere un uomo.
Il pollice dello scultore marsigliese è ugualmente presente davanti l’ingresso del Palazzo dei Congressi di Nizza ed è anche apparso su un francobollo.

Bibliambule:  una biblioteca ambulante a Parigi

Bibliambule:  una biblioteca ambulante a Parigi

Bibliambule:  una biblioteca ambulante a Parigi

La Bibliambule, un innovante prototipo di biblioteca ambulante, ha iniziato a solcare le strade parigine dallo scorso mese di Giugno.
Sviluppata attraverso una campagna di finanziamento partecipativo (crowdfunding), la Bibliambule è formata da un un triciclo elettrico e una piattaforma con sette amache integrate per permettere ai lettori di installarsi comodamente e assaporare il piacere della lettura.
La giovane creatrice di questo nuovo concetto, Amandine Legut, ha creato la Bibliambule per fare uscire i libri dalle biblioteche e dalle librerie e metterli in valore negli spazi pubblici.
Destinata ai comuni, alle mediateche, alle associazioni culturali e agli uffici di turismo, la Bibliambule ha esordito a Parigi l’11 giugno 2015 sulla place Sante Catherine, nel IV arrondissement, e ha riscontrato un ottimo successo.

Wrap’n’roll: makis, rolls e fantasia!

Wrap’n’roll: makis, rolls e fantasia!

Wrap’n’roll: makis, rolls e fantasia!

Ho scoperto questo ristorantino giapponese da poco tempo e ne sono diventato un cliente fedele.
Nascosto nella rue de Budapest, poco lontano dalla Gare Saint Lazare, Wrap’n’roll è una perla della gastronomia nipponica a Parigi e sorprende per la freschezza dei prodotti e per la fantasia  nella presentazione dei piatti.
Il pezzo forte del locale sono i California Rolls che vengono declinati in tutti i gusti per soddisfare anche i palati più esigenti: Fresh Roll, Rainbow Roll, Volcano Roll, Crunchy Roll, Spider Roll e tanti altri ancora.
Gli amanti del pesce crudo dimenticheranno difficilmente questo indirizzo.
I prezzi vanno dagli 8€ ai 18€ per i piatti (zuppa miso e insalata aggiungendo 1€), il personale è simpatico, la sala è pulita e i piatti semplicemente deliziosi. Da provare!

Wrap N Roll Sushi
10 rue de Budapest 75009 Paris
Metro : Saint Lazare o Trinité d’Estienne d’Orves

Les délices de Qingdao, la vera cucina cinese a Parigi

Les délices de Qingdao, la vera cucina cinese a Parigi

Les délices de Qingdao, la vera cucina cinese a Parigi

La città di Qingdao, situata nella provincia di Shandong, è famosa per la produzione della birra Tsingtao esportata in tutto il mondo.
A Parigi questa cittadina cinese è conosciuta per un delizioso ristorantino situato nella rue de Budapest, nel quartiere di Saint Lazare.
Il ristorante è frequentato quasi esclusivamente da cinesi e propone una cucina tradizionale e autentica.
Il metodo migliore per assaporare i deliziosi piatti proposti è quello adottato dalla maggior parte dei clienti del locale: andare al ristorante in quattro o cinque, ordinare vari piatti diversi e metterli al centro della tavola per condividerli.
Sebbene la sala sia piccola e un po’ rumorosa, Les delices de Qingdao è una vera e propria festa per il palato.

Les délices de Qingdao
3 rue de Budapest 75009 Paris
Metro : Saint Lazare o Trinité d’Estienne d’Orves

Green River: una crociera per pochi

Green River: una crociera privata sulla Senna

Green River: una crociera privata sulla Senna

Green River propone una serie di battelli privatizzabili per festeggiare eventi, concedersi una cena romantica sulla Senna, trascorrere un momento indimenticabile e riscoprire Parigi da una prospettiva diversa.
Potrete scoprire la bellezza della Senna e di Parigi in compagnia dei vostri amici, lontano dai percorsi battuti dai turisti, e assaporare un aperitivo a bordo del battello.
Green River Cruises offre crociere insolite a numero ridotto (la capacità massima è di 11 persone)
a bordo di comode e lussuose imbarcazioni: un modo intimo e originale per carpire il fascino della ville lumière.

Per maggiori informazioni
Visitate il sito di Green River Cruises

14 luglio 2015: Parigi dall’alto

La sfilata del 14 luglio 2015 si è conclusa con una serie di lanci col paracadute.
Uno dei sei paracadutisti ha ripreso, grazie a una piccola telecamera installata sul paracadute, la sua discesa sugli Champs Elysées.

A cosa è servito l’OXI in Grecia?

La Grecia sull'orlo della crisi

La Grecia sull’orlo della crisi

Il primo ministro greco, Alexis Tsipras, era inizialmente riuscito a opporsi alle severe condizioni dell’accordo proposto dalla Banca Centrale Europea (BCE), la Commissione Europea e il Fondo Monetario Europeo (FMI).
Il risultato del referendum di domenica 5 luglio ha dimostrato che esiste una netta maggioranza della popolazione greca, formata principalmente dalle classi popolari e proletarie, che si oppone alle politiche di austerità imposte dalla Troika europea sotto la pressione del governo tedesco e delle banche.
A più di una settimana di distanza dalla larga vittoria del NO (OXI), 61,31% dei voti, e dopo le dimissioni del ministro dell’economia Varoufakis, sacrificato sull’altare dell’austerità, il leader di Syriza ha intensificato le discussioni e i negoziati con i creditori.
Di fronte alla tirannia economica e politica della Troika, Tsipras ha cercato di capitalizzare il successo ottenuto e rifiutare ogni concessione o azione deleteria per le masse popolari e le classi operaie.
Dopo oltre 30 ore di negoziati e una riunione-fiume dell’Eurosummit, l’accordo è stato raggiunto questa notte: la Grecia beneficierà di un terzo piano di auti dal fondo salva-Stati (circa 85 miliardi in tre anni) in cambio di un pacchetto di riforme che il governo greco dovrà approvare rapidamente.
La serata di ieri è stata incandescente e le trattative durissime: Tsipras ha dovuto fare i conti con l’intransigenza e la severità della Germania di Angela Merkel che fino all’ultimo si è mostrata ostile alla firma dell’accordo.
Secondo le testimonianze di vari giornalisti, durante uno scambio di battute particolarmente acceso tra il premier greco e gli interlocutori europei Tsipras si sarebbe tolto la giacca dicendo in modo sprezzante  “Prendete anche questa!”.

L’accordo è stato finalmente raggiunto e le ipotesi più pessimiste e drammatiche per la Grecia, ovvero il Grexit e il Grexident, sono state scongiurate.
Il Grexit, termine che nasce dalla crasi della parola Grecia e del termine inglese Exit, si tradurrebbe in un’uscita “amichevole” della Grecia dalla zona Euro: il Paese uscirebbe dalla moneta unica ma resterebbe nell’Unione Europea conservandone il sostegno politico e tecnico.
La Grecia ritornerebbe alla dracma e teoricamente l’economia greca potrebbe beneficiare di una moneta svalutata.
Durante questa fase di transizione, il controllo dei capitali verrebbe mantenuto dalla BCE che continuerebbe a sostenere le banche greche.
L’UE fornirebbe l’aiuto tecnico necessario per la stampa delle banconote e la conversione in euro delle obbligazioni private e pubbliche.
I costi di un’eventuale uscita della Grecia dall’UE sarebbero enormi e le conseguenze geopolitiche potrebbero essere catastrofiche trasformando la  penisola ellenica in una porta d’accesso per i migranti e i rifugiati verso l’Europa.
Il Grexident, invece, consisterebbe in un’uscita accidentale della Grecia dalla zona Euro: la Grecia verrebbe dichiarata insolvente e la BCE sospenderebbe gli aiuti alle banche elleniche condannandole al fallimento.
La Grecia si troverebbe con le spalle al muro, incapace di pagare le pensioni e i salari ai suoi funzionari e lo Stato sarebbe costretto a stampare una moneta parallela destinata a crollare di fronte all’Euro.
I prezzi dei prodotti importati salirebbero alle stelle e il potere d’acquisto sprofonderebbe nell’abisso.

Il peggio è stato, dunque, evitato grazie a un finanziamento ponte per ridare liquidità alle banche e all’alleggerimento del debito con scadenze più lunghe e un periodo di grazia sui pagamenti.
Tuttavia la situazione della Grecia resta delicatissima.
Due giorni di passione attendono Tsipras che dovrà convincere il parlamento greco a votare le riforme, imbevute di lacrime e sangue, imposte dalla Troika: l’aumento dell’IVA, la riforma del sistema pensionistico, l’adozione del nuovo codice di procedura civile e la trasposizione delle norme europee per la risoluzione bancaria.
Il premier greco dovrà fare i conti con il suo partito, Syriza, che spaccatissimo al suo interno accusa il primo ministro di avere tradito il programma iniziale e di avere umiliato la Grecia.
Alexis Tsipras ha appena affrontato una nottata infernale battendosi come un leone contro le dure richieste di austerità di Angela Merkel, il rigore cieco del ministro tedesco delle Finanze, Wolfgang Schaeuble, e lo squallido cinismo dei Paesi del Nord-Est europeo (soprattutto Finlandia, Lettonia e Slovacchia) pronti a spingere la Grecia verso il baratro del fallimento.
Le ore che seguono rischiano di essere ancora più complicate per Tsipras: il tempo stringe per la Grecia che, in caso di mancato accordo, dovrà restituire 3,5 milioni di euro alla BCE entro il 20 luglio.

La Grecia ha dato una grande lezione di democrazia all’Europa intera con il referendum di domenica 5 luglio e ha manifestato la volontà del suo popolo di lottare per la propria identità e dignità nazionale.
Ma il risultato del referendum è servito veramente a qualcosa?  Le grida delle migliaia di manifestanti in piazza Syntagma che gridavano OXI contro le asfissianti richieste di austerità hanno forse scosso le coscienze della Merkel, Junker & Co.? La risposta è NO!
La sovranità delle banche imperialiste e di una manciata di dirigenti della BCE e dell’FMI si sono sostituite alla sovranità nazionale e al volere del popolo greco.
L’ipocrita Unione Europea sotto l’egida della Germania chiede ancora una volta al popolo di stringere la cintura per difendere gli interessi delle banche capitaliste.
Se non si tratta di un colpo di Stato, non siamo lontani.
Ma dove sono finiti gli ideali di solidarietà e democrazia su cui si fonda la Comunità Europea?

La Grecia e l'austerità

La Grecia e l’austerità

Il rinoceronte del museo d’Orsay

Il rinoceronte del museo d’Orsay

Come un cane feroce, questo enorme rinoceronte sembra sorvegliare i visitatori che fanno la fila per poter accedere al museo.
L’impressionante scultura realizzata da Alfred Jacquemart e posta all’ingresso del tempio degli impressionisti di Parigi rappresenta un ottimo esempio dell’arte scultorea del XIX secolo, largamente presente all’interno del museo d’Orsay.
Durante la seconda metà del XIX secolo, il gusto della borghesia del tempo si orientò verso le decorazioni e le sculture ispirate al mondo animale dettando la tendenza dell’epoca.
Realizzata in una fonderia di Nantes, questa massiccia statua di bronzo faceva parte di un complesso di quattro statue (rinoceronte, cavallo, elefante e toro) che furono presentate all’Esposizione Universale del 1878.
Le quattro statue sono state collocate dinnanzi al museo per dare un assaggio del patrimonio artistico del museo ai visitatori.
La statua rappresentante il toro è stata rimandata a Nimes, suo paese d’origine, e non figura quindi tra gli animali che troneggiano di fronte al museo d’Orsay.

Museo d’Orsay
62, rue de Lille
75007 Paris